Caterina E The Bastard Sons Of Dioniso

live report

Caterina E The Bastard Sons Of Dioniso Roma, L'Asino che vola

08/04/2022 di Arianna Marsico

Concerto del 08/04/2022

#Caterina E The Bastard Sons Of Dioniso#Italiana#Alternative

La cosa bella della pur faticosa ripresa della musica dal vivo sono le piccole e belle scoperte.  Anche perché è dal vivo che si scopre la reale bravura, con le tecnologie attuali e un buon produttore in studio siamo praticamente buoni tutti a fare un disco (e penso che la resa dal vivo sull’Ariston rispetto alla versione in studio di alcuni brani che hanno avuto successo dop il Festival esemplifichi bene il fenomeno).

Caterina per me è stata una bellissima sorpresa. Sembra quasi una fatina, esile, coi suoi lunghi capelli biondi e il vestito colorato. La cantante trentina, visibilmente emozionata, inizia da sola con la chitarra, e parte della scaletta viene dal suo precedente omonimo lavoro. Il suo è un pop che prende il cuore senza essere ruffiano, con la chitarra che intarsia le note e sembra quasi farla volare mentre canta. O2 ha la leggerezza di una filastrocca e attraversa la platea soave come bolle di sapone. Anche Soffio contribuisce a creare questa atmosfera.

Non mancano anche estratti dal nuovo disco in fase di lavorazione, come Promessa. Un'altra cosa bella dei palchi riaperti è vedere materializzarsi collaborazione e amicizia. Caterina infatti suona solo per parte del set da sola, viene ben presto raggiunta dai The Bastard Sons of Dioniso che si esibiranno anche dopo. Tra i brani che eseguono insieme c’è La tua collezione, inizialmente inciso con Anansi (“unico featuring del disco” specificherà Caterina) con il battere e levare che si insinua nelle melodie. A proposito di battere e levare c'è anche posto per una cover di Get up stand up di Bob Marley, con Jacopo Broseghini, il bassista, che scherza dicendo "va bene il reggae ma senza il ton".

Arriva quindi il turno in solitaria dei The Bastard Sons of Dioniso, il cui ottavo disco Dove sono finiti tutti? è uscito proprio oggi 8 aprile. Un titolo che sembra voler spronare le persone a riprendersi la vita congelata e cristallizzata in un limbo in questi due lunghissimi anni.

Il trio trentino (oltre al già citato Jacopo Broseghini troviamo Michele Vicentini alla chitarra e Federico Sassudelli alla batteria) porta ad atmosfere decisamente meno romantiche, più tarate su un rock’n’roll anni 70, onesto e senza fronzoli. Anche loro si mostrano felici ed emozionati a poter suonare di nuovo finalmente dal vivo. La scaletta è mutuata prevalentemente dal nuovo album. Iniziano con È l’ora, un saliscendi di cori e riff. Tali e squali è tagliente e sensuale.

 Sirene e Ribelli altrove hanno un ritmo sincopato il giusto.

Falegname, singolo nel 2019 (non del nuovo disco) originariamente incisa con Davide Autelitano “Divi” de I Ministri, dai suoni compatti.

I ragazzi suonano insieme dal 2003, e ricordando questo fatto fanno un parallelo con chi è nato nel 2003, ora ha 19 anni...e tanti sogni da inseguire.

Per gli ultimi brani risale Caterina sul palco, a ricordarci come la musica sia anche una festa dell'amicizia. È davvero bello vederli suonare insieme felici, un piccolo incantesimo di cui troppo a lungo si è stati privati!