live report
Jack Savoretti Bollate / Villa Arconati
Concerto del 08/07/2024
#Jack Savoretti#Rock Internazionale#Songwriting Jack Savoretti
La prima volta che Jack Savoretti è stato in Italia, in una vera e propria tournée (aveva promosso il suo album “Before the storm” nel 2013 con apparizioni e interviste) è stato il 2015 e una delle tappe (forse una delle più prestigiose) era il Blue Note di Milano: il tempio del jazz, la fucina di sonorità eleganti, intellettuali, contemporanee. A causa di una serie di contrattempi non ho partecipato a quel concerto, che avevo desiderato fin dal primo ascolto di “Written in the Scars”, il suo quarto album in studio. Savoretti giocava con il blues rendendolo pop e ammiccava al jazz sfrondandolo di certe regole di genere: mescolava, contaminava.
Nove anni dopo, il nuovo tour di “Miss italia” torna in Italia dopo la sua partecipazione a Sanremo, nella serata cover accanto a Diodato. È un lavoro completamente nuovo per ispirazione, genere, istinto: tutto in italiano, una lingua che Savoretti padroneggia perfettamente grazie alle sue origini e alla fedeltà che lui ha continuamente riconosciuto alla Genova di suo padre e di suo nonno, alla musica dei grandi cantautori, al loro stile.
La scaletta del concerto, che si apre con “Non ho capito niente” e si chiude con la bellissima cover di “Io che non vivo senza te”, alterna brani in inglese a brani in italiano, rendendo il concetto stesso di lingua del tutto insignificante quando a creare magnetismo e fluidità ci pensa la musica. C'è una fortissima emozione a legare le canzoni una all'altra, e un filo conduttore fatto di ispirazioni sentimentali, appassionate: Savoretti canta con l'amore per suo padre, e per l'Italia da cui tutto ha avuto origine, mettendo in scena una magia ancestrale e profonda. La prima parte dai toni pop-rock lascia il posto, dopo “Miss Italia”, a una ispirazione blues-jazz che ha smosso dalle sedie tutto il pubblico: accanto a lui, in “Bada Bing bada boom” Miles Kane, chitarrista e cantante britannico.
Non sono mancati naturalmente i momenti più romantici (con la famosa e struggente "Candlelight", solo per dirne una) le ballate influenzate dalla tradizione americana di Bob Dylan, di quel Bruce Springsteen che lo volle nel 2012 ad aprire il suo concerto a Londra: la voce di Savoretti e la sua presenza calda e magnetica attraversano generi e paesi raccontando sempre una storia d'amore.
La luna, una sottile fettina di luce nel cielo di Villa Arconati, è stata una perfetta testimone.
SETLIST
Non ho capito niente
We are bound
Ultime parole
When we were lovers
Candlelight
Greatest mistake
The way you say goodbye
(I) Miss Italia
Knock knock
Back where I belong
Bada Bing bada boom (with Miles Kane)
Tie me down
Come posso raccontare
Dancing through the rain
BIS
Casa colorata
You don’t have to say you love me / io che non vivo senza te (with Miles Kane)
FOTO E VIDEO DI LAURA BIANCHI