live report
Bobo Rondelli Roma, Monk
Concerto del 15/09/2019
Dopo i ringraziamenti ai presenti, durante i quali Bobo sembra quasi schermirsi, Viaggio D'autunno dà il via a questa serata in bilico tra l’esilarante e il dolceamaro. Per Amor del Cielo e Soffio d’angelo sono struggenti. La marmellata viene cantata da tutti, portando Bobo ad affermare contento: “Lavorare meno, lavorare tutti”. Ritira fuori ridendo la storia per cui Bobo Rondelli è l’anagramma di “Bordelli tornerò” e ci regala una Madame Sitrì da brividi.
All’indimenticato Alessandro con cui ha suonato negli Ottavo Padiglione e diviso una vita (tant’è che il cantautore livornese ha dato il suo nome al figlio) va Mia dolce anima, e un velo di tristezza cala sul viso da marinaio e guascone del nostro.
Le parole di Gianni Rodari prendono vita sul palco con Il cielo è di tutti. Spassosissima è l’introduzione a Bella Chiappona, in cui racconta di una mail a Andrea Bocelli in cui gli si chiedeva di collaborare insieme per un brano. Il duetto non si è concretizzato, ma l’imitazione di Bobo durante la canzone, gustosissima, per certi versi porta in scena l’interprete di Con te partirò.
Tra musica pensieri e risate si arriva al finale con Gigolò a Rotterdam e il duetto con Aurora Lunardi.
Come a teatro Bobo, Stive, Claudio e Aurora si prendono per mano e si inchinano davanti al pubblico. Ma il vero suggello finale della serata è l’abbraccio tra i primi due, sincero, fraterno e simbiotico.
Foto di Daniele Di Mauro