live report
Davide Van De Sfroos Villa Clerici - Milano Niguarda
Concerto del 24/07/2012
“Ma che contesto! E che pubblico!” : Davide Bernasconi, in arte Van De Sfroos, camicia tropicale e panama in testa, sosta ammirato sul palcoscenico di fronte alla Villa Clerici, gioiello settecentesco nascosto nel cuore del quartiere milanese di Niguarda, e davanti a un pubblico foltissimo e caloroso, che per lui dimentica la strenua lotta contro le zanzare (“l’ultimo modello, le tigre, sono disegnate da Giugiaro in persona!”, dice Davide…).
Il contesto è davvero strepitoso: il teatro all’aperto della Villa è un posto ideale per i concerti estivi, e così anche il cantautore laghée si cimenta in una serata open air, fra colonne e statue “greco romane…come la lotta!”, perfettamente valorizzate da luci suggestive .
Complici il contesto, e il pubblico, Van de Sfroos confeziona una scaletta equilibrata ed efficace, inanellando successi della sua ventennale carriera, dalla classica Pulènta e galèna frègia alla preistorica, ma sempre attuale Manicomi, in una veste tutta nuova, fino alla ancora inedita El calderòn de la stria, passando per le emozionanti Akuaddulza o La balàda del Genesio, senza dimenticare le hit sanremesi Yanez o una Grande mistero versione rock.
Stasera manca la preziosa presenza di Roberta Carrieri, impegnata in un’importante rassegna ad Avignone con Peppe Voltarelli, ma l’affiatata band fa scintille, in equilibrio fra sonorità folk e deviazioni rockeggianti, grazie all’apporto di musicisti di vaglia, come Anga Persico al violino, Davide Brambilla a tastiere e tromba, Maurizio Glielmo alle chitarre, senza dimenticare la ‘sala macchine’, con Paolo Legramandi al basso e Marcello Schena alle percussioni.
Ma è soprattutto negli intermezzi parlati fra un brano e l’altro che Davide dà il meglio di sé, quando il contesto è propizio. E oggi è una serata di quelle in cui Davide si rilassa, chiacchiera, improvvisa siparietti esilaranti, ripete storie collaudate (“ un po’ per l’arterio, un po’ perché mi piace raccontare la stessa storia”), in bilico fra mito e surrealtà, rivisitando i racconti omerici o la storia svizzera, col suo tocco colorito e acuto, e dimostrando che la verve comica, che è sempre convissuta con l’indole introspettiva, non si è affievolita con gli anni, ma anzi si è arricchita di un’ironia e di un’autoironia ancor più argute, bilanciate da momenti di profonda poesia.
Le due ore e mezza di spettacolo scivolano veloci e piacevoli, e quando, nel bis, Davide entra in scena impersonando “l’uomo in canottiera”, il teatro greco romano diventa una Balera in riva al lago, piena di gente che balla, canta e festeggia una serata riuscita, mentre la notte gira.
Che contesto; che pubblico; e che concerto …
Setlist
La curiera - strumentale (con Davide all’armonica)
La ballata del Cimino
El puunt
Pulènta e galèna frègia
Sugamara
Il costruttore di motoscafi
La machina del Ziu Toni
Manicomi
El calderòn de la stria
Akuaduulza
La balàda del Genesio
Ninna nanna del contrabbandiere
Yanez (con outro tratto dalla colonna sonora de La dolce vita)
Il duello
Grande mistero
New Orleans
Nona Lucia
Il figlio di Guglielmo Tell
(bis) La balera