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live report
Charlie Musselwhite Buguggiate (va)
Concerto del 27/06/2007
27 giugno 2007 - Buguggiate (VA) Anche la provincia di Varese si è mossa per organizzare i suoi festival estivi: di interesse la rassegna del festival dei tre laghi e in particolare l'appuntamento del 27 giugno scorso a Buguggiate con Charlie Musselwhite e la sua band (nell'ambito della programmazione erano previsti anche Davide Van De Sfross, Cherry Pie, Popa Chubby ed altri nomi) ad inaugurare il festival.
Con la solita eleganza si è presentato Charlie Musselwhite in compagnia della sua preziosa valigetta carica di armoniche, su un palchetto asettico, allestito all'interno del locale bavarese Biergarten (Centro del Lago); in effetti ci si aspettava una dimensione predisposta all'aperto e il maturo pubblico accorso era piuttosto perplesso per l'ubicazione del concerto.
Ritrovarsi di fronte Musselwhite è sempre una grand'emozione, dal momento che resta tuttora il più grande armonicista bianco tra ultimi originali ancora in circolazione. Tra l'altro Musselwhite sta attraversando un ottimo momento discografico, sotto la protezione della Real World e negli ultimi tempi ha messo a segno due eccellenti album: "Sanctuary" (2004), un lavoro che ha marchiato una mera rinascita per la sua produzione e "Delta Hardware" lo scorso anno, su cui è quasi completamente centrato il tour di quest'anno.
Ormai sessantatreenne, età e aspetto maledettamente provati dagli abusi dell'alcool, Musselwhite è apparso sempre sornione e sorridente per quasi l'intera serata, circa due ore di musica. Partenza energica, grazie alla complicità di una vigorosa band (la stessa che ha lavorato in studio per "Delta Harware), che vede grande protagonista la Gibson Les Paul di Chris "Kid" Andersen, puntuale rifinitore, e una sezione ritmica ben impostata con Randy Bermudes al basso e June Core alla batteria.
Passano principalmente in rassegna i brani di "Delta Hardware", riproponendo lo stesso suono rockeggiante, pieno e ancora più potente della sua resa in studio: dirompente la forza di brani come "Church Is Out" e "One Of These Morning", suggestivi i passaggi di commistione fra Chicago e Mississippi, scuri in "Black Water", tra i migliori brani di "Delta Hardware", e sostenuti in "Clarksdale Boogie" e "Gone Too Long", rilettura di un brano di Billy Boy Arnold.
L'attenzione è rivolta soprattutto al suono dell'armonica di Musselwhite e al suo inconfondibile stile raffinato, naturale, preciso e disinvolto, che in alcuni momenti taumaturgici riesce a donare qualcosa di veramente speciale. Il pubblico resta in ordine anche sul battere di brani come "Shooting' For The Moon", ma questo non ci dispiace visto che il concerto è molto godibile anche da seduti.
Ci sono richiami al passato come "Blues Overtook Me", "Hear Me Talkin'" e alcuni slow blues, in cui Charlie mette continuamente in evidenza la sua predilizione per gli acuti all'armonica, soffio deciso e pieno di vibrato, a volte appena sofferentemente sussurato.
Dopo il concerto Musselwhite si è concesso tra foto e autografi con grande disponibilità.
Foto di Maria Battagli