live report
Wow Music Festival Como / Villa Olmo
Concerto del 16/07/2021
Ma il Tivano non è il solo vento che soffia il 16 Luglio nel parco di Villa Olmo; un vento ben più forte, che non si sentiva da tempo, è la vera forza della serata: il vento della felicità di potere finalmente tornare a vivere una serata di musica dal vivo a Como, il vento del Wow festival. Dopo due anni di assenza, il festival è tornato con un’edizione intensa e coinvolgente, che, nella prima delle tre serate ha visto come ospiti la band locale Five Quarters, i brasilian-milanesi Selton, e la cantautrice Margherita Vicario.
L’atmosfera è elettrica, il parco è gremito di ragazzi e ragazze, di cui non è difficile immaginare i sorrisi sotto alle mascherine, mentre dal palco una scritta saluta: “Bentornat*”.
Ai Five Quarters spetta l’onore di aprire questa specialissima edizione del festival, con il loro blues-indie-rock, che li ha resi una delle band di giovani più note e apprezzate della provincia; tutti rigorosamente under 23, i ragazzi hanno già raccolto considerevoli successi, quali suonare sul main stage del Pistoia Blues Festival in apertura a Mark Lanegan.
L'occasione di stasera è importante: poter suonare dal vivo i brani contenuti nel loro nuovo album, Storie nuove. I giovani musicisti danno il massimo e riescono nell'intento di scaldare il clima fresco della serata, coinvolgendo tutti con una setlist energica di cui particolarmente apprezzato è Non dimenticare chi sei.
I Selton, simpatici, divertenti, colorati, allestiscono un tavolino sul palco in trenta secondi, dicendo “è difficile farlo così velocemente, ci siamo allenati”, e conquistano il pubblico con sonorità molto brasiliane e testi in italiano. Banana à Milanesa, il primo loro lavoro, è del 2008, e dal palco emergono proprio la loro esperienza nel calcare le scene da molto tempo, e un talento naturale, che li fece apprezzare perfino da Enzo Jannacci, di cui tradussero in brasiliano alcune canzoni.
Il titolo del nuovo album non potrebbe essere più adatto al tema del festival: e infatti Benvenuti è il primo pezzo del gruppo, che propone, fra gli altri, anche Karma Sutra, per il quale sale sul palco proprio Margherita Vicario, presente anche nell'album. Il pubblico canta il ritornello di Cuoricinici e di Ho tanta voglia di infinito, mentre il set, che presenta brani sia in italiano, sia in brasiliano, si conclude con il nuovo singolo, il funk carioca dissacrante Pasolini.
Lunghissima la setlist di Margherita Vicario, che riesce nel miracolo di fare ballare il pubblico da fermo. Felicissima di tornare a suonare dal vivo, la trentatreenne cantautrice e attrice sfodera grinta e presenza scenica, presentando le sue canzoni, con testi mai banali, come Mandela, Troppi Preti Troppe Suore o Giubbottino, che che trattano tematiche sociali, immigrazione, bigottismo, sessualità femminile, in modo ironico e schietto. La musica è un mix fra i diversi generi, dall'indie (qualsiasi cosa voglia dire, ormai...) al pop, con inserti rap e trap. Affiancata da una band di tutto rispetto e da una corista fenomenale, Vicario dimostra una padronanza vocale, una fisicità trascinante e una immediatezza comunicativa di grande impatto, che coinvolge e convince.
Gran finale con Mandela e Abauè/Morte di un trap boy, un cantato rap, che sembra pessimista, ma contiene in sé un ritornello che suscita speranza; una sorta di regalo al pubblico entusiasta, che lo accompagni in questa estate di ripartenze. Benvenuta, musica dal vivo!