live report
Francesco Bianconi Roma, Auditorium Parco della Musica
Concerto del 04/08/2021
Una piccola opera, sarebbero serviti quasi i libretti, grazie anche alla maestria di Enrico Gabrielli, i fratelli Angelo e Alessandro Trabace, Sebastiano De Gennaro e Zevi Bordovach.
L’operazione nella quale riescono Francesco Bianconi e i suoi musicisti è tutt’altro che banale: portare sul palco un disco complesso come Forever rendendolo al contempo lieve. Il magnetismo esercitato sugli ascoltatori è evidente. Il cantante toscano, elegantissimo e con la sua fisicità ossuta, diventa quasi un mistico.
Il bene dà il via alla serata, diventano un delicato inno. Andante assume una sua sensualità tutta nuova. E che dire de L’Abisso e di Certi Uomini? Sembra che ti prendano per mano per accompagnarti nel cuore di tenebra dell’umanità. Ma è qui che Francesco riesce a sorprenderti.
Con un sorriso, prima di suonare Il Mondo Nuovo, racconta del concerto anticipato alle 19 per la finale degli Europei, quasi compiaciuto che avesse in qualche modo portato bene.
Le cover scelte poi! Se Ti ricordi quei giorni di Francesco Guccini (uno dei brani che afferma di aver ascoltato di più) e L’odore delle rose dei Diaframma si potevano anche prevedere che dire di Lella di Edoardo De Angelis? Sentirla cantare a Roma ma non con l’accento romano (evitando così forzature macchiettistiche), trasformando in qualche modo la favola nera in una narrazione più complessa lascia di stucco. Poi Francesco tira fuori una ulteriore ciliegina sulla torta, dicendo che la canzone è in scaletta “per merito o per colpa di mio figlia, assolutamente per merito sempre”. La Playa di Baby K, da tormentone estivo, diventa una elegia amorosa raffinata e avvolgente.
Non possono mancare due brani dati a Irene Grandi. La Cometa di Halley e Bruci la città, con cui lo spettacolo finisce. Gli archi si insinuano dentro ogni piccola o grande ferita interiore, lenendola.
E a quel punto, come a teatro, Francesco chiama tutti i musicisti per godersi i meritatissimi applausi e una volta vicini, si inchinano al pubblico.
Manca solo un sipario di polvere di stelle.