Non Giovanni

live report

Non Giovanni Roma, Na Cosetta

19/11/2015 di Arianna Marsico

Concerto del 19/11/2015

#Non Giovanni#Emergenti#Songwriting Cantautore

Giovanni Santese, alias Non Giovanni, arriva a Roma con il suo Ho deciso di restare in Italia, arrivato tra i finalisti per la targa Tenco come migliore opera prima.  Porta in una Roma abbrutita e sbandata il suo garbo sorridente, la sua essenzialità sonora.

E’ un concerto molto intimo, sia per l’ambiente raccolto che per il costante dialogo con il pubblico.  L’occasione è buona anche per presentare alcuni pezzi dell’album in lavorazione, un piccolo regalo di Giovanni per i presenti e che quindi non rivelerò, lasciando la sorpresa dell’ascolto all’uscita del lavoro.

I sogni che si fanno apre la serata, seguita da Per restare vivi. In questa veste sonora essenziale, chitarra ed un accenno di percussioni, vengono meno le venature elettroniche ed emerge l’aspetto più cantautorale di Giovanni. Il quale certo, fa di tutto per non prendersi sul serio, col suo sorriso timido con cui presenta Io sarò famoso. Con il brano ironizza non solo su chi cerca di essere qualcun altro pur di diventare famoso, ma anche su tutte le somiglianze che gli sono state affibbiate (anche se a guardarlo, quella con Claudio Santamaria non è che sia proprio del tutto campata per aria…).

Più televisivi che mai permette  di sfogare un po’ di rabbia verso “ladri ed assassini” “più televisivi che mai”

A me mi piace vivere alla grande di Franco Fanigliulo è l’unica cover che Giovanni propone, qui dedicata al suo bimbo.

A questo punto è il momento di un duetto finora inedito, nonostante l’amicizia di lunga data tra i due musicisti. Sale sul palco Andrea Ruggiero, violinista e membro degli Operaja Criminale. Senza di te dedicata al “grande amore con cui si fa un figlio” è impreziosita dal violino, che accentua quella sua aria senza tempo. Ho deciso di restare in Italia risulta ancora più toccante grazie agli archi, e lo sguardo su un paese che potrebbe essere meraviglioso e si accontenta di restare un potenziale inespresso si fa ancora più malinconico.

Per i ritardatari segue un bis nel senso letterale del termine, dove vengono eseguite di nuovo, tra le altre, Io sarò famoso e Ho deciso di restare in Italia.

A questo punto Giovanni ci saluta davvero, e speriamo ripassi presto a Roma a spruzzare un po’ di poesia sul solito caos. Basta un poco di zucchero…