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interviste

Arenasonica I Tre Allegri Ragazzi Morti, Le Capre a Sonagli e altri ci aspettano a Brescia

23/07/2015 di Autori vari

#Arenasonica#Italiana#Alternative

A Brescia dal 29 luglio al 2 agosto avrà luogo Arenasonica, ecofestival totalmente gratuito con nomi come Wire, Tre Allegri Ragazzi Morti & Abbey Town Jazz Orchestra, FASK, Le Capre a Sonagli e tanti altri. Abbiamo intervistato TARM e Le Capre a Sonagli in vista di quest’evento.
   

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Da mercoledì 29 luglio a domenica 2 agosto l’Arena Parco Castelli di Brescia ospiterà la XV edizione del festival Arenasonica, manifestazione totalmente gratuita.
Il 29 luglio si partirà con Le Capre a Sonagli, che hanno dato alle stampe il loro nuovo disco, Il Fauno, lo scorso marzo, mentre il 30 sarà la volta dei Fast Animals and Slow Kids, che continuano il tour dell’album Alaska. Il 31 toccherà agli Wire, in Italia per due sole date, per portare sui palchi italiani le canzoni del nuovo album omonimo, uscito lo scorso 13 aprile per Pink Flag Records.
Il primo agosto chiudono la manifestazione i Tre Allegri Ragazzi Morti, accompagnati dalla Abbey Town Jazz Orchestra per la presentazione del disco Quando Eravamo Swing, una rilettura in chiave swing dei successi del trio di Pordenone.
L’ultimo giorno del festival, il 2 agosto, infine, è affidato alle band locali, in un set acustico. Ecco il programma completo.  
 
Mercoledì 29 luglio _ ingresso gratuito
Palco acustico e area food: dalle 19
Main Stage: Le Capre a Sonagli
Opening act, dalle 21: Verbal + Sdang!
 
Giovedì 30 luglio _ ingresso gratuito
Palco acustico e area food: dalle 19
Main Stage: Fast Animals And Slow Kids
Opening act, dalle 21: Endrigo
 
Venerdì 31 luglio _ ingresso gratuito
Palco acustico e area food: dalle 19
Main Stage: Wire
Opening act, dalle 21: Dead Candies + Waka Waka
 
Sabato 1 agosto _ ingresso gratuito
Palco acustico e area food: dalle 19
Main Stage:  Tre Allegri Ragazzi Morti & Abbey Town Jazz Orchestra
 
Domenica 2 agosto _ ingresso gratuito
Palco acustico e area food: dalle 19
 
INFORMAZIONI UTILI
Apertura area al pubblico: ORE 19 
Inizio concerti PALCO ACUSTICO: ORE 20 
Inizio concerti MAIN STAGE: ORE 21 
Fine concerti MAIN STAGE: ORE 24
INGRESSO GRATUITO
 
IL FESTIVAL ARENASONICA
Partita nel 2001 dalla volontà di creare uno spazio che permettesse alla nascente scena indipendente bresciana di esprimersi, la manifestazione si è affermata di anno in anno fino a divenire una realtà di larga scala: un appuntamento assolutamente GRATUITO e fisso con le migliori realtà nazionali ed internazionali in ambito rock, indie e alternativo.
Nel corso della sua lunga storia, hanno calcato le assi dell’Arena del Parco Castelli grandi ospiti: Max Gazzè, Ortodossia dai CCCP ai CSI, Cristina Donà, Brunori SAS, Paolo Benvegnù, Offlaga Disco Pax, Skiantos, Diaframma, Emidio Clementi, Edda, The Pretty Things, Joseph Arthur, The Baseball Project (Steve Wynn – Peter Buck), Jim Jones Revue, Radio Moscow, Imperial State Electric, Dead Meadow, The Thermals, The Dictators e molti altri.

 

Abbiamo intervistato per l’occasione i TARM e Le Capre a Sonagli sul loro tour, i loro ultimi lavori discografici e tanto altro: buona lettura!
 

Intervista ai Tre Allegri Ragazzi Morti

Di Ambrosia J.S. Imbornone

Mescalina: Prima un tour unplugged, poi un disco e un tour con l’Abbey Town Jazz Orchestra: quanto questi progetti sono figli dell’enorme importanza che ha sempre avuto per voi essere in tour?

Enrico Molteni: Forse è vero il contrario, anche se a questo punto è un cane che si morde la coda. Nel senso che ci piace proporre idee nuove, ci piace portarle in giro, ci piace stare in tour.

Mescalina: Com’è nata l’idea di un album swing? Fa un certo effetto sentire brani anche particolarmente generazionali quali Prova a star con me un altro inverno (diventata Un inverno swing a Pordenone), con versi come “io, io, io solo contro il mondo / È meglio se mi calmo” oppure Occhi bassi (ora Occhi bassi serenade) con arrangiamenti jazzati/swingati: da un lato è straniante il confronto talora tra i temi e sonorità così eleganti e “classiche”, dall’altro è come se i brani fossero tornati a un’altra giovinezza sonora. Cosa vi ha attirato e convinto maggiormente di questo esperimento?

Enrico Molteni: Il confronto con un gruppo così nutrito di musicisti è stato divertente, improvvisamente da tre elementi siamo passati a trenta e questo ci ha divertiti. Ci ha convinti invece la loro capacità musicale, sono tutti molto bravi, leggono la musica. 

Mescalina: Che accoglienza avete trovato dal vivo per queste versioni totalmente rinnovate? E avete notato nelle date con l’orchestra differenze nella composizione del pubblico (per età, per presenza di fan storici o di nuovi ascoltatori incuriositi dal progetto, ecc.)?

Enrico Molteni: Lo storico delle nostre esibizioni è chiaramente sbilanciato a favore del trio, nel senso che abbiamo fatto relativamente pochi concerti con l’orchestra per tirare somme statistiche. Chi viene si diverte, questo è sicuro.

Mescalina: In Occhi bassi serenade e nel duetto sulle note de Il mondo prima di Elvis canta Maria Antonietta: in questo secondo pezzo si crea davvero una sintonia notevole per tipologia di approccio e interpretazione. Avete scelto lei per questo motivo?

Enrico Molteni: Sicuramente non l’abbiamo scelta a caso. Ci piace molto la sua energia e credo collaboreremo ancora.

Mescalina: Di quale nuova versione siete particolarmente orgogliosi e quale brano vi piace maggiormente proporre in questo modo anche live?

Enrico Molteni: Le due che preferisco sono proprio Occhi bassi con Maria Antonietta e Primitivi del futuro, strumentale che chiude il disco.

Mescalina: Maschere e costumi in qualche modo vi permettono di essere al di fuori dei meccanismi superficiali che possono portare l’immagine a prevalere sui contenuti e la musica; la dimensione visiva è piuttosto rappresentata dai fumetti. Unire queste due forme d’arte pensate abbia fuso e mescolato talora gli appassionati di musica e dei fumetti? Quanto spesso invece capita secondo voi che già si amino entrambe le arti? 

Enrico Molteni: Non so se abbiamo la forza di spostare l’amore verso nuove forme di fruizione. Credo le persone abbiano un proprio percorso. Per esempio, alcuni ci seguono nel campo musicale e basta, altri in quello fumettistico, alcuni in entrambi. Rimangono tre campi separati. 

Mescalina: Avete oltre vent’anni di carriera alle spalle: alcuni compagni di strada musicali magari oggi sono meno attivi o hanno lasciato la musica, mentre avete trovato affinità con altri gruppi più giovani (penso al Pan del Diavolo, di cui avete anche reinterpretato Vivere fuggendo). C’è qualche gruppo che vi piacerebbe veder tornare (più spesso) sulle scene? E qualche altro nome di artisti che appartengono a generazioni successive alla vostra che stimate particolarmente?

Enrico Molteni: Sinceramente la maggior parte dei gruppi che c’erano vent’anni fa ci sono ancora. A quei gruppi se ne sono aggiunti altri. Tanti altri. La scena musicale italiana mi sembra nutrita. Ci sono tante cose buone, ce ne sono anche tante non buone. Con La Tempesta sveliamo già abbondantemente i nostri pensieri a riguardo.

Mescalina: Che bilancio fareste finora dell’esperienza del collettivo La Tempesta? Quali sono le difficoltà maggiori che avete incontrato e quali sono i successi che più vi hanno fatto comprendere che la strada poteva essere quella giusta e vi spingono ad andare avanti? 

Enrico Molteni: La cosa più difficile è la fine del supporto disco. Siamo in una fase di passaggio, certo, però fare dischi in un momento in cui la gente i dischi non li vuole neanche gratis non è facile. Ci stiamo concentrando sulla musica. Le soddisfazioni migliori sono legate al riscontro con la gente, mi vengono in mente i festival che organizziamo ma anche le radio che un po’ alla volta cominciano a passarci.

Mescalina: Grazie, Enrico, e buon tour!

 

Intervista a Le Capre a Sonagli

Di Andrea Carianni

Mescalina: Ciao Capre. Innanzitutto grazie da parte della redazione di Mescalina e dei suoi lettori per questa intervista. Potremmo dire che la storia della vostra band inizia sotto mentite spoglie. Nel 2010 si formano i Mercuryo Cromo, per poi trasformarsi, nel giro di un anno, in Le Capre A Sonagli. Cosa ha segnato questa mutazione?

LCaS: Grazie a voi per lo spazio che ci state dedicando. Per rispondere a questa domanda dobbiamo precisare che il progetto Mercuryo Cromo esisteva da 10 anni circa, infatti il primo disco lo registrammo nel 2005. L’idea di iniziare un progetto parallelo a quello dei Mercuryo si formò nella testa di tutti i membri del gruppo. Volevamo un progetto dove poter fare musica senza nessun compromesso infatti ci stava stretto il vestito che i Mercuryo Cromo si erano cuciti addosso. Ed ecco nascere la strana bestia, Le Capre a Sonagli.

 

Mescalina: Dopo SaDiCapra esce per #hashtag Il Fauno, terzo lavoro de Le Capre A Sonagli. Siete rimasti fedeli alla linea pur abbattendo sempre nuove barriere. Quello che si percepisce, inoltre, è che da 'capre' siete ufficialmente diventati un 'gregge'. Cosa hanno rappresentato per voi i tre anni che separano le vostre due ultime produzioni?

LCaS: Questi tre anni sono stati ricchi di piacevoli e nuove esperienze. Finalmente abbiamo iniziato a suonare in giro per l’Italia, abbiamo conosciuto persone e stretto amicizie; abbiamo creato un'etichetta nata in grembo ai Sakee Sed e plasmata dalla nostra collaborazione. Abbiamo salutato l’Appropolipo Records per entrare nella famiglia di Hashtag e sempre grazie alla collaborazione con amici siamo cresciuti artisticamente fino ad arrivare ad Il Fauno. Insomma, un percorso fatto da piccoli passi che hanno lasciato un solco.

Mescalina: Musicalmente avete attinto ad un spettro musicale vastissimo: tex-mex, blues, pop, country, stoner, folk. Il tutto rivisitato in una chiave psichedelica lo-fi di grandissimo fascino che ne “Il Fauno”, il vostro ultimo lavoro discografico, raggiunge il suo apice. Che nomi fareste se vi chiedessi di indicarmi musicisti o band che hanno segnato il vostro percorso artistico?

LCaS: Tiny Tim - Gennifer Gentle - Primus - Desert Sessions - Augusto Daolio – Blur.

Mescalina: Il Fauno è un lavoro estremamente folle ed allo stesso tempo artisticamente serio e valido. Qual è il trucco? Non prendersi troppo sul serio?

LCaS: Assolutamente sì! Il divertimento e la passione sono essenziali ma anche la serietà, la precisione e la dedizione. La natura psicopatica del nostro modo di lavorare rende tutto molto istintivo, per altri versi l’ossessione lo rende puntuale. Comunque se vuoi fare musica originale devi osare e per osare devi rischiare. È più facile rischiare se lo fai senza troppe pressioni.

Mescalina: Il vostro ultimo disco è un concept album suddiviso in quattro sezioni distinte. Quattro diverse micro-narrazioni parte di un'unica storia a cui corrispondono quattro stupendi corti animati. Il vostro racconto musicale sembra non poter prescindere da immagini-allucinazioni-sogni, e appare talmente assurdo (nell'accezione migliore del termine) che si dubita costantemente della sua veridicità. È questa l'intenzione alla base de Il Fauno?

LCaS: Ci piace giocare con il senso del dubbio infatti siamo fermamente convinti che la linea che separa una scelta geniale da una stronzata è sottilissima, infatti diversi dei nostri brani suonano come uno sberleffo, uno scherzo, una banalità, ma anche no… è l’ascoltatore che decreterà la grandezza di un brano noi non possiamo farlo. L’obiettivo dichiarato de Il Fauno è invitare e guidare l’ascoltatore all’interno di un proprio personalissimo racconto immaginifico.

Mescalina: Il Fauno è un album carichissimo: di suoni, di suggestioni, di colori e di sfumature. Ed all'ascolto si presenta come il frutto di un lavoro in studio particolarmente complesso. Allo stesso tempo la sua potenza grezza e dirompente sembra prestarsi più che bene alla dimensione live. Che distanza intercorre tra il vostro studio e il palco? Come pascolano le Capre sulle assi di legno?

LCaS: Il lavoro in studio è estremamente complesso, ossessivo in tutti i passaggi. Abbiamo voluto sperimentare in fase di ripresa assurde soluzioni per avere il totale controllo sul mixer (ad esempio, abbiamo registrato i fusti della batteria separati dai piatti per limitare i rientri).

Dal vivo invece emerge il lato più spontaneo ed istintivo, quello animalesco, anche se a livello tecnico lo show presenta delle insidie. La costante che si ripete sia in studio che dal vivo è questa: una matrice molto precisa ed una percezione molto sporca!

Mescalina:Che band emergenti italiane consigliereste ad un (ex-)sordo che per miracolo, oggi, ha ritrovato le proprie capacità uditive?

LCaS: In primis i Moostroo, compagni di scuderia in hashtag e titolari della squadra Le Capre a Sonagli.

Da Bergamo ci piacciono molto gli Arcane of Soul.

Breve elenco: Bettie Blue, Talking Bugs, Verbal, Diego Dead Man Potron, Sonar, Kubark

Mescalina: Cosa bolle in pentole? Progetti per il futuro?

LCaS: Fino a marzo dell’anno prossimo continueremo a lavorare al medio-metraggio de Il Fauno, infatti sono usciti ad oggi la prima suite e la prima parte della seconda suite. È un lavoro lungo che stiamo portando avanti in prima persona senza le dovute capacità tecniche con il supporto del disegnatore Dulco Mazzoleni.

L'ARENASONICA disporrà di un main stage, su cui si esibiranno gli headliner, e di un palco acustico attivo all’ora aperitivo/cena. Ma non ci sarà solo spazio per la musica: ci saranno un’area dibattiti con presentazione di libri e tavole rotonde a tema, bancarelle dell’artigianato locale e una fornitissima area somministrazione adatta a tutti i palati e a tutte le filosofie alimentari.
Oltre a essere rigorosamente gratuito, l'ARENASONICA è un ecofestival studiato affinché qualsiasi scarto di somministrazione sia compostabile; solidarietà e impegno civile sono garantiti grazie alla partnership con LIBERA.
 
INDICAZIONI STRADALI – IN AUTO: Autostrada A4 uscita Brescia Ovest – Tangenziale Ovest direzione Ospedale/Stadio. Il Parco Castelli si trova a ridosso della Curva Nord dello Stadio Mario Rigamonti.
INDICAZIONI STRADALI – IN TRENO: Nel Piazzale della Stazione di Brescia, prendere la Metropolitana direzione Mompiano, scendere alla fermata Europa. Seguire verso nord, il parco si trova a 500 mt. 
 
Contatti:
www.arenasonica.net
Facebook: www.facebook.com/arenasonica
 
Info line: +39 328 8433150
Mail: blodiorama@gmail.com

Tre Allegri Ragazzi Morti

http://www.treallegriragazzimorti.it/

https://www.facebook.com/treallegriragazzimorti

Le Capre a Sonagli
http://www.lecapreasonagli.it

https://www.facebook.com/pages/Le-Capre-a-Sonagli/489933611019149?fref=ts

lecapreasonagli@gmail.com

Si ringraziano Cesare Sinigaglia per l’ufficio stampa AstarteAgency www.astarteagency.it