interviste
Murubutu Murubutu e Roby il Pettirosso - intervista a due voci
Alessio Mariani, il professorapper, in arte Murubutu, e Ernesto Anderle, il disegnatore noto come Roby il Pettirosso, in occasione della pubblicazione del loro libro, basato sulle storie del primo illustrate dal secondo, hanno accettato di rispondere a qualche domanda. Ecco le risposte.
D. Cosa ha significato per voi stringere la vostra collaborazione?
Murubutu. Ernesto è un grande artista e soprattutto una persona squisita. È un piacere collaborare con lui sia dal punto di vista artistico che umano.
Ernesto Anderle. Collaborare con artisti come Murubutu è senza dubbio un percorso che arricchisce a livello culturale; potermi confrontare con un grande narratore dei nostri tempi mi ha permesso di entrare più in profondità nei suoi testi; è stato un po' come viaggiare nel tempo, nella storia e nella fragilità umana.
D. Quale pubblico pensate di coinvolgere con questo progetto?
M. Sicuramente un pubblico meno hip hop e più trasversale. Lo spettacolo che proponiamo ha una curvatura fortemente narrativa. Crea un'atmosfera intima e punta molto sul coinvolgimento emotivo.
E.A. Le canzoni di Murubutu non credo che si rivolgano ad un solo tipo di pubblico, ma toccano temi che possono interessare a chiunque. Il libro può essere un tramite per chi non ascolta un certo tipo di musica.
D. In cosa differisce un libro da un live act? Più incisivo e significativo il primo o il secondo?
M. Sono due mondi diversi. Con questo spettacolo proviamo a farli incontrare...
E.A. Sono entrambi incisivi; forse il libro porta ad avere un'esperienza un po' più intima con le storie e i personaggi delle canzoni.
D. Qual è la storia che vi ha emozionati maggiormente?
M. Sicuramente " Anna e Marzio". Ernesto ha colto in modo immediato tutto il senso della storia, stupendomi con alcune prospettive di osservazione.
E.A. "I marinai tornano tardi" e " La collina dei pioppi" sono due canzoni per cui, dopo averle ascoltate, ho pianto; questo è anche il motivo per cui ho scelto di inserirle interamente illustrate nel libro.
D. Rap-contare per immagini non banali, che arricchiscano chi le ascolta, è stato possibile anche con le tavole di Anderle: è dunque ancora possibile essere semplici e complessi?
M. È sempre una bella sfida cercare di chiudere un universo in poche "pennellate". Che siano parole o immagini, l'intenzione è la stessa. Il rischio è risultare incomprensibili o semplicistici; spesso però mi dicono che riusciamo a creare buone indicazioni stradali verso mondi enormi.
E.A. Sono, a mio avviso, strettamente collegate...la semplicità è una cosa estremamente complessa da raggiungere, e capire cosa è superfluo in un libro non è facile, soprattutto per me che ci metto il cuore e vorrei aggiungere , aggiungere, aggiungere...
D. La sofferenza umana, indagata da Murubutu nei suoi rap-conti, è una cifra compositiva e ispiratrice anche dei disegni, e in entrambi i casi il messaggio risulta positivo, di vite resistenti. Cosa pensate dell'impegno culturale e sociale mediato attraverso l'arte, nelle diverse forme?
M. Mi fa piacere tu abbia colto questo aspetto. In molti si soffermano sul dolore e sulla morte che caratterizzano le trame dei miei racconti, ma è la lotta esistenziale quotidiana quello che mi interessa raccontare.
Penso che l'impegno nell'arte sia fondamentale, soprattutto se non retorico.
Penso che l'impegno nell'arte sia fondamentale, soprattutto se non retorico.
E.A. La musica e il disegno sono due forme di espressione molto utili per esprimere se stessi; alcuni si riconoscono subito nell'opera, altri scoprono attraverso essa alcune sfumature di sé che non conoscevano. Conoscere se stessi è un processo che rende sensibili e la sensibilità ti permette di conoscere gli altri.
D. Negli interventi di Murubutu, nel libro, si legge di una grande stima nei confronti di altri artisti, come Caparezza, Calver Gold, Rancore. Per quale motivo? Anche Anderle condivide questa visione?
M. Sono artisti che stimo, che hanno dimostrato a tutti, Rancore ultimamente a San Remo per esempio, che si può arrivare a tanti anche senza semplificarsi o vendersi. Dimostrano che l'idea che il successo precluda contenuti e autenticità non è sempre vero, anzi spesso è un piagnisteo pretestuoso. Certo non è facile, ma ci sono persone in grado di fare la differenza.
E.A. Sono tutti cantanti che ho ascoltato e ascolto ancora oggi. Le loro canzoni mi arricchiscono, mi restituiscono delle emozioni, mi fanno pensare. Pensare è diventato ormai un lusso al giorno d'oggi; per questo motivo li stimo e li ringrazio.