Davide Van De Sfroos

live report

Davide Van De Sfroos Como

07/03/2006 di Christian Verzeletti

Concerto del 07/03/2006

#Davide Van De Sfroos#Italiana#Folk

Davide Van De Sfroos

07 marzo 2006
Teatro Don Guanella (CO) Le canzoni di Davide Van De Sfroos sono piccoli velieri capaci di adattarsi ad ogni tipo d'acqua. Sospinte dal vento folk del lago di Como, sanno navigare lontane per immergersi nelle tinte blues del fiume Mississippi o issare le vele per affrontare il colorato reggae dei mari della Giamaica. Tutto questo viaggiare musicale è riassunto nel nuovo tour Ma Vadavia l'Blues, che ha vissuto al Don Guanella di Como il suo concerto zero, le prove generali in previsione delle prime date ufficiali.
Un progetto alternativo che dimostra la voglia di Davide di mettersi ancora in gioco evocando storie camaleontiche, canzoni che riescono a mutare pelle senza perdere le loro radici lacustri. Per non procedere al buio in acque straniere, è stato indispensabile issare a bordo del suo vascello un equipaggio esperto che lo sostenesse a dovere.
Il "pirata" Sugar Blue, capace di intensi virtuosismi con le sue calde armoniche, il talentuoso Jaime Scott Dolce, che ha solo bisogno di calibrare la sua vibrante chitarra, il bassista Latonya Cobin già perfettamente a suo agio nella nuova band, mentre il batterista Dan Hockey, che arriverà in Italia solo nelle prossime settimane, è stato sostituito dal bravo Silvio Centamore. Il timone è invece ancora nelle mani e nel violino di Anga Persico, uno superstite della vecchia band, a rappresentare la continuità, l'anello di congiunzione con il passato.
Per l'occasione le canzoni vengono presentate con i titoli in inglese: "Il Barone dalla luna storta" diventa "The Wrong Moon Of The Baron", mentre per la biblica "Per una poma" c'è una letterale "For One Apple" che fruga nel rap. Più facili ancora "Train Train" ovvero "Trenu Trenu", "The Night" che altro non può essere che "La nocc" e una cover di "Hey Joe" che De Sfroos rimastica subito in una improbabile "Ven giò". I ritmi reggae di "Pulenta e Galena Fregia" non sorprendono invece i "desfan" già abituati alle incursioni nel campo dell'amato Bob Marley.
Prima di eseguire "The Crow", De Sfroos veste il suo corvo da piccione per un ironico siparietto sanremese sul volatile di Povia, che non trova poi posto nell'immancabile "Blu Bus", cioè "La Curiera", l'inno laghèe che ancora una volta riporta tutti i fedeli a casa.
Il limite di questa nuova avventura, se ne vogliamo trovare uno, è forse quello di non aver affidato gli arrangiamenti ai musicisti americani (Sugar Blue con le armoniche vale da solo lo spettacolo), che certo avrebbero potuto dare una veste davvero diversa alle canzoni di De Sfroos che per ora sembrano immergere nel blues solo un timido piede. Ma le acque sono calde e probabilmente è solo questione di tempo e di affiatamento. È possibile e auspicabile che già dalle prossime date si possa assistere ad un vero e proprio tuffo. Scaletta:
L'esercito delle 12 cadreghe
Il barone della luna storta
Pulenta e galena fregia
La nocc
Il paradiso dello scorpione
Nona Lucia
Hoka Hey
Per una Poma
Trenu Trenu
Il fantasma del lago
Il corvo
Hey Joe - Ven giò
Sugamara
La curriera