live report
Kaki King La Casa 139 - Milano
Concerto del 16/03/2009
16 marzo 2009 - Kaki King live @ LA Casa 139 Milano L'artista newyorkese è un esempio vivente di crescita e sperimentazione musicale, il suo live diventa un modo per comprendere al meglio la sua carriera arrivata poco meno di un anno fa al terzo disco: tre prove in studio e tre modi di esprimersi con un singolare virtuosismo chitarristico; la bambina, un po' androgena e per tanto parecchio affascinante, ripercorre in questo live set la sua storia, escludendo di tralasciare ogni particolare, costruendo e ricercando ancora se stessa e il suo stile attraverso il "work in progress" strumentale.
La prima parte del live viene affrontata tutta attraverso i suoi virtuosismi, rincorrendo ed invertendo la sua tecnica su di una splendida e calorosa Ovation acustica; alla musicista piace stupire e piace soprattutto essere lodata, sembra che la soddisfazione del pubblico le trasmetta una carica espressiva mai vista, di fatti i suoi accordi trasversali non si placano, le armonie spesso vengono interrotte da pennate poco ortodosse, gli accordi sono precisi e metodici persino quando si abbandonano alla forma canzone. Effettivamente a questa prima parte di live mancano le parentesi più pop e autorali, rimpiazzate dalla ritmica di prepotente di un batterista di estrazione metal, e del suo fido scudiero Dan Brantigan impegnato costantemente a palleggiare con la front-girl offrendo piacevoli parentesi psichedeliche e space rock con gli effetti di fiati analogico-elettronici.
Kaki King si riprende la catarsi scenografica escogitando numeri di abilità, le sue mani corrono veloce sull'elettrica sei corde, tutto questo non diverte ma ipnotizza attraverso una serie di abili mosse melodiche, trascinando e conquistando il suo pubblico e accompagnandolo dolcemente ad essere cullato da un dream pop trasognante e sussurrato per poi essere castigati in intermezzi post rock che a dirla tutta si sono rivelati un tantino noiosi soprattutto se paragonati alla stupende performance di apertura.
Fondamentalmente Kaki King dal vivo ci guadagna in credibilità, sia da sola che in trio l'artista americana ha sempre ricompensato gli ascoltatori di buona musica a proposito di qualche dubbio nutrito nei suoi confronti, nonostante nel suo ultimo lavoro, Dreaming Of Revenge (Velour 2008), abbia sfoggiato e fatto leva sulle tinte pastello di melodiche pop songs, non significa che la sua particolare attitudine alla ricerca musicale sia da considerare un punto di debolezza. In tutto questo una certezza rimane, ovvero che l'artista stia ancora ricercando se stessa ma forse proprio questo elemento è da apprezzare più di tutti.