live report
Filippo Andreani CIRCOLO ARCI XANADU’ Spazio Gloria (Como)
Concerto del 22/02/2015
Il teatro è pieno in ogni ordine di posti, e ci sono anche tanti bambini, quando poco dopo le 18 Filippo sale sul palco accompagnato dai musicisti della band Linea che hanno suonato con lui nel nuovo disco, e da un giovanotto di circa 70 anni che con voce rotta dall’emozione legge: “ Sono 70 anni che guardo il cielo e quando c’è vento, soprattutto se sta per piovere, mi sembra di sentire più forte la voce di mio padre. Sono un bambino di 70 anni che parla con il cielo, figlio della speranza e del coraggio, figlio di questa pianura che da allora mi tiene in ostaggio” … E’ Adelmo Cervi, figlio di uno dei 7 fratelli uccisi dai fascisti, che introduce così il primo brano del concerto e del nuovo disco di Andreani : Canzone per Delmo..
Inizia così uno dei concerti più coinvolgenti a cui ci sia capitato di assistere negli ultimi tempi e che ci ha regalato una emozione dietro l’altra, senza un attimo di respiro.
Filippo non si nasconde, non ha paura di mostrare le sue emozioni e i suoi sentimenti e tra il pubblico la partecipazione è reale e palpabile: più di uno spettatore versa qualche dolce lacrima quando sul palco salgono Pierluigi Comerio, autore del libro “Gigi Meroni una vita a tutto campo” e Maria Meroni, la “sorellina” di Gigi Meroni che presentano la canzone scritta da Filippo con Luca Ghielmetti per la Farfalla non più solo granata e lariana, ma che fa ormai parte del patrimonio collettivo di tutti gli appassionati di calcio, facendoci fare un tuffo nel passato e in un calcio che ormai non c’è più, e siamo tutti in campo con gli ultras del Como a gridare Borgogol, quando viene issato lo striscione con l’immagine di Stefano Borgonovo mentre Filippo canta Numero nove …
La voce di Filippo si incrina quando presenta il pezzo dedicato a Speedy Angel, già cantante dei Potage ora “nuvola spettinata sui cieli della mia città”..e quando racconta la genesi del brano 30 gennaio 2014, scritta nella sala d’attesa dell’ospedale, mentre attendeva la nascita della sua Annarella.
Dopo aver eseguito in sequenza tutto il disco, Filippo ci regala A te che dormi, tratto dal suo disco La storia sbagliata e, dedicandola alla sua mamma, La strada del Davai, di Massimo Priviero, cantandola con una tale partecipazione che sembra una canzone scritta da lui.
La musica sempre coinvolgente, che ti travolge come un fiume in piena, raggiunge il top quando sul palco salgono i componenti degli Atarassia Grop, il primo gruppo punk di Filippo per concludere il concerto cantando con una energia incredibile La preghiera dei banditi .
Che bel concerto, grazie Filippo per le due ora passate in compagnia della tua musica e della tua poesia e grazie ai componenti dei Linea che hanno suonato in perfetta sintonia con te.
Fotografie di Giuseppe Verrini