live report
Ligabue Lugano / PalaResega
Concerto del 06/09/2017
In perfetto stile resiliente, il rocker di Correggio non si è lasciato sopraffare dagli eventi, ed ha interpretato lo stop forzato come un tempo utile per immaginare e realizzare un film ispirato alla vicenda del suo alter ego protagonista del disco, Riko, interpretato da Stefano Accorsi. A convalescenza e riprese concluse, ecco tornare Ligabue e la sua band sul palco, per una serie di concerti, che si arricchiscono della proiezione in anteprima di spezzoni del film, secondo un concetto di multimedialità caro al regista di Radiofreccia e all’autore di alcuni romanzi.
Lugano ospita la seconda delle date del tour, e lo fa in grande stile, con un’organizzazione impeccabile e una puntualità tipicamente svizzera: alle 21 precise sale sul palco la band, e subito dopo un emozionatissimo Ligabue, che rivela immediatamente di essere in splendida forma. Una voce vibrante e senza un’incrinatura, nel corso delle oltre due ore di spettacolo, una fisicità estroversa ed entusiasta, battute sul pubblico che, col suo calore, ha “sciolto il ghiaccio del palasport!”, e una scaletta che, seppur imperniata sul nuovo disco, con sette pezzi eseguiti, non dimentica la trasversalità dei fans, che contano suoi coetanei cresciuti a Lambrusco coltelli rose & pop corn, ma anche ragazzi che sanno a memoria le canzoni del nuovo lavoro.
Coadiuvato da una band che sa il fatto suo, con Luciano Luisi (tastiere, cori), il sorridente Max Cottafavi (chitarre), l’istrionico Federico Poggipollini (chitarre elettriche, cori), i precisissimi Davide Pezzin (basso) e Michael Urbano (batteria, percussioni), e da arrangiamenti che esaltano l’aspetto emotivo dei brani, grazie anche al supporto del trio Massimo Greco (tromba e flicorno, che regala brividi in Ho messo via), Emiliano Vernizzi (un sax tenore che brilla su Piccola stella senza cielo) e Corrado Terzi (sax baritono), Ligabue si muove con sapienza ed empatia fra palco e realtà, spostandosi continuamente attraverso una pedana che arriva in mezzo al parterre, stringendo mani, sorridendo ai fans, incitandoli e regalando loro momenti intensi, come nella doppietta Sogni di rock and roll – A modo tuo, il vero cuore del concerto, summa e sintesi del percorso non solo musicale, ma anche compositivo e umano del cantautore, e che si conclude con lui che riprende il pubblico con uno smartphone, quasi a renderlo partecipe non solo dello spettacolo, ma anche della sua esperienza personale.
La parentesi acustica, con Non è tempo per noi e Lambrusco coltelli rose & pop corn, vede tutta la band presente sulla pedana centrale, a dimostrare che la bravura regge anche senza amplificazione, mentre l’apoteosi finale di Certe notti e Urlando contro il cielo suggella una serata caldissima di entusiasmo e partecipazione, dalla platea fino all'ultima fila dell'ultimo anello; a dimostrare che la musica italiana non ha confini, e dispensa emozioni ovunque posi il proprio sguardo.
SETLIST
La vita facile
Mi chiamano tutti Riko
È venerdì, non mi rompete i coglioni
Ho messo via
L'odore del sesso
Happy Hour
Ho fatto in tempo ad avere un futuro (che non fosse soltanto per me)
G come giungla
Quella che non sei
I "ragazzi" sono in giro
Sogni di R&R medley con A modo tuo
Ho perso le parole
Piccola stella senza cielo
Questa è la mia vita
Made in Italy
Un'altra realtà
Il meglio deve ancora venire
Non è tempo per noi
Lambrusco & popcorn
Balliamo sul mondo
Tra palco e realtà
Bis:
Certe notti
Urlando contro il cielo