interviste
Dente La Leva Cantautorale degli Anni Zero
Lontano dalla posa schiva e intimistica di alcuni grandi nomi della storia, presente e passata, Dente, all’anagrafe Giuseppe Peveri, è una delle migliori proposte cantautoriali di questi anni zero appena trascorsi. Cantore del “non-amore”, le sue canzoni sviscerano una poetica sull’amore ironica e crudele che lo hanno portato alla ribalta della scena cantautoriale italiana. Tre i dischi pubblicati sin’ora (Anice in bocca, Non c’è due senza te e L’amore non è bello), e nonostante sia preso dalla realizzazione di un nuovo lavoro, Dente trova un po’ di tempo per raccontarci di sé e del Progetto della Leva con un atteggiamento unico e che lo contraddistingue.
Mescalina: Partendo dagli esordi come chitarrista dei QUIC, passando per i La Spina fino a giungere al successo ottenuto come solista come Dente, come descriveresti il tuo percorso musicale? ***Dente: Autodidattico e spontaneo. Ho iniziato a suonare la chitarra componendo piccole canzoni, non ho mai studiato lo strumento e non mi è mai interessato cantare canzoni altrui. Ho sempre utilizzato la musica a scopo terapeutico, per sfogare certe cose che avevo dentro e continuo a farlo.
***Mescalina: Quali sono le tappe fondamentali che secondo te hanno contribuito a caratterizzarlo?
***Dente: Il momento fondamentale è stato quando ho deciso di dedicarmi al 100% alla musica rendendomi disponibile a suonare sempre e ovunque a qualsiasi cifra, all´inizio spesso gratis. Vedendo che riuscivo a sopravvivere e che il pubblico piano piano aumentava sono andato avanti e a desso sono qui.
***Mescalina:Quali pensi siano le caratteristiche peculiari del tuo progetto? Come lo presenteresti? Nelle tue canzoni, ad esempio, viene affrontata una poetica sull’amore ironica e crudele, tanto che ti ho sempre definito il cantautore del “non-amore” dal titolo di una tua canzone (Canzone di non amore, ndi), ti rivedi in questa definizione?
***Dente: Non saprei, non mi piace descrivermi ne analizzarmi. Faccio quello che mi viene naturale senza pensare alla canzone come un lavoro, come un obbligo.
***Mescalina: Come ti hanno coinvolto nel progetto della Leva cantautorale degli anni Zero?
***Dente: Mi hanno chiamato chiedendo un inedito e spiegandomi il progetto, ho accettato perché mi sembrava una buona occasione per pubblicare qualcosa di nuovo in un contesto di qualità.
***Mescalina:Quali idee ti sei fatto in merito a questo progetto?
***Dente: Credo che sia un’idea lodevole e carica di significato. In un paese addormentato culturalmente che possiede un sottobosco di artisti molto valido è sano che qualcuno voglia risvegliare le orecchie della gente e cercare di portare alla luce certe cose.
***Mescalina: La canzone scelta per la compilation è Sogno, ci sono stati dei criteri per sceglierla? Vorresti spendere due parole per presentarla ai nostri lettori?
***Dente: È una canzone messa da parte durante le registrazioni de L´amore non è bello, mi sembrava adatta a un progetto sul cantautorato perché ha delle parole molto semplici, quasi banali, un po´ anni ´60.
***Mescalina:Basandoti sulle tue esperienze, come pensi stia andando il progetto della Leva Cantautorale? Quali aspettative hai riversato e cosa, alla fine, ti ha dato? Sopratutto, quali contributi pensi possa dare alla nostra scena musicale?
***Dente: Sicuramente è un segnale, insieme a tanti altri, di rinascita di un interesse da parte della discografia e del pubblico per la canzone Italiana.
***Mescalina:Per dare adito alla curiosità che pervade noi e i nostri lettori, ci consigli un giovane cantautore non coinvolto nel progetto, su cui scommettere per il futuro? perché ?
***Dente: Ho visto di recente un concerto di Iosonouncane, mi è piaciuto molto.
***Mescalina:In che rapporto sei con la canzone d’autore? E cosa vuol dire oggi canzone d’autore? Ma soprattutto ti consideri un cantautore?
***Dente: A me la parola cantautore, da molti ritenuta brutta, non dispiace, io mi ci trovo abbastanza bene.Credo che la canzone d´autore si possa identificare in quel tipo di scrittura non futile e inutile, che non segue le logiche di mercato o di gradimento ma si pone sopra, o di fianco o sotto, comunque a distanza dalla tanto amata canzonetta usa e getta che la fa da padrone da tanti anni nel nostro paese.
***Mescalina:Chi tra i principali cantautori italiani, e non, ha influenzato maggiormente la tua musica?
***Dente: Non saprei darti dei nomi, sicuramente tutto quello che ho ascoltato, molta musica italiana.
***Mescalina:Ci vuoi parlare un po’ di quali sono le intuizioni, i sentimenti e le idee che danno vita alle tue canzoni?
***Dente: Idee che passano per la testa, frasi, melodie, parole che spesso velocemente diventano canzone da se.
***Mescalina: A quale pubblico è principalmente indirizzata la tua musica?
***Dente: Non indirizzo la mia musica a nessun pubblico, se dovessi iniziare a scrivere in base a ciò che piace o non piace alla gente portatemi nel bosco e sparatemi.
***Mescalina: E’ ancora possibile considerare la musica come un’occupazione qualsiasi?
***Dente: Non è mai stata un’occupazione qualsiasi, la musica è una delle cose più belle che ci sia su questo pianeta.
***Mescalina: Sono passati già due anni da L’amore non è bello(2009), non è giunta forse l’ora di proporci un nuovo lavoro?
***Dente: Il nuovo disco dovrebbe uscirà in autunno, ho una ventina di canzoni pronte da cui attingere, sono molto curioso di sentirlo.