live report
Pier Cortese Roma, Quid
Concerto del 23/11/2023
Ironia e passione per la musica. Pier Cortese porta soprattutto questi due elementi sul palco del Quid di Roma. Tra racconti di vita vissuta, dal lungo periodo di pausa come solista (dopo Nonostante tutto continuiamo a giocare a calcetto del 2009) alla genesi delle canzoni nate in pandemia emerge la sua figura di cantautore in costante evoluzione e movimento, costante "promessa" intesa come un qualcosa a cui tendere sempre per migliorarsi.
Le sue canzoni sono trame delicate di vita e scoperte, come Un pigiama ci salverà. Tu non mi manchi è un tentativo di restare a galla, di superare "le nostalgie passate". Te lo ricordi è preceduta da un divertente sketch in cui Pier racconta di quando andò dal meccanico per provare ad aggiustare un'altra volta l'automobile. Ma stavolta non c'è niente da fare. Ed ecco che quell'auto, che prima era stata considerata una scocciatura e una spesa, diventa un abitacolo di ricordi. È per te è una carezza per chiunque per un qualsiasi motivo sia in un momento di sofferenza. C'è spazio anche per un omaggio a Ivan Graziani, finalmente non nominato solo per le polemiche legate a X-Factor, con Monna Lisa. Da Sottopelle, il progetto collegato (ma al contempo a sé stante) a I fratelli Mezzaluna di Chiara Gamberale arrivano la dolcissima Maddy e la title - track.
La parte finale del concerto è dedicata a qualcosa di cui Pier è davvero orgoglioso. Con le loro chitarre salgono sul palco alcuni dei ragazzi della Eko Orchestra di Pontecorvo. Giovanissimi (tutti rigorosamente under 25) ed emozionatissimi suonano insieme al cantautore Come siamo arrivati fin qui e Souvenir. Pier Cortese non risparmia complimenti a loro e alla bellezza dell'iniziativa, portata avanti dal direttore d'orchestra Angelo Mirante, chiamato sul palco a prendersi i meritati applausi. E anzi spera in futuro di suonare nuovamente con i ragazzi, magari con un repertorio più ampio.
La serata si conclude così, all'insegna della bellezza della musica e dell'amicizia.
Foto di copertina di Simone Cecchetti