live report
Mark Lanegan Band Milano / Fabrique
Concerto del 27/11/2019
Sono le 21 e una manciata di minuti quando mi ritrovo di fronte a questo meraviglioso artista, uomo complicato, scorbutico ma vero; sono pronto a seguirlo nella sua nuova versione Pop Muzik, l'album uscito ad ottobre è solo l’ultimo esperimento di un camaleonte della musica che ha attraversato pericolosamente quattro decenni restando in vita per miracolo, aggrappato al suo sconfinato talento e sorretto dall’amore per quello che meglio sa fare, emozionare.
Il buio in sala prende vita con l’arrivo dei componenti della band, poi il boato di un Fabrique stracolmo accoglie Mark Lanegan. Non una parola, non un saluto, solo un veloce accenno ai compagni e lo show inizia proprio dalla traccia di apertura di Somebody’s Knocking, Disbelief Suspension, dando da subito un’impronta Elettro-Blues alla serata. Le crepe nell’anima di Mark si palesano nelle nuove tracce come nei pochi pezzi pescati dal recente passato, soprattutto da Blues Funeral (2012), purtroppo nessuna concessione invece alle prime viscerali e magnetiche produzioni da solista negli anni ‘90.
Hit the City accende il pubblico che si lascia avvolgere dal sound incalzante dell’esibizione, i nuovi pezzi piacciono in un crescendo di Pop e sperimentazioni elettroniche, miscela che lascia pochi spazi amarcord, Lanegan conosce una sola direzione e questa non contempla nostalgia o reminiscenze Alternative Rock, da sempre nella carriera post-Alberi Urlanti. Una pazzesca Bleeding Muddy Water e la successiva Deepest Shade, incantevole cover dell’amico Greg Dulli tratta da Imitations (2013) i momenti più alti della setlist proposta per la data nel capoluogo lombardo. Sul finire una brevissima pausa e il rientro per concludere con The Killing Season estratta da Phantom Radio (2014).
Mark Lanegan ringrazia i compagni prima di scomparire lentamente com’era arrivato, senza saluti di circostanza, senza nessuna fermata intermedia con l’incedere solito privo di smorfie e luce, il volto celato dall’oscurità, costante di tutta un’incredibile vita. Arrivederci Mr. Lanegan.
Fotografie di: Fabio Izzo (fonte Fabriquemilano.it)
Setlist
Disbelief Suspension
Nocturne
Hit The City
Stitch It Up
Burning Jacob's Letter
Night Flight To Kabul
Beehive
Bleeding Muddy Water
Deepest Shade
Ode To a Sad Disco
Gazing From The Shore
Penthouse High
One Hundred Days
Dark Disco Jag
Dead Trip To Tulsa
Harborview Hospital
The Killing Season