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live report

Aa Vv Verano Brianza / Biblioteca

25/03/2018 di Laura Bianchi

Concerto del 25/03/2018

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C'è chi sogna, e lascia i sogni dove si formano: in una dimensione irreale. Poi, c'è chi sogna, e cerca di condividere i propri sogni, facendoli diventare realtà. Sta tutta qui la differenza fra sognatore e visionario. Andrea Parodi è un visionario, e ne ha dato prova durante un altro incontro della rassegna Cortili Verticali, contagiando con il proprio entusiasmo sia l'Amministrazione Comunale di Verano Brianza, sia un importante sponsor come Sodexo, che sostengono un'iniziativa vincente.

Domenica pomeriggio, alle 17: un orario perfetto per gustare belle canzoni, tenute insieme da un'idea forte, ed interpretate dal meglio della canzone d'autore italiana. Così, nella sala gremita di appassionati e curiosi, si ritrovano artisti come Max Manfredi, Federico Sirianni, Luca Ghielmetti, Marco Castelli, Simona Colonna, Alfredo Scogna, Gian Battista Galli, Nicola Rollando e Napo, per dar vita a un omaggio all'universo femminile, attraverso brani propri e altrui, da Dylan ( Just like a woman, interpretato con slancio da Sirianni, che presenta anche un proprio brano, L'amore in fondo, e uno di Mario Castelnuovo, Nina) a Jannacci (a cui rende tributo un ispirato Marco Castelli con Vincenzina e la fabbrica, a cui fa seguire l'emozionante Woman di Lennon), passando per il Tenco riletto da Scogna, Vedrai vedrai, il mai abbastanza ricordato Ivan Graziani di Lugano addio (sempre Scogna, accompagnato da Giamba Galli, che presenta anche una Carlina Rinascente di rara intensità), o il Guccini di Vedi cara, con la voce di Nicola Rollando, che propone anche un proprio pezzo ispirato alle Donne di Cesare (Pavese).

Non manca però De André, riproposto e quasi evocato attraverso la voce di Napo, in due brani: la reinterpretazione che Faber fece di Jeanne d'Arc di Cohen, e una Canzone di Marinella metà in francese; ma De André è presente anche in La fiera della Maddalena, splendido brano di Manfredi, che nell'originale Fabrizio cantò con lui, e che in questa occasione vede una preziosa versione con Sirianni. Sempre Manfredi emoziona il silenziosissimo pubblico con la storia di un'altra Nina, quella di Gualtiero Bertelli, Nina ti te ricordi, e aggiunge un ulteriore tasso di pathos proponendo, in un riuscitissimo incontro con Sirianni, un brano proprio, Retsina.

Grande consenso suscita la presenza dell'unica donna sul palco, la violoncellista Simona Colonna, che ha odo di dimostrare la propria versatilità con due cover, Circle Game di Joni Mitchell e Almeno tu nell'universo, ma anche con un pezzo proprio, dedicato a una staffetta langarola, La bicicletta partigiana.

I musicisti locali sono rappresentati, oltre che da Castelli e Galli, anche da Luca Ghielmetti, che ha fatto delle donne e dell'amore uno dei temi privilegiati: ed ecco due versioni di grandi canzoni di memorie d'amore, come A un passo dalle nuvole, e Gigi Meroni, che racconta di una gloria locale, ma anche di Torino e di Genova, in un ideale filo, che unisce tutti i cantautori presenti.

E fra Genova e il Piemonte si snoda il percorso di uno dei due bis; dopo una bella versione corale di Rimmel, tutti i musicisti presenti sul palco vengono guidati da Ghielmetti in un improvvisato, ma efficace medley di Paolo Conte, da Genova per noi a Onda su onda, che trascina il pubblico in un coro e in un battimani entusiasta.

Due ore davvero da sogno; perché ogni tanto i sogni si possono avverare.

 

(Foto di Laura Bianchi)