live report
Lucas Santtana Milano / Arci Biko
Concerto del 29/11/2014
L’Arci Biko è sempre un bel posto dove sentire musica. Nel senso proprio del suono intendo! Purtroppo non lo frequento troppo ma ogni volta che sento qualcosa al Biko lo sento sempre al giusto volume con i giusti suoni e quando hai una certa età e diventi più smaliziato sono anche queste cose che ti fanno scucire i soldi del biglietto già più contento! La serata inizia con una sorpresa. Ci si accorge subito che le belle parole spese da Santtana su di lei non erano solo un “obbligo contrattuale” e che la neozelandese, di lontane origini camerunensi, Estère è veramente brava! Nonostante un’apparenza dimessa parte sicura dall’alto di una voce con inflessioni tra il migliore rnb e alcuni vezzi reggae (ad esempio nelle vocali finali allungate con un vibrato morbido) che conquistano immediatamente un pubblico meravigliato. La ragazza, che compone e si esibisce con l’apporto esclusivo di un MPC che chiama Lola, scrive pop elettronico ricercato e non banale con spunti neo-soul che a qualcuno, giustamente, ricordano nomi come Eryhkah Badu. Senza voler correre, tirando fuori nomi troppo impegnativi, è chiaro come Estère abbia talento e personalità da vendere. Basta notare la sicurezza con cui usa una voce capace di passare tranquillamente su più registri e a toni acidi senza perdere mai morbidezza nell’esecuzione. Per ancora pochi giorni il suo album si può scaricare gratis su Bandcamp (estere.bandcamp.com) poi i sette brani verranno pubblicati su CD aprofittatene (anche se la resa live è tutt’altra cosa!).
Detto del grande successo di Estère passiamo al clou della serata: Lucas Santtana. Titolare di sei album - di cui l’ultimo, il più elettronico di tutti Sobra Noites E Dias, appena pubblicato – Santtana è un musicista che ambisce a prendere uno spazio di culto tra musica acustica e elettronica con un pop “storto” che sa di tradizione, contemporanea, reggae, canzone d’autore ed elettronica. In trio, con i fidati Bruno Buarque (elettronica, batteria smontata e voce) e Caetano Malta (chitarra basso elettronica e voce), Santtana presenta, com’è logico, molti brani dall’ultimo album e una buona selezione del penultimo O Deus Que Devasta Mas Tambien Cura. Purtroppo lo spazio per i bei brani di Sem Nostalgia rimane relegato nelle splendide Who Can Say Which Way (trascinante) e nello strumentale Recado Pro Pio Lobato (dilatata con l’italo brasiliano Caetano Malta alle prese con un assolo di chitarra a tratti ribottiano). Ma è proprio in questi brani che vediamo meglio il cambio di indirizzo musicale di Santtana. Dove in Sem Nostalgia i brani vivevano di uno stile delicato e vintage, che mescolava antiche suggestioni ad una sensibilità moderna, oggi Santtana sposta tutto su un suono più elettronicamente muscoloso che magari fa battere di più il piede, o fa venir più voglia di ballare, ma si fissa di meno sottopelle svelando (troppo?) ciò che prima era più implicito ma rimaneva dentro in modo indelebile. L’approccio più muscolare, che funziona splendidamente su disco, dal vivo penalizza poi un po’ l’espressività del brasiliano anche se il concerto rimane sempre molto interessante e gradevole (anche grazie alla bravura dei due musicisti che lo accompagnano sul palco e che hanno coprodotto con lui l’ultimo album). Solo un pizzico meno affascinante di ciò che ci si aspettava ma il pubblico non se ne cura e balla assolutamente felice sino all’ultimo dei bis.
Scaletta:
Human Time
Funk Dos Bromanticos
Let The Night Get High
Musico
Who Can Say Which Way
Se Pà Ska. S.P.
Recado Pro Pio Lobato
Montanha Russa Sentimental
Particulas De Amor
Diary Of A Bike
Dia De Furar Onda No Mar
Vamos Andar Pela Cidade
Jogos Madrugals
Bis
Jacuma
Ela È Belèm
Mariazinha Morena Clara