live report
Nada Milano / Castello Sforzesco
Concerto del 27/08/2022
qui. Quella volta, però, la proposta era diversa, full band, con l'intervento di Motta e degli Zen Circus, ed era logico che l'impatto fosse energico, energetico, con sonorità indie rock e un coinvolgimento diretto, esplicito.
Stasera, invece, la cantautrice livornese, grazie a Locusta e a Viaaudio, si presenta in duo, con il solo supporto di un giovane, versatile chitarrista, Andrea Mucciarelli, eppure subito ci rassicura con un Tutto a posto - a posto un cazzo, a dirci che lei sta bene, e che comunque persiste un lato oscuro, che preme per uscire, per dare parole e musica alle inquietudini di tutti. Ne esce un set sorprendente, autenticamente punk, se si pensa che chi lo anima è vicina ai settant'anni, a dimostrazione che l'età anagrafica è relativa, quando si parla di arte e di passione per ciò che si fa.
La voce è infatti, se possibile, ancora più potente ed espressiva; la gestualità e la mimica sono teatrali e insieme spontanee; i brani, che Nada ha scelto per questo tour in duo, sono perfetti per esaltare non solo le sue doti interpretative, ma anche la forza della sua scrittura, che Mucciarelli sottolinea con calibrata energia. Questo avviene in ogni brano, dalla nuovissima, intensa In mezzo al mare (dove stanno gli umani, dove ci sono fiori, in mezzo al mare ti potrai spaccare, godere della vita che hai,scegliere di buttarsi...), alla toccante Le mie madri, litania sofferta e lacerante, o nell'evergreen Ma che freddo fa, nella quale il chitarrista raccoglie in modo esplicito, con rispetto e originalità, l'eredità dell'indimenticabile Fausto Mesolella, per anni partner artistico di Nada nel progetto in duo.
Proprio a lui l'artista dedica parole commosse e commoventi, ricordando come, alla sua morte, il dolore le avesse impedito di prendere in considerazione l'idea di tornare a cantare in duo, finché non comprese che il modo migliore di trasformare il dolore fosse proprio continuare a far vivere l'amico scomparso attraverso la musica.
Perché un live di Nada è anche questo: non solo belle canzoni, sempre attuali e interpretate con convinzione e bravura, ma coinvolgimento viscerale fra lei e il pubblico, accentuato dalla sua fisicità, da un corpo che canta, con le mani, le gambe, i gesti, i lunghi capelli, accompagnando ed esaltando la voce, e da precise parole, che ora si aprono ai ricordi, ora citano l'Angelus Novus di Paul Klee, invitando implicitamente tutti a essere sospinti in avanti, dal vento tempestoso che soffia dal paradiso e si chiama progresso.
Al pubblico milanese, quanto mai eterogeneo nel profilo sociale e anagrafico, che acclama in piedi il suo ritorno, Nada regala tre bis, uno più prezioso dell'altro, fra cui una versione di All'aria aperta che accentua i brividi della fresca sera di fine agosto.
Bentornata, Nada; e torna presto; abbiamo bisogno della tua limpida passione, che ci dona la forza per continuare a credere nella musica.
SETLIST
Tutto a posto
Senza un perché
Guardami negli occhi
Maremma amara (canto popolare toscano)
Luna in piena
Distese
Le mie madri
Sul porto di Livorno (Piero Ciampi)
Ma che freddo fa
In mezzo al mare
Stasera non piove
Una pioggia di sale
Ti stringerò
BIS
All'aria aperta
Grazie
Ti troverò
Nada Malanima mancava dal Castello Sforzesco dal 2019, quando si esibì in un concerto di cui avevamo scritto Stasera, invece, la cantautrice livornese, grazie a Locusta e a Viaaudio, si presenta in duo, con il solo supporto di un giovane, versatile chitarrista, Andrea Mucciarelli, eppure subito ci rassicura con un Tutto a posto - a posto un cazzo, a dirci che lei sta bene, e che comunque persiste un lato oscuro, che preme per uscire, per dare parole e musica alle inquietudini di tutti. Ne esce un set sorprendente, autenticamente punk, se si pensa che chi lo anima è vicina ai settant'anni, a dimostrazione che l'età anagrafica è relativa, quando si parla di arte e di passione per ciò che si fa.
La voce è infatti, se possibile, ancora più potente ed espressiva; la gestualità e la mimica sono teatrali e insieme spontanee; i brani, che Nada ha scelto per questo tour in duo, sono perfetti per esaltare non solo le sue doti interpretative, ma anche la forza della sua scrittura, che Mucciarelli sottolinea con calibrata energia. Questo avviene in ogni brano, dalla nuovissima, intensa In mezzo al mare (dove stanno gli umani, dove ci sono fiori, in mezzo al mare ti potrai spaccare, godere della vita che hai,scegliere di buttarsi...), alla toccante Le mie madri, litania sofferta e lacerante, o nell'evergreen Ma che freddo fa, nella quale il chitarrista raccoglie in modo esplicito, con rispetto e originalità, l'eredità dell'indimenticabile Fausto Mesolella, per anni partner artistico di Nada nel progetto in duo.
Proprio a lui l'artista dedica parole commosse e commoventi, ricordando come, alla sua morte, il dolore le avesse impedito di prendere in considerazione l'idea di tornare a cantare in duo, finché non comprese che il modo migliore di trasformare il dolore fosse proprio continuare a far vivere l'amico scomparso attraverso la musica.
Perché un live di Nada è anche questo: non solo belle canzoni, sempre attuali e interpretate con convinzione e bravura, ma coinvolgimento viscerale fra lei e il pubblico, accentuato dalla sua fisicità, da un corpo che canta, con le mani, le gambe, i gesti, i lunghi capelli, accompagnando ed esaltando la voce, e da precise parole, che ora si aprono ai ricordi, ora citano l'Angelus Novus di Paul Klee, invitando implicitamente tutti a essere sospinti in avanti, dal vento tempestoso che soffia dal paradiso e si chiama progresso.
Al pubblico milanese, quanto mai eterogeneo nel profilo sociale e anagrafico, che acclama in piedi il suo ritorno, Nada regala tre bis, uno più prezioso dell'altro, fra cui una versione di All'aria aperta che accentua i brividi della fresca sera di fine agosto.
Bentornata, Nada; e torna presto; abbiamo bisogno della tua limpida passione, che ci dona la forza per continuare a credere nella musica.
SETLIST
Tutto a posto
Senza un perché
Guardami negli occhi
Maremma amara (canto popolare toscano)
Luna in piena
Distese
Le mie madri
Sul porto di Livorno (Piero Ciampi)
Ma che freddo fa
In mezzo al mare
Stasera non piove
Una pioggia di sale
Ti stringerò
BIS
All'aria aperta
Grazie
Ti troverò