Diego Rivera

interviste

Diego Rivera Gran riserva pugliese

15/02/2021 di Arianna Marsico

#Diego Rivera#Italiana#Pop

Abbiamo intervistato Carmine Tundo in occasione della prima uscita con il progetto Diego Rivera “Gran Riserva”. Oltre a qualche piccola sorpresa sul nome del progetto abbiamo avuto conferma della sua curiosità insaziabile come musicista, ma lasciamo parlare lui...
Mescalina: Cosa ti spinge a portare avanti diversi progetti in parallelo, in cui comunque è centrale il tuo ruolo come autore? La Municipàl è fiorentemente in attività, eppure con il progetto Diego Rivera riesci a dirci qualcosa di diverso…

Carmine Tundo: Ogni anno/due sento la necessita di ripartire da zero con un progetto nuovo, il sentirmi libero artisticamente è importante per me, e con un progetto nuovo posso sperimentare come e quando voglio senza dover dare conto a nessuno, è il mio modo di esprimermi e di sentirmi libero.


Mescalina: Diego Rivera è un nome importante. Non solo per l’artista che richiama, ma anche per tutta la tormentata storia con Frida Kahlo. Come mai questa scelta?

Carmine Tundo: In realtà ho deciso di utilizzare il nome di mio zio Diego, che non c’è più, uno zio al quale ero molto legato.


Mescalina: Che legame sei riuscito a tracciare tra il Salento e il Sudamerica?

Carmine Tundo: Ho cercato di creare un ponte tra Salento e Sud America, credo di aver sentito questo bisogno avendo assorbito le storie che mi raccontava mio padre da piccolo, lui ha vissuto in Brasile per un po’ di anni, e quindi forse ho sentito un bisogno di creare un legame sonoro tra queste due terre lontane.


Mescalina: Vera protagonista di Gran Riserva sembra comunque essere la tua terra d’origine, la Puglia, citata esplicitamente in brani come Santa Maria al Bagno. Sembra quasi che sia lei ad agire sulle persone che le persone ad agire in essa o sbaglio?

Carmine Tundo: Per forza di cose la mia terra è la scenografia delle mie storie, spesso basta stare ad ascoltare, ad osservare bene, perché una terra del genere, piena di contrasti e contraddizioni ha tante cose da raccontare.



Mescalina: Il negozio di scarpe sembra raccontare una malinconica storia vera. Ascoltandola si ha l’impressione che ci sia uno spunto legato a qualche cosa di realmente accaduto, come già ne Il funerale di Ivan scritto con La Municipàl

Carmine Tundo: La maggior parte delle storie che racconto sono reali, cerco di essere sempre sincero, altrimenti non riuscirei ad essere a mio agio nel cantare alcune canzoni, ovviamente mi prendo sempre la responsabilità nel citare persone reali e luoghi precisi e qualcuno ci rimane male, ma fa parte del gioco.



Mescalina: Brani come Calendule nascono come poesie ed è in cantiere una raccolta di componimenti poetici. Puoi raccontarci come è nato il progetto?

Carmine Tundo: Di solito parto sempre dalla musica, mi faccio trasportare prima dal film sonoro, in questo caso ho deciso di fare il processo inverso ed è stato molto divertente, anche perché mi ha permesso di recuperare e mettere in ordine tantissimo materiale che avevo chiuso nel cassetto.



Mescalina: Dove pensi che ti porterà in futuro la tua ispirazione? Stai pensando a nuovi progetti o di proseguire con quelli che hai già messo su?

Carmine Tundo: Ho ancora parecchi desideri, parecchi dischi che mi piacerebbe realizzare e nuovi mondi da esplorare, spero di riuscire a mantenere quella libertà, ho costruito tutta la mia carriera in modo da poter essere indipendente da questo punto, l’aver sempre investito e creato il mio studio di registrazione mi aiuterà di sicuro a realizzare tutte le mie intuizioni.


Mescalina: Grazie mille e in bocca al lupo per tutto!

Carmine Tundo: Grazie a voi!

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Foto di Roberto Mangialardo, Gioia loiola e Roberto Aloisi

TRACKLIST GRAN RISERVA

01 Nadir

02 Nei peggiori bar della provincia

03 Chiaro di luna

04 Malvasia nera

05 Santa Maria al bagno

06 Maracuja

07 Il negozio di scarpe

08 Calendule

09 A dismisura

10 Aspettando Hydra

11 Sarà come morir

 

CREDITI DEL DISCO GRAN RISERVA

 
Scritto, prodotto e registrato da Carmine Tundo presso Discographia Clandestina - Sirgole (LE)

Batteria e percussioni: Alberto Manco

Chitarre: Roberto Mangialardo

Basso, tastiere e voce: Carmine Tundo

Cori: Isabella Tundo (traccia 2-4-5-7) e Chiara Turco (traccia 9)

Missato e masterizzato da Guglielmo Dimidri presso Discographia Clandestina e Il cantiere - Cutrofiano (LE)

 

Etichetta: luovo

Distribuzione: Artist First

Ufficio Stampa e Promozione: Big Timepressoff@bigtimeweb.it

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