Vinicio Capossela

live report

Vinicio Capossela Taneto di Gattatico (RE) / Circolo Fuori Orario

23/04/2022 di Laura Bianchi

Concerto del 23/04/2022

#Vinicio Capossela #Italiana#Canzone d`autore

Tornare a casa, da un lungo viaggio nel silenzio e nella paura. Tornare, ritrovare vecchi amici, e ricominciare a sorridere, cantare, pensare, gioire. Tornare a Taneto, nel cuore della campagna reggiana, in quel circolo Fuori Orario, casa di molti, ma soprattutto di Vinicio Capossela, dell'amico di una vita e quasi padrone di casa Franco Bassi e di un'accolita di esseri umani che hanno fatto della resistenza quotidiana la cifra della loro esistenza. Tornare, il 23 aprile, la giornata del libro, il giorno in cui morirono Cervantes e Shakespeare, il giorno di Sant Jordi, il santo che, uccidendo un drago per salvare una principessa, vide il sangue di questo trasformarsi in un roseto, colse una rosa e la donó alla ragazza. Tornare, in un periodo in cui i draghi minacciano la nostra civiltà, e trasformare il sangue in rose, rose-parole, come scrisse Petrarca, rose a nascondere un abisso, come scrisse Saba; oppure, rose-musica, come quelle che da decenni Capossela dona, sconfiggendo il drago dell'indifferenza e dell'ignoranza. 

Che il cantautore cresciuto a Scandiano, a pochi chilometri da qui, sia un appassionato lettore è risaputo; che potesse peró concepire un concerto tutto imperniato sulle connessioni fra gli autori da lui letti e le canzoni da lui composte, era oltre ogni aspettativa.
Invece, proprio il 23 aprile torniamo tutti a casa, e il Fuori Orario ci accoglie con l'omaggio di una rosa per ogni spettatrice, decorato di libri appesi su fili da un lato all'altro della sala, e, davanti al palco, la prua di una barca con pile di libri a fare da bussola. Capossela offre cosí il proprio regalo di Natale in ritardo, recuperando il tradizionale concerto natalizio, sospeso per difficoltà logistiche insormontabili; e quale migliore dono di un pugno di libri, anzi, dei libri della sua vita, e anche un po' della nostra?

Inizia proprio con un augurio di buon Natale Ballate scritte a macchina (repertorio bibliopedico) una maratona, come uno stremato, ma estasiato Capossela, dopo tre ore e mezza ininterrotte, definisce quella che si conferma una serata unica, irripetibile, indimenticabile. Stretti attorno al palco - nave, solchiamo, insieme a lui e al suo eccellente gruppo di musicisti, un oceano di parole e note, con l'artista che, occhiali pince-nez e sorriso perenne, legge pagine dall'Ecclesiaste, magistralmente tradotto da Ceronetti, fino a Giallo su giallo, del rimpianto Gianni Mura, passando per Omero, Dante, Conrad, Pasolini, Wilde, Céline, Melville, e moltissimi altri; e ad ogni lettura, ascoltiamo una canzone ispirata a quelle parole. Ventisei brani, tutti originali, ad eccezione di una toccante interpretazione di L'absent, capolavoro di Bécaud, dedicata a tutti gli amici scomparsi, ma presenti nel ricordo. 
 
A sostenere l'immane peso di una simile varietà di toni e temi, Capossela ha voluto attorno a sé autentici fuoriclasse, che hanno miracolosamente trovato la cifra giusta per esprimere ogni sfumatura della serata, grazie al loro indiscutibile valore. 
Vincenzo Vasi fa parlare synth, theremin, percussioni e aggeggi vari, ricreando tempeste oceaniche, treni che passano, animali di Brema, echi di sirene, e sostenendo con un efficace controcanto i momenti piú complessi; Andrea Lamacchia al contrabbasso segna come un metronomo ogni ritmo immaginabile; Giovannangelo De Gennaro, dall'allure orientale, evoca atmosfere d'altri tempi e luoghi con viella ad arco, flauto basso medievale, tin whistle, ciaramella; Michele Vignali dà fiato all'indiscutibile approccio jazz di molti brani; le chitarre di Giancarlo Bianchetti (anche alla batteria) dialogano con quella di Capossela, che suona anche tre tipi diversi di tastiere, sfoderando anche un'invidiabile forma vocale.

Tanta poliedricità potrebbe disorientare band e pubblico; ma, a cucire magistralmente le fila della serata, pensa un Capossela in stato di grazia, convinto e convincente nel rendere omaggio agli autori da lui tanto amati, di cui brandisce i libri come trofei di tutta l'umanità, incitando il pubblico a tributare loro ovazioni come autentiche star (quasi incredibile, e tanto piú significativa, quella a Ovidio...), con l'intento dichiarato di incuriosire e spingere a continuare le letture.

L'ultimo bis è L'uomo vivo, e c'è un motivo: il concerto, spostato da Natale a Pasqua, non puó concludersi senza un omaggio esplosivo alla vita e alla gioia; e queste tre ore e mezza hanno dimostrato che è possibile vivere, resistere, pensare, gioire, ancora. La Grazia tutta umana e laica di una serata densa di pensieri e di musica resterà con noi per molto, molto tempo; e ci auguriamo di poter riviverla in altri momenti, anche in un teatro, luogo deputato per uno spettacolo tanto complesso e completo.
 

FOTO DI ROBERTO SASSO

EDIT: è possibile ascoltare tutti i brani in una playlist Spotify composta dallo stesso Capossela

https://open.spotify.com/playlist/2WpYeHA8TahvSLXEBgXJzi?si=5397b773b65642ea

SETLIST (all'autore letto è accompagnato il brano eseguito)

La confraternita dell'uva di John Fante / Accolita di rancorosi (da «Il ballo di San Vito)
Sulla strada di Jack Kerouac / Scatafascio (Scata scata) (da «Liveinvolvo»)La donna più bella della città (da Storie di ordinaria follia) di Charles Bukowski / Ultimo amore (da «Modì»)
Altri libertini di Pier Vittorio Tondelli / Stanco e perduto (da «All’una e trentacinque circa»)
L'usignolo e la rosa di Oscar Wilde / Con una rosa (da «Canzoni a Manovella»)Ubu Re di Alfred Jarry / Decervellamento (da «Canzoni a manovella»)
Se questo è un uomo di Primo Levi / Suona Rosamunda (da «Canzoni a manovella»)
Morte a credito di Louis Ferdinand Céline / Bardamù (da «Canzoni a manovella»)
Quoelet di Guido Ceronetti / Non trattare (da «Ovunque Proteggi»)
Moska Petuvki di Erofeev / Moskavalza (da «Ovunque Proteggi»)
Metamorfosi di Ovidio / Medusa cha cha cha (da «Ovunque Proteggi»)
Sceneggiatura di Edipo Re di Pasolini / Brucia Troia (da «Ovunque Proteggi»)
Raccomti dell'Ohio di Sherwood Anderson / La faccia della terra (da «Da solo»)
Scandalo negli abissi di Louis Ferdinand Céline / Pryntyl (da «Marinai, profeti e balene»)
Moby Dick di Herman Melville / L’oceano oilalà (da «Marinai, profeti e balene») / I fuochi fatui (da «Marinai, profeti e balene»)
Lord Jim di Conrad / Lord Jim (da «Marinai, profeti e balene»)
Billy Budd di Herman Melville / Billy Budd (da «Marinai, profeti e balene»)
Canto XI Odissea di Omero / Dimmi Tiresia (da «Marinai, profeti e balene)
Canto XXVI Inferno, tratto dalla Commedia di Dante Alighieri / Nostos (da «Marinai, profeti e balene)
Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi / Il treno (da «Canzoni della Cupa»)
Ballata del carcere di Reading di Oscar Wilde / Ballata del carcere di Reading (da «Ballate per uomini e bestie»)
I musicanti di Brema dei fratelli Grimm, fiaba tradotta da Antonio Gramsci / I musicanti di Brema (da «Ballate per uomini e bestie»)
Eccellenza e trionfo del porco Giulio Cesare Croce) / Il testamento del porco (da «Ballate per uomini e bestie»)
Orlando Furioso di Ludovico Ariosto / Ariosto governatore (inedito)
Giallo su giallo di Gianni Mura / L’absent (da Gilbert Bécaud, inedito in italiano)
Iliade - Poema della forza  di Simone Weil / Ovunque Proteggi (da «Ovunque Proteggi»)
L'ultima tentazione di Nikos Kazantzakis / L’uomo vivo (da «Ovunque Proteggi»)