live report
Daniele Silvestri Milano / Vinile
Concerto del 20/02/2015
Daniele ha scelto per noi una sequenza di brani per trasportarci nel suo mondo funambolesco. Quarantacinque minuti di ascolto in cui ho capito che libertà, gioco e stupore stanno alla base di Acrobati, l'album, di cui lui va più fiero in assoluto, creato per stupirci ma, soprattutto, per stupire se stesso. Ben fatto direi.
La libertà prima di tutto. Quella di entrare in studio di registrazione, il Posada Negro di Roy Paci, con qualche appunto e qualche riff in testa e vedere cosa succedeva; lui e un misto di musicisti fenomenali, in continue jam session, hanno prodotto ventuno pezzi, diciotto dei quali sono entrati nel disco.
L'identità musicale di Silvestri è l'amalgama che tiene insieme stili e mondi musicali diversi però tutti perfettamente riconoscibili all'interno di Acrobati. Abbiamo il blues caldo e pazzerello delle chitarre di Adriano Viterbini e le percussioni di Jose Ramon Caraballo, la psichedelia rock di Dellera e Enrico Gabrielli, gli inconfondibili fiati di Roy Paci e la poesia di Diodato. Un sound potente tra funky, rock, reggae e cantautorato.
La libertà di poter giocare con le parole sta alla base dell'intera struttura dei brani. Difficilmente troverete strofa/ritornello/strofa. Le canzoni sono flussi di pensieri raccolti sulle melodie attraverso una scrittura acrobatica, così come è acrobatica La guerra del sale, la canzone nata insieme a Caparezza che gioca intono all'uso di una sola parola, sale.
C'è, da ultimo, la libertà di poter scegliere di spiazzare gli ascoltatori creando un disco nuovo che contiene più poetica che politica. Al di là del singolo, Quali alibi, di qualche frase in La guerra del sale e di Bio-Boogie, c'è poco spazio per l'attualità. Silvestri dice di non sentirsi più, a causa dell'età, in diritto di raccontare l’oggi. Lascia il campo a chi invece ha i sentimenti di ribellione e prospettiva verso un futuro migliore. In questo album ci racconta delle storie e, con le storie, vuole portare l’ascoltatore altrove, facendolo sentire fanciullo.
Il tour teatrale è in linea con tutta la filosofia di questo lavoro. Silvestri prevede uno spettacolo in cui fonderà la sua musica con la libertà dell'improvvisazione e il giocare con il pubblico in un luogo, il teatro appunto, in cui le persone possono tornare fanciulle e dove il funambolismo è pane quotidiano.
Il mio consiglio è quello di lasciarsi rapire.
27 febbraio FOLIGNO (Auditorium San Domenico, SOLD OUT)
10 marzo GENOVA (Teatro Politeama, SOLD OUT)
11 marzo AOSTA (Teatro Splendor @ Saison Culturelle, SOLD OUT)
12 marzo SENIGALLIA (An) (Teatro la Fenice, SOLD OUT)
18 marzo ISERNIA (Auditorium Unità d’Italia)
19 marzo PESCARA (Teatro Massimo)
21 marzo BARI (Teatro Petruzzelli, SOLD OUT)
22 marzo NAPOLI (Teatro Augusteo)
23 marzo LECCE (Teatro Politeama Greco)
24 marzo MATERA (Teatro Duni)
1 aprile PADOVA (Gran Teatro Geox)
2-3 aprile MILANO (Teatro Arcimboldi, SOLD OUT)
5 aprile REGGIO EMILIA (Teatro Valli)
7-8-9 aprile ROMA (Auditorium Conciliazione)
14 aprile UDINE (Teatro Nuovo Giovanni da Udine)
15 aprile TRENTO (Auditorium Santa Chiara)
16 aprile CESENA (Nuovo Teatro Carisport)
18 aprile TORINO (Teatro Colosseo, SOLD OUT)
19 aprile FIRENZE (Teatro Verdi)
27 aprile BOLOGNA
28 aprile ASSISI 6 maggio CAGLIARI (Auditorium del Conservatorio)
7 maggio SASSARI (Teatro Comunale)
12 maggio COSENZA (Teatro Rendano)
13 maggio CATANIA (Teatro Metropolitan)
14 maggio PALERMO (Teatro Golden).