MIAMI & THE GROOVERS

live report

MIAMI & THE GROOVERS Milano / Spazio Teatro 89

29/10/2016 di Fabio Baietti

Concerto del 29/10/2016

#MIAMI & THE GROOVERS#Rock Internazionale#Rock

Spalle al muro stasera, nessuna via di fuga. Tutto è permesso, nel percorso tra Rimini e Tucson. L' HALLELUJA MAN suona la fisa di Alessio Raffaelli, perché tra la Via Emilia e il West la fertile pianura ha i confini dell'arido deserto. Ricordi shakerati ON THE ROX, tanto da imbattersi nelle paciose sembianze di John Belushi. Si, proprio il vicino di casa, quello che ti faceva ridere solo a guardarlo. Quello lasciato solo con la sua pazzia.

Ti chiedi perché THE KING IS DEAD e tu sia ancora vivo, camminando su strade impolverate, flirtando con i ricordi. Qualcuno IN THE OTHER ROOM conosce i tuoi abissi, la pioggia batte sulla finestra e le tue dita tengono il tempo.

Sul palco l'amico Carlo per celebrare l'AUDREY HEPBURN SMILE, incontrato sul lungomare una sera d'estate. GOOD THINGS che si susseguono a ritmo incalzante,  l'atmosfera è quella giusta per scendere dal palco e staccare la spina, unire le voci ai cori dei fan. WHEN THE TEARS ARE FALLIN' DOWN in una ROCK'N'ROLL NIGHT sei nel posto giusto al momento giusto e ti trovi di fronte alle SLIDING DOORS disintegrate dalle visioni chitarristiche di Beppe Ardito. Concerto adatto alle BROKEN SOULS, accarezzate dai tamburi di Marco "boom boom" Ferri e dalle linee di basso di Luca Angelici in HEY YOU e BURNIN' GROUND.

La festa è al culmine Lorenzo Semprini è il gran cerimoniere, un predicatore convincente con i suoi sermoni dal libro del rock-punk-soul. Sudore e penombra, con i salmi di POINT BLANK e BABA O'RILEY ad onorare i profeti.

WE'RE STILL ALIVE, perché abbiamo bisogno di fortuna e di respirare vita quando non ci si volta più indietro.

Lontani dagli stereotipati paragoni, limitrofi al New Jersey. Uscire da un loro concerto rende l'anima più leggera. HEAVEN OR HELL, non fa differenza

Foto di: Andrea FURLAN