Goran Bregovic

live report

Goran Bregovic Castellazzo di Bollate (MI) / Villa Arconati

04/07/2013 di Giuseppe Verrini

Concerto del 04/07/2013

#Goran Bregovic



"If  you don’t go crazy you are not normal”.

Questa scritta che campeggiava sulle magliette, tra i Cd e  gadgets  vari  in vendita al tavolo del merchandising di  Goran Bregovic , illustra bene  il tema della serata.

E’ stata una grande festa popolare, con grande entusiasmo, continue interazioni tra Goran, la sua band (Wedding and Funeral Band) e il pubblico che ha portato molta  gioia, balli sfrenati, partecipazione ad uno spettacolo tra gli artisti e il pubblico che raramente si vede nei concerti.

Il grande artista bosniaco, 63 anni, che è diventato  famoso come compositore di numerose colonne sonore di  film, in particolare quelle per il regista Emir Kusturica (tra gli altri Il tempo dei gitani, Arizona dream  e Underground) ed ha al suo attivo importanti collaborazioni (Iggy Pop, Johnny Depp, Scott Walker, tra gli altri )ha orchestrato e regalato una splendida serata al numerosissimo pubblico accorso a Villa Arconati  per questa seconda serata del Festival musicale 2013.

Goran  fonde con grande maestria temi tradizionali zingari, gitani, musica balcanica, musica orientale, musica  mediterranea, polifonia popolare  orientale, tanghi, musica per banda di ottoni , rock, in un melting pot straordinario che cattura l’ascoltatore e non gli da un attimo di tregua .

La band raggiunge il palco attraversando, suonando, la platea creando cosi fin dall’inizio quel coinvolgimento e complicità che durerà per tutto il concerto.

La band è composta da cinque ottoni, una grancassa, due coriste bulgare, più ovviamente Goran alla chitarra che dirige e detta i ritmi e i tempi non solo alla band ma anche al pubblico, parlando spesso in italiano.

L’ultimo disco del 2102 “Champagne for gypsies”  si prende gran parte della prima ora del concerto con brani come Presidente ( sul disco con I Gypsy King ),  i due brani dove sul disco è ospite Eugene Huz dei Gogol  Bordello,  Quantum Utopia scatenatissima,  la melanconica e ritmata Be that man  e la gioiosa  e divertente Ciribirella  Ciribirella .

A questo punto del concerto non è più possibile stare seduti e praticamente tutte le circa duemila persone si trovano in piedi a ballare e cantare.

La festa continua  con Goran e la band che trasmettono al pubblico tutta la loro gioia ed il loro divertimento nel suonare. Eseguono alcuni brani di successo del passato da Ederlezi  lenta, melanconica con le brave coriste bulgare in evidenza, a Dreams , Hop hop hop e Mesecina che trascina tutto il pubblico sotto il palco.

“Sono contento che vi piace “  con queste parole un Goran visibilmente contento, emozionato, che si batte con le mani il cuore,  inaugura la serie dei bis con Artiljerija,  canzone della Prima guerra mondiale e una scatenata Bella ciao presente sull’ultimo disco, cantata in italiano a squarciagola  con il pubblico, fino al tormentone ed apoteosi finale di Kalasnjikov , che continuamente ripresa, sembra non finire mai. 

Due ore di spettacolo a 360 gradi, non solo musicale, con ben 27 canzoni tratte dai suoi numerosi album e colonne sonore.

Un’esplosione di grande musica  popolare, cambi di ritmo continui , gioia, passione, emozioni,  coinvolgimenti  del pubblico nei canti e nelle danze, insomma  una grande festa per le orecchie, gli occhi e la mente dove è impossibile stare fermi e un’ottima maniera per festeggiare i 25 anni del Festival Musicale di Villa Arconati.

Se non avete mai visto un concerto di Goran, vi consiglio fortemente di rimediare al più presto.