live report
Ida Mae Milano / Serraglio
Concerto del 02/10/2019
Nell’attesa vengo stuzzicato dal Bluesman locale Diego “Deadman" Potron che intrattiene con la sua chitarra gli spettatori accorsi in comodo anticipo rispetto allo show degli headliner. Terminato il set di Potron il palco si fa più luminoso e dopo qualche minuto ecco apparire l’affascinante coppia di musicisti britannici che saluta e dal via al concerto aumentando l’intensità della serata. Dalle prime note si coglie la sintonia tra i due che sprigionano un incalzante sound animato da sentimenti Folk-Rock presenti nella loro nascente carriera, confermando sensazioni e visioni percepite ascoltando il disco di studio.
L’influenza e l’ammirazione per i grandi artisti d’oltreoceano è papabile nel locale e si manifesta per tutta la durata dell’esibizione Ida Mae, live che tocca i momenti migliori di Chasing Lights; l’omonima canzone, la slow-ballad Sweet Abandon, If You Don’t Love Me che sancisce la chimica totale, vibrante tra il talento voce-chitarra di Chris Turpin e l’intimo rapporto con la compagna Stephanie Jean, poi ancora il singolo Reaching, Higher Than the Light e My Girl is a Heartbreak.
Il pathos trasporta i presenti, non molti a onore del vero, attraverso una piacevole performance; potente, sentimentale che da valore alla spiritualità della quale sono pregne le loro composizioni.
Il breve ma intenso show si chiude con un solo bis, tanti saluti e le foto di rito durante il firma copie che mostrano il lato più pratico di ogni artista ma anche l’apprezzabile disponibilità che i giovani Chris e Stephanie dimostrano prestandosi nel racconto di aneddoti e suggestioni riguardanti il tour.
Torno a casa placidamente soddisfatto, ho assistito alla rappresentazione onesta e sincera di musica d’autore e intimità eterea.