live report
Toni Boselli Argomm Teatro
Concerto del 26/02/2015
Con una formazione di tutto rispetto - in cui militano personaggi come Daniele Cavallanti (tenor sax), Andrea Catagnoli (alto sax), Emiliano Turazzi (bass clarinet), Alberto Turra (guitar), Gianluca Alberti (electric bass), Corrado Accordino (voce recitante) – Boselli ripensa la musica di Lou Reed con inventiva e grande rispetto. Ma intendiamoci: Boselli, Cavalcanti e soci non sono rispettosi musicalmente, ma sono rispettosi di una idea sonora che magari non è totalmente loureediana ma sicuramente è molto newyorkese (e probabilmente al grande Lou non sarebbe per niente dispiaciuta). A rendere tutto ancora più interessante l’idea di una voce recitante che introduce, ancor più che ai vari brani, ad un’attitudine tematica tipica di Reed e del suo essere - come viene sottolineato ad esempio nel bel recitato prima di Satellite Of Love - cittadino di New York sicuro solo all’interno di quel sistema valoriale. Si inizia così con una cullante Perfect Day in cui, tra unisoni e richiami orchestrali, Cavallanti dà sfoggio del suo suono presente, aggressivo e carnale con un solo da brividi. Satellite Of Love, introdotta beffardamente dal solo riff di Sweet Jane, come nel live del 2004 Animal Serenade, è invece tesa e dura e mette in evidenza le doti lisergiche di Alberto Turra (così come avverrà anche in Sad Song). Seguono Berlin e Venus In Furs, con una interessante intro di Gianluca Alberti al basso e un trascinante solo di Cavallanti. Ma Venus è forse ancora, nelle intenzioni, troppo “suonata” e “aperta” invece che “costretta” e “cupa”. Purtroppo da questo brano, mentre la qualità musicale rimane intatta, gli interventi di Accordino alla Voce Recitante vanno via via svanendo sino a scomparire del tutto. È un peccato perché l’intenzione della recitazione era buona così come i testi e ciò rende ancora più evidente il piccolo vuoto che si viene a creare. Si susseguono quindi una ipnotica Sad Song, una elaborata trascrittura di Al Tomorrow Parties - con il clarinetto basso di Emiliano Turazzi in evidenza nella introduzione - e una lunga Sunday Morning riletta come un lento blues jazzato che va a chiudere il programma dando a tutti musicisti la possibilità di esprimersi. Resta da dire di come il lavoro del batterista, arrangiatore e band leader Toni Boselli (ma fondamentale è stata anche la parte giocata da Cavallanti vero motore in campo del sestetto) sia stata unica nel coniugare con sapienza il drumming aggressivo del Lou Reed “Rock and Roll Animal” e quello più elaborato e fine proprio della musica di frontiera.
Introdotta e chiusa dalla citazione di Dorita (intro di Magic & Loss) Kill Your Son, lo splendido brano da Sally Cant Dance, è il bis che chiude magistralmente una serata vibrante in cui, sfuggendo a ogni calligrafismo e tentazione imitatoria, la musica di Lou Reed ha viaggiato ad altezze straordinarie… E Lou sicuramente avrebbe apprezzato.
Prossimo appuntamento musicale, sempre curato da un attento Massimo Cavallaro, sarà il 26 Marzo con DANIELE CAVALLANTI & NU CREATIVE JAZZ ENSEMBLE. Un appuntamento sicuramente da non perdere.
Lou York:
Toni Boselli-drums, arrangiamenti; Daniele Cavallanti-tenor sax; Andrea Catagnoli-alto sax; Emiliano Turazzi-bass clarinet; Alberto Turra-guitar; Gianluca Alberti-electric bass; Corrado Accordino-voce recitante
Scaletta:
Perfect Day
Satellite Of Love
Berlin
Venus In Furs
Sad Song
Al Tomorrow
Sunday Morning
BIS
(Dorita) Kill Your Son