Nick Cave

live report

Nick Cave Milano

29/01/2008 di Antonio Avalle

Concerto del 29/01/2008

#Nick Cave

NICK CAVE

29 gennaio 2008 - Milano A distanza di un anno dall'uscita spiazzante del valido progetto Grinderman, Nick Cave rientra in studio con i Bad SeedS e pubblica un nuovo lavoro. Eppure il 2007 lo ha visto anche protagonista a cinquant'anni ben suonati di una meravigliosa colonna sonora: "The Assassination Of Jesse James By The Coward Robert Ford", un film di Andrew Dominik con Brad Pitt e Sam Shepard, una raccolta matura, centrata, tesa, piena di struggenti atmosfere e suonata con mestiere. Neanche il tempo di godere la colonna sonora, forse sottovalutata e già ritenuto minore nella ghiotta discografia dell'australiano, che Re Inkiostro ci piazza un nuovo album, confermandosi come voce solitaria in un mondo musicale sempre più scarso di grandi novità. Non è più l'artista nero, maledetto, tanto decantato: lo spirito è cambiato, maturato ma sempre rinnovato con una produzione diversa, di interessante qualità, anche se non sempre ai massimi livelli ("Nocturama" e "Abbatoir Blues/The Lyre Of Orpheus").
Milano, 29 gennaio ore 12:45, appuntamento in un nuovo hotel di via Tortona con la presentazione di "Dig, Lazarus, Dig!!!" il nuovo album previsto per il 29 febbraio.
Un piccolo mucchio di persone mescolati tra giornalisti e fans aspettano di incontrare Re Inkiostro: c'è inizialmente molto silenzio prima del suo arrivo interrotto dalle battute scambiate tra Giuseppe Videtti, Riccardo Bertoncelli e qualche altro giornalista, o pseudo che sia, presente allo spech. Dopo circa una ventina di minuti si presenta in abito scuro Nick Cave, filiforme, elegante con i suoi baffoni in ordine, ma più contenuti rispetto ad un anno fa e con una stempiatura che avanza col passare degli anni, saluta con un secco "Hello" prendendo posto con il suo interprete. Con un curioso timore si fatica a far domande, soprattutto significative e rivolte al nuovo album. Nick è all'altezza come sempre, ironico, tranquillo, schivo, pronto ad ogni attacco. Il dibattito verte inizialmente sulle fonti di ispirazione di questo nuovo lavoro passando in rassegna personaggi mitologici (la Bibbia, i personaggi del nuovo testamento, Orfeo e Lazzaro, "sicuramente Dig, Lazarus, Dig ha un impatto diverso di un Dig, John , Dig"), ci sono riferimenti contemporanei legati al beat e quelli della Factory di Warhol, e in particolare dei riferimenti ad un personaggio strano come Houdini ("che passò la vita a smascherare i finti medium perchè credeva che dopo la morte non ci fosse nulla"), di cui ha letto la biografia ("nessuno sapeva che Houdini è stato il primo uomo a pilotare un aereo in Australia").
"Dig, Lazarus, Dig!!! è "una sorta di emorragia di parole", in cui c'è rabbia espressa attraverso un mucchio di note gioiose, "mentre con Grinderman era volutamente limitato nel linguaggio e i concetti lì espressi erano molto semplici, con questo nuovo lavoro ci siamo permessi di essere molto più eloquenti. L'intenzione era trascinare l'album sul ritmo di una chitarra acustica" (che sarà possibile avvertire in brani come "Hold On Yourself" e "Lie Down Here And Be My Girl") anche nei momenti più aggressivi, ma comunque gioiosi su cui Cave e i Bad Seeds si sono divertiti tra rumore e cori. Grinderman è invece "un progetto a lungo termine che avrà un seguito. Stiamo lavorando già al prossimo album".
Nick Cave accenna anche alla colonna sonora "The Assasination Of Jesse James", un lavoro quello composto insieme a Warren Ellis di cui Nick va molto fiero ("abbiamo scritto della musica, anche molto bella per quel film anche se la maggior parte di essa, la più bella, figura solo nel cd"). I Bad Seeds restano fondamentali in primis Ellis e poi Harvey e tutti gli altri ("Il loro contributo è stato molto importante senza di loro sarei nulla").
Inoltre ribadisce di comporre come un impiegato alle prese con il suo lavoro, di aver sviluppato in questo modo tutta la sua recente produzione e di aver accantonato il piano ad altro, in particolare componendo sulla tastiera giocattolo dei suoi gemellini di sette anni. Seguito della risposta alla domanda posta da parte di Mescalina: "Il piano utilizzato per comporre è sempre presente nella sua recente produzione non compare in Grinderman e nel suo nuovo lavoro come mai? E' stata una scelta puramente stilistica non utilizzare il piano. Volevo distanziarmi dal suono degli ultimi quattro o cinque album in cui c'era veramente molto piano non solo nella fase di composizione. Per comporre questa volta mi sono servito di una tastiera giocattolo dei mie figli, regolandomi su un solo ritmo (buch buch) e un unico suono. È stato molto stimolante perchè era uno strumento veramente nuovo con cui non avevo familiarità e ho scoperto che il modo migliore per comporre è quello di usare uno strumento che non conosci." Si è accenato anche all'album "The Boatman's Call", sicuramente tra i suoi migliori lavori, lirico e poeticamente meraviglioso: "è un discreto disco. Non lo ascolto volentieri forse perchè ci sono descritti troppi personaggi femminili che farei a meno di rievocare". Senza sbilanciarsi sul suo lavoro preferito. "Tutti sono buoni".
Vengono poste domande anche un po' blande del tipo di come ci si sente a rientrare nella Hall of Fame, cosa ha portato la scelta dello studio Ark a Londra o se da ventenne (proprio lui che a poco più di ventanni andava a scroccare l'eroina, capitolo 7 Berlino della biografia di Ian Johnston "Il seme del male") avesse immaginato un album come questo a cinquant'anni; infine la solita scontata domanda sul vuoto di Blixa nei Bad Seeds, ormai sostituito con soddisfazione da Warren Ellis, soprattutto in fase compositiva e per il suo personale apporto del noise. Infine si è spaziato su una sua eventuale partecipazione cinematografica ("È un lavoro estremamente noioso"), se è in cantiere un nuovo romanzo ("Sì, ci sto pensando e sarà diverso da And Ass Saw The Angel", primo romanzo molto kafkiano risalente al 1989) e se verrà in tour in Italia: pare a maggio, anche se al momento non ci sono date confermate.