live report
Daniele Tenca Band Cantù / Arci-Allunaetrentacinquecirca
Concerto del 14/12/2019
Ma la costanza ha retto; grazie a una cordata di appassionati e competenti amici, Carlo e Patrizia hanno saputo trasformare il locale in un Circolo Arci, e hanno chiamato, per la serata di riapertura, uno degli artisti più fedeli al club, oltre che uno dei più validi bluesmen attualmente in circolazione: Daniele Tenca in trio.
Serata doppiamente speciale, perché Carlo Prandini festeggiava il suo compleanno; e il regalo fatto da Tenca & co. è stato eccellente: due ore di blues tiratissimo, alternato con suadenti ballate, come l'ultima in ordine di esecuzione, quella Silver dress che tanti ricordi suscita in un Tenca, visibilmente emozionato durante la sua presentazione.
Ma tutta la serata è sopra le righe, grazie a una band in autentico stato di grazia: Tenca ha ormai da tempo assunto il ruolo, oltre che di voce e autore, anche quello di chitarrista sopraffino, che sia alle elettriche, all'acustica o alla cigar box; Pablo Leoni dà con le sue percussioni il giusto groove a qualunque ritmo (come nell'energica e quasi ipnotica cover springsteeniana State Trooper), e Andrea Caggiari al basso è un metronomo implacabile, capace di assolo trascinanti (eccellente, fra gli altri, in She's the one).
Gli omaggi ai grandi sono molti: oltre al già citato Springsteen, degna di nota è Bad moon rising, molto più rallentata rispetto all'originale, eppure ugualmente coinvolgente, mentre le composizioni originali di Tenca non sfigurano certo, anche perché interpretate con sempre maggiore maturità vocale e convinzione, fin dal brano di inizio, una Big Daddy sempre attuale.
Al pubblico entusiasta, ciarliero e danzereccio la serata dal tono festivo è piaciuta molto; Cantù torna al centro della musica, ma non solo: il Circolo aspetta chiunque desideri un luogo di ritrovo per iniziative musicali, ma anche culturali e sociali.
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