interviste
La Municipal Per resistere al nostro fianco
E' sempre un piacere intervistare Carmine Tundo seguendolo nei suoi molteplici progetti. Stavolta torna con il progetto La Municipal e il disco "Per resistere al tuo fianco".
Mescalina: In un’intervista di qualche tempo fa, proprio per Mescalina, dichiarasti che “tutta La Municipàl nasce come un progetto autobiografico. A differenza di miei progetti precedenti delle mie altre band dove magari si va più a scrivere più per il suono di mestiere, La Municipàl si basa su delle storie vere, su delle storie vissute in prima persona." Ascoltando Per resistere al tuo fianco la tua intenzione sembra rafforzata…Carmine: Sicuramente. Poi negli ultimi due – tre anni è successo tanto dal momento in cui ho scritto l’album precedente. Ho avuto nuove storie da raccontare, o comunque nuove sensazioni, cose belle o brutte che mi sono capitate che mi hanno in qualche modo segnato e mi hanno spinto a scrivere quei brani.
Mescalina: Sempre riguardo l’aspetto biografico, Quando crollerà il governo è sul tuo rapporto con tua sorella Isabella, sembra descrivere il momento in cui ha lasciato la Puglia per la Sicilia. È un quadro toccante sul rapporto tra fratello e sorella. Hai temuto che in qualche modo anche il progetto comune della Municipàl si fermasse? L’ascolto del lavoro in realtà sembra confermare che nonostante chilometri l'intesa musicale sia ben salda.
Carmine: Sì, la distanza tra me e Isa è una matrice de La Municipàl. Ha vissuto per anni a Roma, siamo stati insieme per un annetto, poi siamo sempre stati distanti. La Municipàl nasce proprio per passare del tempo insieme. Per questioni logistiche è però più facile che lei possa essere presente all’interno dell’album, più che in tour, che è qualcosa di più impegnativo. Ma era già previsto sin dall’inizio de La Municipàl.
Mescalina: Il resistere compare nel titolo di due brani. Per certi versi sembra un tema del disco, penso anche all’immagine della ginestra di Leopardi. Questo periodo è stato tutto un fiorire di discorsi sulla resistenza. Parte del disco era stato composto prima di questo stravolgimento collettivo o è in una certa misura figlio di un periodo?
Carmine: La maggior parte delle canzoni è stata scritta prima, poi ho cambiato qualcosa in corso d’opera. Quello che è successo in qualche modo ci ha influenzato no? Mi sono lasciato trasportare da un mood un po’ più scuro e ci ho buttato dentro i brani che sentivo miei al 100%. Ho cambiato qualcosa della scaletta, sono stato influenzato in quello. Nella parte di produzione però sono stato influenzato dal momento che sono stato parecchio in studio, ho avuto modo di produrre meglio l’album. Ho avuto parecchio tempo a disposizione quindi è un album più denso dei precedenti, Ho cercato di fare uno step in avanti dal punto di vista della produzione, essendo io anche produttore e fonico dell’album. Ho cercato di avvicinarlo molto di più alla nostra attitudine live che è molto più spinta.
Mescalina: Parlavi della produzione, in cui dici di aver messo brani che sentivi più vicini a questo momento. Sembra che abbiate preso una direzione musicale diversa. Se Bellissimi difetti era per certi versi più "pop" e "collettivo", penso a brani come Il funerale di Ivan in cui al di là della vicenda personale parlavi di come la politica cambi le persone. Mentre qui prevale una dimensione maggiormente intimista.
Carmine: Sicuramente è un album più intimista e solitario. Mi sono spinto su dei binari leggermente più oscuri. In questo album mi sono divertito molto a collegare i brani in un flusso. Tanti brani sono collegati tra loro musicalmente o a livello di testi. Ci sono dei temi che si ripetono, è una sorta di piccolo concept album, in cui ho cercato di avere un flusso dal primo verso l’ultimo brano. Consiglio sempre l’ascolto in maniera diciamo verticale, perché prende più significato tutto quello che voglio dire.
Mescalina: Questa è una bella sfida nell’epoca dello streaming se ci pensi…molte persone, anche in perfetta buona fede, tendono a cercare solo un determinato brano.
Carmine: È stata una scelta voluta, come quella del 45 giri, che banalmente è lo spazio fisico più grande io possa regalare alle mie canzoni, con un brano su un lato e uno sull’altro. È proprio per andare un pochino controtendenza rispetto alla velocità dello streaming, riscoprendo una lentezza sia nel fruire musica che nel fare musica. È una scelta che sto portando avanti anche con i miei album paralleli. È il mio modo di produrre odierno, sto cercando di avere delle opere che possano raccontare qualcosa a prescindere dai singoli, anche se sappiamo che vengono veicolati di più. Però ho capito che i miei brani preferiti dell’album sono i meno ascoltati dalla gente, quindi mi sento in dovere di fare ascoltare anche quelli minori. E poi i brani minori spesso sono quelli che raccontano di più una band, quindi sto cercando di mettere la musica in primo piano rispetto a tutto, anche i pezzi meno riusciti. Perché poi con i loro difetti vanno a identificare la band.
Mescalina: Qual è il brano minore, passami il termine, che consiglieresti di ascoltare con più attenzione per questo album?
Carmine: Che cosa me ne faccio di noi è un brano al quale sono molto legato. Anche Canzone d’addio, che poi sono collegati e consecutivi, sono stati scritti di getto uno dopo l’altro, li considero un blocco unico.
Mescalina: Dicevi che nei tuoi progetti paralleli cerchi sempre di sperimentare, non ti sei mai fermato come musicista, penso anche al progetto Diego Rivera, cosa pensi che portino a La Municipàl, che sembra quasi la tua Itaca?
Carmine: Ascoltando gli altri progetti di sicuro si può avere un quadro più ampio di alcuni lati più incompiuti de La Municipàl. Per avere una visione completa di quello che dico bisogna capire meglio la mia personalità. Io ho una personalità molto contorta, che non è racchiudibile in un progetto solo, come quello de La Municipàl. Di sicuro ascoltando molte cose parallele si riesce a capire meglio quello che dico, o meglio provo a dire in un disco. Perché poi spesso devi essere veramente bravo per riuscire a dire ciò che hai in mente. Io ci sta lavorando. Spero, attraverso la produzione dei dischi, di essere più lineare a trasmettere quello che ho in testa nelle canzoni, e quindi anche più bravo. È anche una questione di bravura sia a livello di scrittura che produttivo.
Mescalina: Ti ringrazio e ti faccio un grosso in bocca al lupo per il tour che sta finalmente riprendendo e speriamo di vederci presto!
Carmine: Grazie a te!
CONTATTI
Management e Produzione Esecutiva: Massimo Bonelli | bonelli@icompany.it
Produzione: luovo/Artist First | luovo.icompany.it - luovo@icompany.it - info@artistfirst.it
Ufficio stampa e promozione per La Municipàl: Big Time | pressoff@bigtimeweb.it
Comunicazione per OTR Next | Erica Gasaro - erica@otrlive.it
Promozione Digitale: Yeyè | yeye@icompany.it
Booking: OTR Live - Salvatore Padula | salvatore@otrlive.it