live report
Lucio Corsi Lugano / Studio Foce
Concerto del 15/12/2023
Musica italiana, certo. Ma poi?...Alternative può essere. Rock, ovviamente. Indie, e sicuro, ha appena vinto un premio come indipendente. Pop, forse un pochino; dopotutto le melodie e la struttura delle canzoni lo autorizzano.
Poi, però, ce n'è un altro, che calza a pennello, come una delle sue tute attillate, che ne incorniciano il fisico androgino: canzone d'autore. Perché un concerto di Corsi è, prima di tutto, una lezione di cantautorato, della miglior specie. Il senso profondo di darsi totalmente alla musica, di votarsi alla causa appassionata di dare forma alle proprie visioni del mondo attraverso le parole e i suoni, ogni volta eclettici, cangianti, anche all'interno di uno stesso brano, e di arrivare dritti al cuore di chi ascolta e vive il live con lui.
Per questa sera allo Studio Foce di Lugano, Corsi ha scelto di non fare prigionieri. E lo si capisce fin dal primo brano, una Freccia Bianca che verrà riproposta come bis ("perché, se deve essere un bis, bisogna pure che si chiuda il cerchio con la prima canzone!"). Chitarre arrembanti, sala macchine di basso e batteria energica e precisa, due tastiere che non si limitano a fare da tappeto, ma ricamano assoli, e i cui musicisti costruiscono splendidi backing vocals, dall'effetto deliziosamente psichedelico.
Ingredienti di qualità, per un mix shakerato (è il caso di dirlo) da un Corsi cantautore, ma soprattutto front man, trascinante, ironico, lieve, ipercinetico, tutt'uno con la band e coi propri strumenti, che sia l'amatissima Fender, l'acustica, da cui trae sonorità alla Neil Young o alla Dylan, l'armonica, in cui trasmette il proprio spirito (indimenticabile l'assolo su Il lupo, lui a cavallo della transenna, a dialogare con l'elettrica di Scandroglio), o il pianoforte, per un intermezzo piano e voce da brividi.
Corsi ha studiato nelle due migliori scuole possibili, in Italia e all'estero: l'energia della quasi conterranea Nada, l'ironia di Bennato, la visionarietà di Conte, l'immediatezza di Dalla. E poi, la struttura rock dei maestri già citati, il glam di Bowie, l'attitudine punk, la delicatezza profonda di Cohen. A cui si aggiunge una cifra narrativa che lo avvicina a Gianni Rodari, fra animali simbolici, un amico secco, che vola via come una foglia d'autunno ("Chissà perché a Lugano ramazzano le foglie secche...è il bello dell'autunno!") e Altalena boy.
Due infatti sono le cover, che riassumono tutto l'universo creativo di un autore originale: 20th Century Boy, dei T Rex, Dottor Jekyll e Mister Hyde, del sempre lodato Ivan Graziani, e come primo bis, una rivisitazione potentemente contemporanea di Un anno di più, Mogol, ma soprattutto Battisti, dato che la band predilige lo spartito musicale, arricchendolo con sonorità inedite.
Poesia, bravura, tenuta di scena, empatia col pubblico: al punto che il trucco, i costumi, gli stivali sono ininfluenti per l'eccellenza del risultato. Siamo davanti non a un fenomeno glam, ma a un Artista, e a una Band, maiuscoli. Da vedere live, per apprezzarne appieno tutta l'energia, e per sognare un poco anche da svegli; del resto, "non servono grandi finestre per contenere la luna": basta uscire, e immergersi nell'atmosfera creata da Corsi.
Prossime date saranno il 20 gennaio al Cinema Teatro Magda Olivero di Saluzzo e il 26 gennaio 2023 all’Orion di Roma.
Non perdeteli, se potete.
SETLIST
Freccia Bianca
Danza Classica
Bocca della Verità
Amico Vola Via
La Gente Che Sogna
Trieste
Big Buca
Orme
Radio May Day
Il Lupo
La Lepre
Senza Titolo
Francis Delacroix (inedita)
Inedita al piano (?)
20th Century Boy (T.Rex cover)
Magia Nera
Glam Party
Doctor Jekyll & Mister Hyde (Ivan Graziani cover)
Un Altro Mondo
Astronave Giradisco
Let There Be Rocco
Cosa Faremo Da Grandi?
Altalena Boy
BIS
Un anno di più (Lucio Battisti cover)
Freccia Bianca