The Delines

live report

The Delines Fiorenzuola d'Arda - Dal Mississippi al Po Festival - Ternate - Buscadero Day

20/07/2022 di Marcello Matranga

Concerto del 20/07/2022

#The Delines#Rock Internazionale#Songwriting #Dal Mississippi al Po Festival #Buscadero Day 2022 #Jimenez Edizioni

Finalmente i Delines sono arrivati in Italia per un tour di tre date concentrate nel nord della penisola. Non molto, ma meglio che niente, sperando che in futuro la band possa avere possibilità di esibirsi in più luoghi, scendendo lungo lo stivale.




(The Delines - Ph.Marcello Matranga)

La prima data si è svolta a Fiorenzuola d’Arda (Pc), nell’ambito del Festival Dal Mississippi al Po. In una piazza Molinari a fare da sfondo, davanti ad un pubblico per quanto esiguo ma costituito da appassionati e curiosi  che attendevano di vedere la band per la prima volta, Willy Vlautin e compagni non hanno tradito le attese, pur in una serata piuttosto pesante in quanto a caldo, non riuscendo a scalfire minimamente la performance della band che, rispetto al concerto di un paio di mesi prima a Leuven, ha introdotto una serie di modifiche nella setlist grazie ad un paio di nuove canzoni scritte durante questa parte di tour concentratasi essenzialmente in Inghilterra, dove i Delines  godono di un seguito consistente, così come d’altronde fu ai tempi dei Richmond Fontaine.


(Ph.Marcello Matranga) 

Inizio con This Is Ain’t No Gateway  tratto dallo splendido The Sea Drift, seguita da una bellissima Eddie & Polly che ha aperto la finestra sul precedente The Imperial.He Don’t Burn For Me ed una sontuosa Roll Back My Life hanno conquistato il pubblico.

Si approda a Colfax, il primo album, con I Got My Shadows, per poi ascoltare la nuovissima Left Hook Like Frazier, uno dei pezzi scritti recentemente e potenzialmente pronto per il prossimo album che, nelle chiacchiere scambiate insieme prima del concerto, Willy ha confidato essere previsto come registrazioni per la fine di quest’anno per poi uscire, forse, nel corso del 2023. 

The Imperial, la title track del secondo disco in studio, è deliziosa. In Inghilterra c’è un’usanza molto interessante che vede spesso l’uscita dei libri accompagnata da un CD che ne costituisce il soundtrack, pur se in edizione limitata. Ecco quindi che in occasione della pubblicazione di The Night Always Comes, tradotto e pubblicato in Italia da Jimenez Edizioni come La Notte Arriva Sempre, arriva Daybreak (Blurry Eyes On Columbia Blvd), pezzo scritto da Cory Gray, che con le sue tastiere e la sua tromba, è il vero solista della band.

Vlautin non ama assurgere al ruolo centrale, lui stesso dice che preferisce restare in disparte, concentrandosi sulla scrittura della canzoni.

Sorpresa è poter sentire A Girl In House In Felony Flats che non è un pezzo dei Delines bensì dei Richmond Fontaine, canzone seppellita nella memoria che ho fatti fatica a ripescare.

Drowning In Plain Sight porta il set verso la parte finale che vede succedersi Hold Me Slow, The Oil Rights At Night e Let’s Be Us Again. Il bis è un pezzo nuovo che sembra destinato al prossimo lavoro della band.

Alla fine del concerto, chiacchiere, foto, autografi, con la band disponibile e gentile come non mai.

La data del Castello di Roncolo a Bolzano, a dire della band, ma anche dei nostri amici di Jimenez Edizioni, è stata molto bella e decisamente riuscita. In questa occasione, Willy Vlautin è stato ospite dell’incontro tenutosi prima del set dei Delines per presentare La notte Arriva Sempre (link recensione del nostro  Federico Sponza: https://www.mescalina.it/libri/recensioni/willy-vlautin/la-notte-arriva-sempre).

Pubblico, da quanto visto dalle fotografie presente in buon numero.


Il 22 Luglio ecco la band approdare sulle rive del lago di Comabbio, località Ternate, per la prima giornata del Buscadero Day.

Intervistato da Irene Sparacello dallo scrittore Michele Di Mauro, Willy Vlautin ci ha introdotto nel milieu letterario che ha contraddistinto gli anni della sua adolescenza, approdando poi all’attualità sociale e politica che vive un paese come l’America al giorno d’oggi.  E’ stato particolarmente piacevole ed appagante ascoltare le domande dei due intervistatori che hanno fatto intendere di avere padronanza della materia, rendendo la discussione decisamente interessante.



(Ph.Marcello Matranga)

Il concerto è stato in linea con quello visto solo due giorni prima, ma vanno rilevate almeno due cose: la prima relativa ad un palco decisamente sontuoso ed adeguato, dove la band si muoveva in spazi confortevoli e con delle luci che hanno permesso ai numerosi fotografi scatti certamente adeguati alla circostanza.

Poi la presenza di un pubblico folto che è rimasto molto favorevolmente impressionato dalla qualità musicale dei Delines. A sentire molti commenti, la presenza e la voce di Amy Boome sono risultati gli aspetti vincenti della serata.



(Ph.Marcello Matranga)

Mi permetto una nota personale per qualcosa che mai era accaduto in tanti anni di partecipazione a concerti. Prima di Little Earl Amy Boome ha voluto menzionare il sottoscritto per essere andato in Belgio a vederli (insieme a Mauro Zambellini e Marco Restelli), e poi i chilometri fatti per essere presente ai due concerti di cui vi sto parlando adesso. Non è stata gratificata la mia personale vanità, che non mi ha mai contraddistinto, ma la gratitudine per un’educazione, oggi, quasi fuori da ogni aspettativa.

Un bel tour che, come detto mi auguro possa essere foriero di nuovi ritorni per questa splendida band.

Un complimento finale agli organizzatori che hanno dato prova di coraggio e di avere doti per permettere a tutti di assistere a concerti preziosi come questi, ed a Jimenez Edizioni che crede nella bravura di Vlautin come scrittore, e che oggi sarà certo entrata nel novero dei fan della band.