Riccardo Fioravanti

live report

Riccardo Fioravanti "duke's Flowers" Coop Rinascita - Abbiategrasso

07/03/2015 di Paolo Ronchetti

Concerto del 07/03/2015

#Riccardo Fioravanti "duke`s Flowers"#Jazz Blues Black#Jazz

Nona edizione per Bià Jazz la bella rassegna organizzata a Abbiategrasso dal Circolo ArciPelago e dalla Cooperativa Rinascita nei locali di via Novara 2. Da Sabato 7 Marzo a Venerdì 20 tre, doppi, appuntamenti serali quest’anno dedicati principalmente al suono del basso e del contrabasso sotto la direzione artistica di Massimo Colombo. Sabato 7 marzo splendida inaugurazione, piacevolmente sold out, con il trio di Riccardo Fioravanti dedicato ai Duke’s Flowers: le composizioni Ellingtoniane (e strayhorniane) dedicate ai fiori e alle piante. Il progetto vede Fioravanti affiancato da Roberto Cecchetto, da tempo uno dei chitarristi più personali della scena italiana, e dal giovane talentuoso batterista Alessandro Rossi allievo, sino a poco tempo fa, dello stesso Fioravanti. Fioravanti stesso ha sottolineato, durante l’esibizione, l’importanza di queste scelte: come lui e Cecchetto hanno potuto crescere professionalmente suonando con i Cerri, i Basso e i grandi Padri del jazz italiano così per lui è importante spingere nuovi nomi e nuovi talenti a suonare con quelli che sono diventati i Maestri di oggi nelle situazioni più prestigiose possibili.

Si apre con African Flower (dall’album del Duca con Max Roach e Charlie Mingus) e tra una Angelica (introdotta e chiusa da un serratissimo e nervoso dialogo basso/chitarra), una Azalea, una Blue Rose, una Absynthe e una autografa Blue Flower la rilettura è sempre fresca con un suono a volte liquido che non rinuncia a piacevoli increspature sia dal punto di vista musicale che delle dinamiche. Cecchetto sembra poi particolarmente a suo agio con il suo suono personale che ricama trame di singole note usando accordi con parsimonia e con la sezione ritmica che interpreta in maniera assolutamente moderna e non manieristica il suo ruolo. Rossi, da par suo, si ritaglia spazi di interesse come nella lunga coda di Blue Flower. Il pubblico, attento, gradisce e sostiene il trio e il concerto termina con una sorprendente Blue Velvet, brano orientaleggiante e psichedelico che il Duca scrisse nella seconda metà degli anni ’60 e che proietta il trio verso un meritatissimo bis!

In apertura di serata applausi convinti anche per il giovane RTC trio con Lorenzo Blardone al Fender Rhodes, Marco Rottoli al Contrabbasso e Riccardo Chiaberta alla Batteria. Con un repertorio personale a disposizione, a suo modo pieno di sfumature soul-jazz e spunti newyorkesi, il trio ha mostrato gran cura dei particolari e un notevole interplay che permetteva ai brani di avere una bella tensione anche senza forzare ritmiche e volumi.

I prossimi appuntamenti di Bià Jazz saranno: Sabato 14 Marzo con il “Jazz-Rock” del Trio Bobo con quella che è la sezione ritmica di Elio e Le Storie Tese (Faso al Basso e Cristian Meyer alla Batteria) a cui si aggiunge il chitarrista Alessio Menconi introdotti dai Liberae Phonocratia (S. De Marchi alle Chitarre; D. Cortese al Basso; F. Carriero alla Batteria) che presenteranno il loro lavoro in uscita in questi giorni; Venerdì 20 Marzo - introdotti dalla musica e dalla scrittura di Gaetano Liguori per il suo “Confesso Che Abbiamo Suonato” – sarà invece la volta di un incontro che si preannuncia imperdibile tra un maestro del basso e contrabbasso (Ares Tavolazzi) e un virtuoso della chitarra classica come Christian Saggese alle prese, anche, con il repertorio degli Area.