interviste
La Municipàl Una terrazza sui bellissimi difetti
Nella sede a San Lorenzo della RUFA (Rome University of Fine Arts) abbiamo intervistato i fratelli Carmine e Isabella Tundo, in arte LA MUNICIPÀL.
Inizio primavera, una delle prime giornate che si fanno più lunghe. Dalla terrazza della RUFA si vedono i tetti di San Lorenzo e una vita cittadina tanto diversa da quella serale. Si vedono le imperfezioni delle tegole, dell’intonaco delle pareti, e proprio l’imperfezione sarà il punto di partenza dell’intervista con Carmine e Isabella. Di perfetto c’è però il loro affiatamento, l’affettuosa ammirazione con cui si guardano…Mescalina: Il disco sin dal titolo sembra un elogio all’unicità dell’imperfezione, che è quasi un paradosso in un’epoca di selfie perfetti, di filtri… Quanto è importante per voi la ricerca della perfezione nel comporre un disco?
Carmine: In realtà in questo caso noi abbiamo cercato di fare il percorso inverso e di andare a capire che i difetti, personali e di qualsiasi cosa, sono quella cosa che ci differenzia dagli altri. Quindi, dopo questo percorso interiore, rispetto al passato e a quando sei più piccolo che copri i difetti e cerchi di nasconderli e di assomigliare a qualcun altro, incominci a capire che veramente i difetti sono quello che ci differenzia dagli altri e ci rendono unici…
Detto questo, quest’album ha avuto anche questa gestazione… abbiamo cercato di non andare a cercare la perfezione, di lasciare quell’errore di intonazione minimo che può dare un’emozione in più rispetto a una cosa super squadrata, super intonata… abbiamo cercato più di far passare l’emozione che una cosa fatta bene.
Isabella: Sicuramente l’accettazione dei propri difetti è una presa di consapevolezza, un segno comunque di maturità. La perfezione non è che non esiste, ma esiste nella peculiarità che ci contraddistingue dall’altro. Non è che tutti dobbiamo essere necessariamente omologati, come il mondo attualmente ci impone, in riferimento al discorso dei selfie che facevi tu… Ma è proprio il difetto la presa di consapevolezza della tua peculiarità che ti distingue dall’altro, che sicuramente è una ricchezza.
Mescalina: Quanto i personaggi di Punk Ipa hanno di biografico? Sentendo il testo sa proprio di vita vissuta più che di creazione di una storia per raccontarla…
Carmine: Tutta LA MUNICIPÀL nasce come un progetto autobiografico. A differenza di miei progetti precedenti delle mie altre band dove magari si va più a scrivere più per il suono di mestiere, LA MUNICIPÀL si basa su delle storie vere, su delle storie vissute in prima persona. Ovviamente ci sono i pro e i contro di questa cosa, soprattutto quando citi nomi e persone che esistono veramente…
Isabella: E tutti gli amici ti vengono a cercare (sorride, ndr)
Carmine: Gli amici si trovano con nomi e indirizzi reali, quindi ti prendi la responsabilità di questo. È tutto reale però allo stesso tempo fa parte del gioco. Soprattutto quando un brano esce di getto, come Punk Ipa, ho imparato ultimamente a non autocensurarmi perché non ha senso andare a cancellare un qualcosa solamente perché può dare fastidio a qualcuno. In quel momento volevo dire quella cosa, punto. Ovviamente mi prendo la responsabilità di quello che dico come anche di quello che faccio, però si tratta di musica.
Mescalina: Qualcuno ci è mai rimasto male?
Isabella: Una macchina rigata… no vabbè…(ride, ndr)
Carmine: Il primo disco era fatto di storie più carine, quasi d’amore. Su quest’altro disco ci siamo tolti un po’ di sassolini dalle scarpe, poi ancora non è uscito (l’intervista è stata fatta una settimana prima dell’uscita dell’album, ndr) quindi li vedremo dopo i risultati…
Isabella: Sono pezzi che devono ancora uscire, quindi pian piano vedremo le risposte…
Carmine: Si vedrà dopo cosa succederà.
Mescalina: Fra l’altro complimenti per il disco, che ho avuto modo di ascoltare ovviamente per l’occasione… È un bel lavoro, molto maturo, originale, in cui si vede che avete una cultura musicale ma anche una vostra originalità piuttosto spiccata. A proposito di riferimenti, Major Tom fa chiaramente riferimento a David Bowie. Ovviamente il suono è un altro ma in qualche modo vi ha ispirati, che sia l’approccio o qualcosa nella ricerca?
Carmine: Sicuramente è un maestro massimo della produzione musicale. Mi ha sempre affascinato la sua scelta negli anni di avvicinarsi a dei gruppi di musicisti che facevano tutt’altro, come i jazzisti nell’ultimo periodo… Come anche quando negli anni ’80 , ’90 si avvicinò a Trent Reznor dei Nine Inch Nails per fare delle collaborazioni. Comunque la sua ricerca, il suo rimettersi in gioco, il suo reinventarsi è una cosa che non hanno fatto tutti e che mi ha sempre affascinato. Quindi ovviamente è un omaggio, inconscio però , perché all’inizio ho scritto il brano per tutt’altro motivo… però sono contento di aver mantenuto sia il titolo che quella cosa lì iniziale.
Mescalina: Per questo disco il vostro processo di scrittura come è stato? Prima i testi o le musiche, o prima è venuta un’idea a qualcuno… insomma come è nato?
Carmine: LA MUNICIPÀL è un progetto in cui si lavora molto di getto, la maggior parte delle canzoni sono uscite quasi “buona la prima” almeno per quanto riguarda un’idea per un ritornello, per una strofa. Avendo poi questa idea che, tra virgolette, funzionava, siamo andati a inserirci dentro una storia e a raccontarla. Però non ho ben chiaro ancora come si scriva una canzone, perché mi ritrovo a canzone finita senza aver capito come e credo sia ancora questa la magia del fare musica. Quando sai come scriverla credo si perda, perché vai a scrivere più di mestiere che d’emozione… quindi non so rispondere bene a questa domanda.
Mescalina: Quanto descritto ne Il funerale di Ivan ne fa un pezzo politico. Anche il titolo per certi versi fa pensare a un’epoca perduta… come è nato questo brano?
Carmine: In realtà Il funerale di Ivan parla del funerale di un mio amico. Hanno riaperto il caso, a livello nazionale, perché si era impiccato ma negli anni stanno scoprendo tante cose…
Però il brano non parla di quella cosa lì, parla del suo funerale a cui sono andato ovviamente, per portargli i miei omaggi, e in occasione del quale ho rivisto una persona che non vedevo da un sacco di tempo, che nel mentre era entrata in politica. È una riflessione sul tempo che passa e su come la politica cambi le persone. Ovviamente per me ha un significato molto profondo sia per Ivan che perché è un brano che mi son davvero sentito dentro. Non è stato facile, visto che è un tema ancora un po’ particolare. Abbiamo chiesto l’autorizzazione a sua madre, che ancora non si è capacitata, infatti le indagini stanno andando avanti perché si dice che non sia stato un suicidio…
Mescalina: Il brano di questo disco a cui siete legati entrambi di più è questo o ognuno di voi ha un altro brano del cuore?
Carmine: Non lo so… non ho un brano preferito e tu che dici? Il tuo? (rivolto a Isabella ndr)
Isabella: Il mio forse è quello anche più romantico, che è I Tuoi Bellissimi Difetti, da cui prende spunto l’album. Mi ci rivedo molto, rivedo la parte più dolce di me che raramente esce fuori. È come se nella mia durezza della quotidianità questo brano facesse riemergere le cose più nascoste, la parte più intima e dolce della comunicazione in un rapporto stretto tra due persone. E il tuo? Ce lo devi dire! (rivolta a Carmine ndr)
Carmine: No, non ho un brano preferito, non mi piace quest’album, appena ne scrivo uno inizio già a odiarlo e quindi devo scrivere già l’altro.
Mescalina: Vi ringrazio a nome di Mescalina e di tutti i lettori e vi faccio un in bocca al lupo per il concerto dei prossimi giorni all’Auditorium.
Carmine e Isabella: Crepi! Anzi viva il lupo!
Dopo ci sarà uno showcase, con intervista di Riccardo De Stefano, che permette di assaporare in versione chitarra e voce le piccole perle di Bellissimi difetti. Un set che è una dolcissima chiusura di un percorso, quello in studio, e l'inizio dell'affacciarsi al mondo del disco.
Info:
Management: Massimo Bonelli
Produzione: iCompany
Label: luovo | luovo.icompany.it
Distribuzione: Artist First
Ufficio Stampa e Promozione: Big Time – pressoff@bigtimeweb.it
Booking: OTR Next | Salvatore Padula - salvatore@otrlive.it
Comunicazione: OTR Next | Erica Gasaro - erica@otrlive.it
Foto allegate all’articolo di Arianna Marsico
Si ringraziano Gertrude Cestiè (Ufficio Stampa Big Time), RUFA (Rome University of Fine Arts) e naturalmente Carmine e Isabella.