Bocephus King

interviste

Bocephus King Intervista a Bocephus King italiano inglese

15/01/2014 di Giuseppe Verrini

#Bocephus King#Americana#Songwriting

Bocephus King, al secolo Jamie Perrie, è un artista canadese sulla scena dal 1996 ed autore di 5 album, l’ultimo dei quali, del 2011, si intitola Willie Dixon God damn (WDGD). E’ autore di un brillante mix di blues, folk, alt country e songwriting. La sua grande bravura emerge soprattutto dal vivo, dove la sua capacità di comunicazione, la passione e l’entusiasmo che coinvolgono sempre alla grande il pubblico presente, danno vita a scoppiettanti concerti. Intervistiamo Bocephus in occasione del suo nuovo lungo tour Italiano per la presentazione del nuovo album, Amarcord, un’antologia di 16 brani con un inedito e una cover (Senor di Bob Dylan) in una ricca confezione digipack con testi in inglese e in italiano pubblicata dalla rinata e benemerita Appaloosa.
Joco music, il tuo primo disco,  è del 1996. Come si è evoluta la tua scrittura dei testi e della musica?

Joco Music è stato il mio primo vero disco,  ho scritto la maggior parte delle canzoni in un lungo periodo di tempo,  su autobus e treni,  ovunque ed in ogni momento  dai 17 (Digging my grave), ai 25 anni (On the Hallelujah side) e le ho scritte in modi diversi, qualche volta partendo da una melodia, qualche volta dal titolo. Erano state scritte per essere suonate con delle band, che io formavo e cambiavo di continuo. Verso i 24-25 anni ho vissuto a Nashville e New Orleans e ho viaggiato in Canada, Stati Uniti e Messico cercando il coraggio di considerarmi un artista e  di costruirmi un’esistenza senza regole e senza capi. Vedevo un mondo  sbagliato e pieno di contraddizioni e non volevo farne parte, ma consideravo anche che essere al mondo era qualcosa di miracoloso. Posso dire quindi che le mie prime canzoni sono state scritte da un ragazzo che era in cerca di una sua identità. E’ stato solo dopo Joco,  quando ho visto persone tristi o che soffrivano “guarire” con la musica, citarne delle frasi, dirmi che ai loro bambini piaceva, che ho iniziato a intravedere uno scopo in quello che stavo facendo. Da lì è stata tutta una combinazione di abilità, poesia spontanea ed emotiva e alchimia.  L’ultimo album (WDGD) è arrivato coma una tempesta.  In 10 mesi non avevo scritto quasi niente, solo qualche melodia qua e là, un paio di idee (Broken Down rock and roll Machine), avevo portato a termine una missione (completando Acetylene Alley per un mio amico che aveva scritto metà canzone e poi era morto) e scritto una dichiarazione (The Beast you are) e tutte le canzoni sono state poi “scritte” nel giro di due settimane. Ho fatto alcuni demo ed ho iniziato l’incisione. Al termine di WDGD ho ascoltato il lavoro dopo la masterizzazione e ho pensato “Questo ragazzo finalmente sa quello che fa”. Tutto il resto è stata una grande ricerca. L’album che sto preparando adesso nasce lentamente ma con delle certezze, concetti, melodie e alcune idee. Presto saprò quando sarà arrivato il momento di prendere penna e chitarra e completare il tutto.

Vieni regolarmente a suonare in Italia, qual è il tuo rapporto con il nostro paese ?

Amo l’Italia. E’ stata la prima nazione che mi ha accolto. Il mio amico Andrea Parodi ha tenuto accesa la fiaccola e questo mi ha permesso di tornare qui. Paolo Carù mi ha scoperto anche altri lo aveva fatto ma solamente dopo il suo interesse (che ha suscitato, attraverso il Buscadero, l’interesse di molte altre persone) altre nazioni ( compresa la mia ) hanno cominciato a occuparsi di me.  L’Italia mi ha considerato un artista prima ancora che io lo facessi e sarò sempre grato per questo.

Che ricordo hai della partecipazione al Buscadero Day dello scorso luglio e in particolare della splendida sessione acustica con James Maddock sul battello in navigazione sul Lago di Pusiano ?

Vediamo.. Per prima cosa avevo pensato “ecco un’altra pazza e brillante (ma soprattutto pazza) idea di Andrea Parodi  cosa diavolo succederà? Speriamo di non dover tornare a nuoto!” Ricordo di aver suonato per la prima volta con Fulvio Renzi sul battello, una cosa fantastica. Ricordo molto bene anche James Maddock  persona gentile e grande songwriter! Ricordo l’Isola senza Canguri, che tutti aspettavamo, le canzoni e  ricordo che, subito dopo aver cantato “Racing in the Street”, il padre di James Maddock mi raccontò di quando  James a 15 anni gli chiese in regalo Darkness on the Edge of Town e che ora  sul battello guardava  con grande orgoglio il figlio mentre cantava e ricordo di essermi commosso al pensiero di essere testimone di questo fatto. Ricordo anche Dylan breakfast con tanti amici che ascoltavano .. il set di Andrea con un sacco di musicisti sotto un solo cocente. Per me Buscadero Day sono stati due giorni fantastici.

Il pubblico italiano ti accoglie sempre con grande entusiasmo,  ricambiato dalle tue brillanti ed appassionate esibizioni. Che  differenza trovi con i pubblici di altri paesi ? 

Mi comporto allo stesso modo in ogni show, ovunque io sia. La maggior parte degli Italiani partecipa non solo con gli occhi ma anche con il cuore, e la cosa fa veramente una grande differenza.

Amarcord, il titolo del tuo nuovo album antologico, rievoca in noi italiani il titolo forse del più bel film del grande regista Federico Fellini. Come mai hai scelto questo titolo?

Andrea ed io abbiamo pensato a lungo al titolo per l’album. Mi ricordavo che una volta mi aveva spiegato il significato di “Amarcord”, quindi grazie al mio rapporto speciale con l’Italia, all’importanza del cinema nella musica e al fatto che si trattava di un album antologico, mi è sembrato proprio il titolo ideale.

Come è stata fatta la scelta dei brani da inserire nell’antologia ?

Ho chiesto a familiari ed amici di indicarmi i brani preferiti, ho fatto anche io un mio elenco e poi ho mandato il tutto ad Andrea che mi ha indicato le sue idee e le sue scelte. Quando avevamo le scelte definitive siamo andati allo studio di registrazione e una volta là ho trovato tra i CD che avevo portato a Brock McFarlane (il tecnico) la cover di “Senor”. Brock ha pensato che non si poteva ignorare questo pezzo e quindi l’ha inviato ad Andrea che ha approvato la scelta e quindi abbiamo deciso che sarebbe stata l’ultima traccia dell’album. Questo è più o meno quello che abbiamo fatto.

C’è qualche motivo particolare nella scelta di Senor di Bob Dylan ?

Avevo registrato quasi tutto l’album Street Legal in una sessione di sei ore con due musicisti indiani nello stesso periodo in cui stavo iniziando WDGD. All’inizio ci stavo lavorando in contemporanea, ma ad un certo punto l’avevo tralasciato per  finire Willie  e prima che potessimo fare di più il tecnico/produttore che aveva iniziato il lavoro è impazzito, è partito per New York e ha nascosto (pensiamo) i master. Come ho già detto la versione per Amarcord è stata trovata per un colpo di fortuna, tra i CD delle incisioni fatte in studio.   Street legal è uno dei miei album  preferiti. Quando cercavo di riprendermi da mie alcune abitudini non proprio buone decisi di vedere se la mia memoria funzionava ancora ed imparai tutto l’album. Quando Prakesh e Kartik arrivarono dall’India, un amico comune mi chiese di fare uno show con loro. Avevo appena imparato l’album di Dylan e quindi dissi “Ok ma faremo tutto l’album di Dylan”. Sono venuti nella mia vecchia casa a Boundary Bay, abbiamo pranzato ed abbiamo suonato l’album. Tutti i miei vicini sono accorsi per  vederci e la cosa è piaciuta parecchio. La sera dopo lo abbiamo suonato tutto (tranne Changing of the Guards) al Railway Club di Vancouver . Il mio amico, il tecnico pazzo, disse che dovevamo inciderlo, cosa che facemmo (ancora senza Changing of the Guards) due giorni dopo.
 

Quali artisti americani hanno influenzato il tuo lavoro?

Artisti? Intendi Musicisti? Pittori? Registi? Ok velocemente ecco alcuni nomi: Ry Cooder, Townes Van Zandt, JJ Cale, Taj Mahal, Bob Dylan, Jack Kerouak (canadese) Los Lobos, Tom Waits, Nina Simone, Rev Gary Davis, Charles Mingus, John Huston, Martin Scorsese, Brian Wilson, Hunter S Thompson, Wes Anderson, John Prine, Dr John, John Coltrane, Duane Allman, Edward Hopper, Anssel Adams, Neil Young (canadese), Jerry Garcia, Buffalo Bill e più o meno tutti quelli che ho incontrato.

Ti piace qualche artista italiano? E se si quale?

Questa volta presumo tu intenda Musicisti. MORRICONE!!!! Fabrizio De Andrè, Paolo Conte, Bobo Rondelli, Andrea Parodi, Paolo Pieretto, Marco Corrao,  Dean Martin solo per citarne alcuni.

Quanto dovremmo aspettare per il prossimo disco di inediti ?

Non molto, promesso. Lo inciderò in Italia

Ci puoi indicare i tuoi Five  Desert Island Records?

No.. tu potresti? Chi potrebbe? Se io fossi su un’isola deserta ed avessi qualcosa che mi permette di ascoltare un CD o un disco questo significherebbe che avrei qualche tipo di corrente il che non sarebbe molto consono ad un isola deserta. Se non avessi energia, non potrei ascoltare i cinque CD e quindi dovrei sceglierli giusto per guardarli. Sono da solo sull’isola? Se si allora lascerei i dischi e porterei qualcuno (possibilmente donne).. e una chitarra con alcuni set di corde. Se ci fossero già delle persone ma non energia elettrica, porterei una barca. Se ci fosse energia porterei una stampante 3D ed un barista italiano!

 

AMARCORD ITALIAN TOUR


Bocephus King and Max Max Malavasi
3/1 Poggio Berni – Circolo dei Malfattori (Bocephus King plays Dylan)
4/1 Vasto (Ch) – Bau Bar 
5/1 Vasto (Ch) – Bau Bar
6/1 San Marco in Lamis (Fg) – Residenze Musicali 

Bocephus King Solo
7/1 Gioia del Colle (Ba) – Circolo Arci Lebowski
8/1 Rossano Scalo (Cs) – Platanus 
9/1 Acri (Cs) – Centro Storico 
10/1 Cosenza – Teatro dell’Acquario 
11/1 Capo d’Orlando – Biblioteca Comunale – Virtuoso Tour
12/1 Polistena (Rc) – Kalliope 
13/1 Cantù (Co) - 1e35circa (opening act for Bobo Rondelli)
14/1 Show case @ Radio Popolare 2.30 pm (Minisonica)

Bocephus King and Orchestra Familia
17/1 Torino – Folk Club 
18/1 Aosta – Rock’n’roll 
19/1 Poggio Berni – Circolo dei Malfattori 
21/1 Roma – Big Mama ° - 
22/1 Livorno – Cine Teatro Aurora 
23/1 Lugagnano di Sona (Vr) – Il Giardino 
24/1 Vicenza – Bocciodromo 
25/1 Livigno – Marcos Pub 
26/1 Selva Valgardena (Bz) - Bar Kronestube
27/1 Cantù – 1e35circa 
28/1 Omegna (No) – Cinema teatro 

Bocephus King and Max Malavasi 
30/1 Finale Emilia (Mo) - La Baia
31/1 Grosseto - Secret show
1/2 Monterotondo Marittimo (Gr) - Teatro del Ciliegio
2/2 Pavia - Da Trapani

english translation:

 

Jamie Perrie, better known with his stage name Bocephus King, is a Canadian artist who started his carrier with small gigs in the mid’s 90s and released 5 albums. The last, Willie Dixon God damn (WDGD) was released in 2011.

His compositions are a blend of folk, blues, alt country and songwriting.

He is particularly inspired when he performs on stage, where his passion and enthusiasm give life to fantastic gigs.

Actually Bocephus is in Itay for a long Italian tour, supporting his latest retrospective album, Amarcord, 16 songs with a cover (Senor, Bob Dylan) and a new track. The album has a rich digipack with English and Italian texts and is published by the reborn Appaloosa.

Joco Music, your first album, was released in 1996. How has changed  your way of writing music and texts?

Joco Music was my first real record so I had written most of the songs over a long period of time, on buses and trains, everywhere and all the time, from 17 years old (Digging My Grave) to 25 years old (On The Hallelujah Side) and, I wrote them, even then many different ways, sometimes they start with a melody sometimes the title. They were written to play in bands which I was always forming and breaking up. Growing and moving on at a very fast rate. By 24, 25 years old, I'd lived in Nashville and New Orleans and traveled all over Canada, the United States and Mexico and was really just looking for the courage to declare myself an artist. Looking to make a life without bosses and arbitrary rules. Like many young  people. I could see the world as televised was crooked and broken and full of maddening contradictions that I wanted no part of. I could see also that it was a miracle and that to just be here to see it was miraculous. I guess I'm saying that the early songs were written by a young man needing to be something but who wasn't sure what he needed to be. It was only after Joco, when I could see people I knew who were hurting or sad getting soul medicine from the music, listening to it at their barbeque, quoting phrases from it, telling me their children loved it, then I started to see a real purpose in what I was doing. From then it became a combination of craft, spontaneous emotional poetry and alchemy. The last record (WDGD) came like a great storm. The clouds gathered (over 10 months) where I wrote almost nothing downjust the odd melody here and there, an idea ( Broken Down rock and Roll Machine) or twoa mission (completing Acetylene Alley for my friend who wrote half of it and died) a declaration ( The Beast You Are) and the songs were all "written" in a period of about two weeks. Then made some demos and began recording it. Only after I finished WDGD did I have the courage to declare myself an artist. I heard it after it was mastered and I thought  "This guy finally knows what he's doing". All the rest was a great search. The album I'm writing now is coming slowly but surely concepts, melodies and some lines , soon it will let me know the time has come and I will get my pen and guitar and do as it tells me.

 You regularly come to play in Italy, what is your relationship with  our Country?

I love Italy. It was the first country that embraced me. My friend Andrea Parodi has kept the torch burning and that has allowed me to keep coming here. Paolo Caru discovered me in many ways, other great Italians too..but it was only after his interest (which opened, through Buscadero, many people's interest) that other countries (including my own) began to take notice that there was something to what I was  making. Italy declared me an artist before I did and I will be forever grateful.

What do you remember of your presence at Buscadero Day, last July, and  in particular of the fantastic acoustic session with James Maddock,  during the boat tour on Pusiano Lake?

Let me see. The boat first I remember thinking "this is another crazy and brilliant (but mostly crazy) Andrea Parodi idea, what the hell is going to happen!? I hope I don't end up swimming back!" I remember playing for the first time with Fulvio Renzi on the boat which was fantastic. I remember what a gentleman James Maddock was, how kind he was and what a great songwriter too. I remember the Island with no Kangaroos we all waited for, The sing-a-longs, and, most of all. after I had played "Racing In The Street" and just before we were leaving the boat, I remember James Maddock's father, James Sr., telling me the story of how James Jr. came home when he was fifteen and asked his dad to buy him Darkness On The Edge Of Town, which he bought him. I'd watched his father watch him sing with pride earlier and after this story, I held back tears at the thought of what an incredibly beautiful life this is that I should get to witness such amazing things come full circle. The Dylan breakfast with so many people I know and love  watching, Andrea's set with an army of musicians in the hot hot sun. For me, Buscadero Day was two perfect days.

Italian audience always welcomes you with great enthusiasm, and you  repay with very brilliant shows. Which is the difference in your  opinion with other audiences?

I go all the way at every show, wherever I am. Italians (most) can see with their hearts as well as their eyes. It makes a lot of difference. All the difference, really.

Amarcord, the title of your latest retrospective album, is also the  title of the most beautiful film of the great Italian director  Federico Fellini. Why did you use that title?

Andrea and I went back and forth on the title a lot. I remembered he told me once the meaning of  "Amarcord". so, because of my relation to Italy, the importance of cinema in the music and the fact that it was a retrospective album it seemed to make beautiful sense and now I see it's perfect.

How did you choose the songs included in this album?

I asked friends and family to list their favorites  chose my own choices (for many reasons .. too many to list) and then sent the list to Andrea who came back with his own ideas and choices. Then we had the master listI took the songs to get mastered and when I was there,  found in the pile of CD's I'd brought to Brock McFarlane (the mastering engineer) the Dylan cover "Senor", Brock thought it was too cool to ignore so he sent it to Andrea who also liked it and so we decided it would end the album and leave the future wide open perfectly. That's how we did it, more or less.

Is there a particular reason for your choice of Senor, the song  written by Bob Dylan?

I had recorded almost all of Dylan's Street Legal album in a six hour recording session with two master musicians from India at the same time I was starting WDGD. I was working on it at the same time in the beginning. We put it on the back-burner to finish Willie and before we could do morethe engineer/producer who'd started it went crazy, left for New York and hid (we think) the masters. The version from Amarcord was found, as I said earlier, by fluke, in a pile of random studio-take-home-daily CD's. Street legal is one of my favorite Dylan albums. When I was cleaning up from my not so good habits  I decided to see if my memory still worked and learned the whole album. When Prakesh and Kartik came from India, a mutual friend asked me if I'd do a show with them. I'd just been learning the Street Legal record and said OK. but we'll do a whole Bob Dylan album. They came over to my old house in Boundary Bay one day, had lunch and played the album to rehearse. All my neighbors came by to see such a thing and loved it. We played it all (minus Changing Of The Guards) the next night at The Railway Club in Vancouver. My friend, the crazy engineer said we had to record it which we did (again minus Changing of the guards) two days later.

 

Which American artists have influenced your songwriting?

Artists? Like musicians? Painters? Directors? OK. I'll do a quick ramble with all the above. Ry Cooder, Townes Van Zandt, J J CALE, Taj Mahal, Bob Dylan, Jack Kerouak (Canadian) Los Lobos, Tom Waits, Nina Simone, Rev Gary Davis, Charles Mingus, John Huston, Martin Scorsese, Brian Wilson, Hunter  S Thompson, Wes Anderson, John Prine, Dr John, John Coltrane, DUANE ALLMAN, Edward Hopper, Ansel Adams, Neil Young (Canadian) Jerry Garcia, Buffalo Bill and almost everyone I've ever met.

Do you like any Italian artist? And if yes which one?

This time I'll assume you mean Musicians. MORRICONE!!!!!!!!!!!!!! Fabrizio De Andre, Paolo Conte, Bobo Rondelli,  Andrea Parodi, Paolo Pieretto, Marco Corrao, Dean Martin to name a few.

How long must we wait for a new album?

Not long, I promise .. I'm going to make it in Italy.

Can you list your five desert island records?

No  can you? Can anyone? If I was on a desert island and had something that could play a CD or record .. that would mean I had some kind of power-source which would not be very desert island-ish. If I had no power source, I couldn't listen to the five CD's so I'd have to choose them just to look at. Am I by myself on this island? If so I'd leave the discs and bring some people (mostly women) .. and a guitar with a few extra sets of strings. If I was already with people and there was no power, I'd bring a boat. If there was power I'd bring a 3D printer and an Italian barista!

Much Love,  Bocephus King