live report
Tinariwen Milano Giardini Della Triennale
Concerto del 02/07/2019
In questo contesto i Tinariwen hanno indubbiamente acquisito una posizione di assoluto rilievo grazie alla loro proposta che da tempo ha proiettato il Mali (da cui provengono) ) al centro dell’attenzione degli ascoltatori più curiosi ed attenti. E devo dire che il set offerto dal gruppo è andato ben oltre le migliori aspettative, arrivando a proporre ben sette nuove canzoni che faranno parte dell’attesissimo nuovo album, a partire dall’affascinante Taqkal Tartha che del disco è anche il primo singolo estratto, ascoltabile in rete. E se Amadjar, l’album, è una sorta di racconto che narra la storia di diversi viaggi, da quello intrapreso per preparare il disco e quello che la band stessa compie tra due mondi, il loro e il nostro, con l’incessante necessità di passare dall'uno all'altro prima di tornare alle radici. "Sono in una completa solitudine, dove i pensieri mi spaventano, e perso in mezzo a loro mi sono alzato e ho notato che avevo sete e volevo l'acqua", canta Ibrahim su Ténéré Maloulat. Ma è tutto lo show a consacrare la musica dei Tinariwen, un desert Rock Blues che in certi momenti pare permearsi di una sorta d’indolenza, a livello di prima grandezza. I suoni avvolgenti che ti portano naturalmente verso una sorta di irrefrenabile danza tribale, sono curati e mai fuori luogo.
E quando arrivano, inevitabili le segnature song come Sastannaqqàm, con il suono scandito da un basso assassino, che apre la strada ad un pezzo che impossibile non definire profondamente Rock, ecco che il pubblico presente (tanto e partecipe) esplode in un tripudio che ha tutte le ragioni per manifestarsi. Concerto bellissimo, organizzato perfettamente, e con un pubblico all’altezza. Se il miglior album dei Tinariwen non è ancora stato pubblicato, come dice la presentazione del nuovo disco, sono convinto che la loro maturità sul palco sia stata invece pienamente raggiunta.
Foto di: Federico Matranga