The Black Sorrows

live report

The Black Sorrows Castelnuovo Rangone (MO) / Parco John Lennon

04/07/2024 di Giovanni Sottosanti

Concerto del 04/07/2024

#The Black Sorrows#Rock Internazionale#Songwriting

I concerti, quelli che non urlano, non hanno bisogno di mega stadi, maxi schermi e biglietti con prezzi inverosimili, ma addirittura sono gratis! Un parco nel cuore dell'Emilia intitolato a John Lennon e un paese, Castelnuovo Rangone, che promuove la Cultura in tutte le sue molteplici sfaccettature, compresa ovviamente la musica. Quasi una rarità per i tempi attuali. Questa sera sono di scena The Black Sorrows, from Melbourne, Australia, storica band che da metà anni '80 propone con costanza e passione un menù a base di rock, blues, soul e r&b verace e sanguigno, con in aggiunta spruzzate di folk e zydeco.

Nelle molteplici variazioni di formazione succedutesi negli anni, la costante assoluta è impersonata dal poliedrico, carismatico e istrionico band leader Joe Camilleri, chitarra, sassofono e una voce che scava dentro al cuore e vola alto nel cielo delle emozioni. Il riferimento più immediato e naturale risponde a un nome che lascia pochi dubbi qualitativi: Van Morrison! Visti live la prima volta due anni fa e subito catalogati alla voce SHOW IMPERDIBILE!

A Castelnuovo Rangone la serata è piacevolmente fresca, il poco pubblico caldo e appassionato. Joe Camilleri e i suoi pards scaldano i motori e partono senza indugio, il suono è pieno, caldo e assolutamente accattivante. Wednesday's Child spiega subito da che parte soffia il vento, Saint Georges Road è lì, struggente ed evocativa, con voce e sassofono di Camilleri a scandire il battito delle emozioni. Since I Met You Baby rallenta i tempi a ritmo di blues, mentre The Chosen Ones riporta indietro le lancette del tempo al 1988 e al capolavoro Hold On To Me. Non poteva mancare la title track di quel disco, altro pezzo intriso di soul e r&b con Van The Man nelle corde vocali. Tra brani originali vecchi e nuovi e cover di qualità, il concerto scorre via che è un piacere, senza un solo secondo di stallo, la band gira a meraviglia, ritmo da vendere, compattezza, gioia, divertimento e sorrisi sulle labbra e negli occhi. Silvio di Mr. Robert Allen Zimmerman viene passata attraverso la centrifuga di un rock blues potente e vibrante, mentre Stir It Up di Bob Marley tinge di soul il reggae primigenio.

Con I'm Dancing In The Mood torniamo addirittura in epoca pre Black Sorrows, anno di grazia 1977, l'album si chiamava Don't Waste It e loro erano Jo Jo Zep & The Falcons, la prima riuscitissima incarnazione di Joe Camilleri. Il ritmo trascinante invita a scollarsi dalle sedie e ballare, perché questa è una sera in cui pensieri, ansie e problemi restano a casa. C'è tempo per ulteriori emozioni e per un sassofono che continua incessante a disegnare poesia. Poi, come spesso succede, le cose belle finiscono troppo presto. Però ci sono e ci saranno sempre, basta saperle cercare e cogliere al volo, lontano dal clamore e dalla sovraesposizione da selfie mediatico.
Joe Camilleri & The Black Sorrows, un tesoro da custodire con cura.


FOTO DI GIOVANNI SOTTOSANTI
 

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