Pinguini Tattici Nucleari

live report

Pinguini Tattici Nucleari Milano / San Siro

12/07/2023 di Laura Bianchi

Concerto del 12/07/2023

#Pinguini Tattici Nucleari #Italiana#Pop

Mentre su Milano calano le prime ombre della sera, e nuvole inquiete e inquietanti si muovono nel cielo sopra San Siro, sessantamila persone, nel catino di ferro e cemento, si fanno aria con la qualunque, scattano foto in posa, sollevano le braccia, sugli spalti, per una ola dopo l'altra. 

È una festa: coppie di giovani, bambini saltellanti, ragazzi con le fasce dei Pinguini Tattici Nucleari, ma anche trenta - quarantenni che c'erano agli inizi della storia del gruppo, e molte meno famiglie di quanto ci si aspetti, a smentire l'idea che il loro pubblico sia esclusivamente formato da giovanissimi, e a ribadire quella che i sei stiano costruendo un percorso importante, nel dialogo con un pubblico trasversale, che approva la trasversalità dei loro generi.

E io, che li seguo dai duecento spettatori dei Magazzini Generali, e dai 3500 dell'Alcatraz, io che, sotto sotto, lo ammetto, qualche volta ho pensato, citandoli, "Belli i primi, poi venduto", nel vedere questi sessantamila paganti (fuori dallo stadio i bagarini chiedono inutilmente se qualcuno ha eventuali biglietti non usati, il segno del successo dell'evento), una vera marea umana, non so se ridere, inquietarmi, o emozionarmi. Perché so che i sei ragazzi, partiti dalla provincia bergamasca, lì sono rimasti, dentro di loro, con la freschezza e l'autoironia necessarie per superare quasi indenni le tempeste delle major, confezionando una scaletta che si può permettere di escludere alcune hit (Fuori dall'Hype, riprodotta nei saluti finali, o Verdura, inserita in una sorta di dj set a opera di Nicola Buttafuoco), e di includere canzoni del periodo pre - major (Irene, Tetris, accolte comunque da un boato, segno che il pubblico non è strettamente quello televisivo).

E lo dimostrano subito, appena entrati: una sfilza di improbabili Fake News introduce il primo brano, Zen, con San Siro che inizia le danze e i cori, nonostante l'acustica pessima (migliorerà un poco, nel corso dello show, ma lo stadio non mette in luce la bravura tecnica dei musicisti). Non smetteranno più, nemmeno durante la pausa intimista di una Bergamo, introdotta dal professor Elio Biffi con una citazione da La luna e i falò («Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti».), né con l'inno dei solitari - non solo bergamaschi, e non solo nel lockdown - Hikikomori.

Riccardo Zanotti si muove come un Chris Martin che ha vinto alla lotteria, trascinando  nell'entusiasmo tutto il pubblico, e piazzando ogni tanto affondi di appartenenza: come quando, presentando Coca Zero, un brano chiaramente schierato pro gender fluid, dice: "O vai avanti, o resti come…Feltri!", oppure quando critica la smania di rincorrere il successo a colpi di singoli, sostenendo "La nostra storia è fatta anche di B Side…" e San Siro, a riprova, urla il ritornello di Lake Washington Boulevard. O ancora, quando i sei dedicano Irene a tutti i precari. O quando Biffi, prima di lanciarsi in un'interpretazione emozionante di Freddie,  dichiara "Questa è una canzone politica, perché noi proclamiamo il diritto di ciascuno di amare chi desidera!". 

I suoi compagni lo seguono con altrettanta passione, alternandosi nel canto (per esempio, Simone Pagani Nonono, Elio Biffi, la già citata Freddie o Giulia, ma i cori sono di tutti), e dimostrando, con tutta evidenza, quello che sapevo già: che sono musicisti autentici, versatili, tecnicamente preparati. Oltre che veri amici: raccolti attorno a una tavola imbandita, in una sorta di samba da roda statica, suonano tre brani in acustico, sotto la pioggia che cade copiosa: "La mia idea di paradiso!", esclama Zanotti. La magia di trasformare uno stadio in un'osteria, in cui cantare senza problemi, è riuscita.

E poi, ovviamente, lo stadio si presta alla festa, come dicevamo: quindi, ampio spazio a "fumi e raggi laser", a passerelle fra il pubblico, a palloni che navigano sulla platea come in Slava Snow Show, a costumi di scena curatissimi, ad artistici visual, opera di Lorenzo de Pascalis del team Ombra, che suggeriscono racconti nei racconti delle canzoni. Ma la concessione alla spettacolarizzazione non cede alla sequenza anonima di hit, né alla prestazione muscolare. È evidente che, dietro alla costruzione dello spettacolo, esiste un filo conduttore, una "narrazione", come usa dire oggi, che parte dall'ultimo disco, in equilibri Zen, appunto, fra il successo e i problemi che questo comporta, e passa attraverso tutti i temi affrontati dal gruppo in questi primi dieci anni: non solo la gioia di vivere, i viaggi, le esperienze giovanili, ma anche le dipendenze, la malattia mentale, lo stigma sociale, i rapporti d'amore e coi genitori (splendida Scatole, dedicata al padre, presente):

 

Un discorso compiuto, denso di riferimenti espliciti e nascosti al passato del gruppo (come in Ricordi, dal visual ricco di inside jokes che forse pochi coglieranno), ma senza autocelebrazione: piuttosto, affiatamento, divertimento, voglia di esserci, insieme, e la conclusiva Pastello Bianco, cantata da tutti e sei, con l'ausilio di una vera e propria orchestra d'archi, lo testimonia. Avrebbero potuto stupirci solo con effetti speciali, in questa serata in cui il temporale ha creato ulteriore emozione. L'hanno fatto soprattutto con la simpatia e l'energia. 

Live tutto da gustare, in un'estate pop che sembra dominata da cloni post rock e trappettari da un singolo e via. Sarà anche tutta musica leggera, ma qualcuno deve pur cantarla. Meglio che lo facciano loro, che hanno storie da raccontare, piuttosto che tanti pseudo artisti costruiti a tavolino.

Queste le prossime date: 

15.07.2023 - FIRENZE STADIO ARTEMIO FRANCHI - SOLD OUT
19.07.2023 - TORINO STADIO OLIMPICO - SOLD OUT
23.07.2023 - ROMA STADIO OLIMPICO - SOLD OUT
24.07.2023 - ROMA STADIO OLIMPICO
27.07.2023 - BARI STADIO SAN NICOLA 
30.07.2023 - MESSINA STADIO SAN FILIPPO
13.08.2023 - OLBIA RED VALLEY FESTIVAL 
09.09.2023 - RCF ARENA - REGGIO EMILIA (Campovolo)

 

SETLIST

Intro
Zen
Giovani Wannabe
Tetris
Hold On
La storia infinita
Bergamo
HIKIKOMORI
Coca zero
Nonono
Ricordi
Lake Washington Boulevard

Set acustico:
Scatole
Giulia
Cena di classe

Irene
Dentista Croazia
Antartide
Freddie
Medley-Dj set Buttafuoco (Non sono Cool/Scooby Doo/L’Ultima Volta/Verdura/Melting Pop/Fede)
Ridere
Rubami la notte

BIS (con orchestra):
Ringo Starr
Scrivile Scemo
Pastello Bianco