live report
Vasco Brondi Roma Villa Ada Festival
Concerto del 22/07/2024
Dopo la sentita esibizione di Lamante in apertura è come se esplodesse qualcosa. Una luce interiore improvvisa. Illumina tutto non è solo una canzone, ha una sostanza tutta sua, è un manifesto e allo stesso tempo un saldo appiglio.
Vasco Brondi apre così la sua data romana a Villa Ada. Il concerto è tutta un’alternanza di luce e ombra. La luce interiore si irradia dai brani di Un segno di vita. L’ombra o, meglio, il chiaroscuro, il lato distorto e oscuro, arriva dalle canzoni del passato, soprattutto da quel capolavoro di Canzoni da spiaggia deturpata (2008), quando Vasco quasi si nascondeva (o proteggeva) sotto Le luci della centrale elettrica. Ed è interessante vedere come yin e yang, sole e luna, chiarore ed oscurità non vadano in contrapposizione ma si armonizzino, quasi a restituirci l’esistenza nel suo senso più pieno.
“Mentre parecchi facevano l'università/E alcuni si impiccavano in garage/Lasciando come ultime volontà le poesie di Vian” (Fare i camerieri) sono versi indelebili, che non si possono dimenticare. Che dipingono un’inquietudine generazionale che tutti i presenti sembrano non aver dimenticato. Un’incertezza che ha superato anche i cosiddetti anni zero in Per ora noi la chiameremo felicità (2010): “Vedrai che scopriremo delle altre Americhe io e te/ Che licenzieranno altra gente dal call center/Che ci fregano sempre” (Cara catastrofe).
Vasco Brondi sembra però, assieme al suo pubblico, aver fatto un percorso che non dimentica il passato ma ha uno sguardo diverso nei riguardi del futuro. I viaggi e la meditazione hanno lasciato nel cantautore ferrarese un’impronta di consapevole serenità, seppur non monolitica. Fuoco dentro e Incendio inondano la platea di energia e speranza. Và dove ti esplode il cuore è una deflagrazione gioiosa.
Nel profondo Veneto c’era “una vaga idea di futuro migliore” che stasera prende vita. E nei saluti finali, inchinandosi come a teatro con Andrea Faccioli, Riccardo Onori (chitarre), Clara Rigoletti (tastiere e violino), Niccolò Fornabaio (batteria) e Carlo Maria Troller (basso) c’è la conferma di un’energia rinnovata, di Un segno di vita nuovo.
Prossime date
27 luglio – FRIGENTO (AV), People Involvement Festival
30 luglio – FILAGO (BG), Filagosto Festival
2 agosto – TRIESTE, Castello di San Giusto
12 agosto – CESENA, Rocca Malatestiana, Acieloaperto Festival
14 agosto, MELPIGNANO – Palazzo Marchesale
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Foto Daniele Di Mauro