Interviste:
Graziano Romani |
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Dopo
aver ascoltato i suoi ultimi due dischi, non abbiamo resistito alla
tentazione di contattare Graziano Romani. Abbiamo fatto un tentativo
attraverso il suo sito internet (www.grazianoromani.it)
e i suoi ragazzi ci hanno subito messo in contatto con lui. Graziano
ci ha risposto con lo stesso entusiasmo e la stessa convinzione che
lo contraddistinguono sin dai tempi con i Rocking Chairs. |
Mescalina: Nel vedere nei negozi prima ''Soul crusader''
e poi ''Storie dalla Via Emilia'' la prima reazione è stata di stupore:
dopo così tanto tempo non uno ma due dischi di Graziano Romani! Se non
sbaglio dopo il tuo esordio omonimo del 1993 c'era stata solo qualche
collaborazione e tanti concerti ...
Graziano Romani: Esattamente, tanti concerti ma anche collaborazioni
che sono sfociate poi in uscite discografiche, tipo il cd single con Elio
e le Storie Tese 'Christmas With The Yours', l'album di classici del rock
& soul con la band 'Megajam 5', il brano 'Sweet Dream' incluso nel cd
tributo ai mitici Jethro Tull che ho realizzato insieme ai Souldrivers...Con
quest'ultima band ho anche registrato un intero cd che, per diverse ragioni,
non è stato ancora pubblicato...Includeva tra l'altro 4 mie nuove composizioni,
poi arrangiate dalla band: 'Made Of Gold','Soul Is Calling','Turning Another
Page' e 'Come In From The Rain'...
Mescalina: Come è nata la Freedom Rain Records?
Graziano Romani: ...I just came in from the
rain!... Ha Ha, questa è una battuta per descrivere la condizione che
mi ha portato a scegliere l'autoproduzione: volevo la totale libertà artistica,
la possibilità di produrre direttamente i miei dischi e controllare anche
la promozione e la distribuzione. Vedi, mi considero un autore molto attivo
e prolifico, non riuscivo a stare alle condizioni di case discografiche
e direttori artistici che con me non riuscivano a comunicare ( forse piu
attenti al 'mercato' che alla qualità e alla sensibilità degli artisti
), di produttori che invece di stimolare la mia creatività, forse la bloccavano...
Mescalina:
Per uno come te pubblicare un disco tributo a Springsteen sembra
perfettamente logico, eppure non deve essere stata una scelta affatto
scontata. Il disco poi non suona come una semplice raccolta di cover,
ha una intensità tutta sua.
Graziano Romani: Mi fa piacere se hai
avuto questa sensazione ascoltandolo: il mio è stato un atto di
omaggio, di rispetto, di amore verso la musica e le parole di un
uomo che mi ha insegnato tanto, fin dall'inizio...Mi ha insegnato
a credere nella sincerità, nella semplicità, nel valore dei rapporti
umani e forse ( spero ) mi ha insegnato ad emozionare.
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Mescalina:
La tua scelta è caduta su inediti o brani minori del Boss, ma mi sembra
che ci sia anche un filo logico che lega le canzoni. Non voglio banalizzare
ma credo che ci siano molti fan di Bruce (me compreso) che hanno tentato
qualcosa di simile, cioè cercare di registrare chissà quante volte quei
dischi che Bruce potrebbe pubblicare con i suoi inediti o con quelle
canzoni sottovalutate come per esempio quelle di “Human Touch”. Cosa
è stato per te ''Soul crusader''?
Graziano Romani: E' stato soprattutto un
nuovo inizio, per quanto riguarda la mia ricerca artistica e personale:
Ho scelto le canzoni di Bruce che piu' amavo, solo in base ad una mia
sensibilità, proprio come ho scelto i musicisti e i collaboratori...La
definirei una irripetibile 'Crociata Dell'Anima'...
Mescalina:
E invece ''Storie dalla Via Emilia''?
Graziano Romani: Per 'Storie' il punto
di partenza è molto diverso...Le mie canzoni mi raccontano, oltre a
raccontare frammenti di vita e personaggi, parlano di luoghi reali o
immaginati, di disillusioni e sogni. E' chiaro che raccontano anche
molte cose di chi le ascolta, almeno lo spero...Queste canzoni sono
una scrematura del tanto materiale che ho scritto tra il 1994 e il 2000,
forse ci sarebbero abbastanza canzoni per altri 5 album, vedremo in
futuro...
Mescalina:
Per molti versi anche questo disco suona americano, non solo per certe
sonorità, ma anche per la ripresa di metafore tipicamente americani
come il mito della strada e del fiume ...
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Graziano Romani: Guccini insegna...Tra
la Via Emilia e il West!
Mescalina: Dal disco emerge anche un forte attaccamento
alla tua terra, a quell'Emilia che tanto ha dato al rock italiano
... e forse non a caso gli episodi migliori mi sembrano quelli in
cui caratterizzi più le tue storie con nomi di personaggi e di luoghi.
Graziano Romani: ...Luoghi e personaggi sono quasi tutti veri,
credo che anche l'Emilia nelle mie canzoni sia piu' vera che immaginata.
Di sicuro è come la vedo e la sento io...
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Mescalina: La cover di ''Rimmel'' mi sembra un modo per
dichiarare come potrebbe crescere verso il rock la canzone italiana ...
fermo restando che quello di De Gregori è un grande brano, ma ormai ne
è quasi scontata una interpretazione sentimentale commovente.
Graziano Romani: Ricordo il giorno in cui comprai la cassetta di
'Rimmel' di De Gregori, l'anno in cui usci', ero un ragazzino, ho amato
quella canzone da subito. In qualche modo spero di essere riuscito a darne
una diversa interpretazione, con un approccio piu' intenso, cercando però
di non alterarne le caratteristiche melodiche.
Mescalina: Ascoltando le tue canzoni si percepisce una profonda
onestà, mi sentirei di dire quasi una sorta di fede, un po' come era per
quei musicisti soul che facevano della musica una missione.
Graziano Romani: Adesso non esageriamo,
sono onorato di questi paragoni, ma certo il contesto musicale italiano
è diverso, devi essere motivato, cocciuto, testardo, sincero e si,
avere un bel pò di fede per farcela in questo ambiente, specialmente
in Italia...Io non ho mai cambiato atteggiamento verso quello che
faccio, da quando ho fondato i Rocking Chairs ad oggi: se vogliamo
parlare di fede, allora quella è la stessa...
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Mescalina:
Oggi questo suono rock sembra un po' consunto, forse perchè più trascurato
dal mercato, ma eppure non si esaurisce mai, nonostante spesso si ripeta
anche uguale a se stesso. Tu che cosa ascolti al momento?
Graziano Romani: Ascolto di tutto, qualsiasi genere
musicale, basta che riesca ad emozionarmi, a superare la prova 'pelle
d'oca'...Proprio ora sto ascoltando una ristampa in cd di un disco del
1954 di Sarah Waughan, una delle piu' incredibili voci soul di tutti i
tempi...Un album di Alejandro Escovedo, '13 Years' del 1993, poi l'album
solista di Iarla O' Lionaird, cantante degli Afro-Celt Sound System, uscito
per l'etichetta Real World di Peter Gabriel, ed anche una ristampa in
cd della colonna sonora del cartone animato 'The Last Unicorn', composta
ed arrangiata dal grande Jimmy Webb ( quello di 'Wichita Lineman', 'Mc
Arthur Park', 'By The Time I Get To Phoenix' etc.), uno dei cantautori
americani che amo di piu'...
Mescalina: E per quanto riguarda la musica italiana?
Graziano Romani: Cerco di essere attento
alle nuove proposte musicali italiane, ma credo si sia abbassato notevolmente
il livello di qualità artistica...E i media danno spazio solo al pop,
troppo derivativo da quello anglofono...
Mescalina: Come ti senti ad essere un outsider ormai da una
vita?
Graziano Romani: Mai sentito meglio, grazie
anche agli stimoli e il prezioso aiuto dello staff che cura il mio sito
internet www.grazianoromani.it e all'energia che mi dà la gente ai concerti
e comunque alle conferme che stanno avendo i miei due ultimi dischi. ...I'm
alive & kicking!
Mescalina: Ho visto che suoni anche il flauto traverso,
devi qualcosa a Jan Anderson dei Jethro Tull?
Graziano Romani: Sicuro, i Jethro sono una
mia grande passione...L'anno scorso ho avuto il grande onore di duettare
col grande Jan in un teatro a Fidenza ( il giorno della convention dei
Tull-fans Italiani ), accompagnato dai miei Souldrivers, nella versione
di 'Sweet Dream'...Indimenticabile!
Mescalina: Se posso permettermi, che cosa è mancato prima
ai Rocking Chairs e poi al tuo disco omonimo per trovare continuità e
maggior visibilità?
Graziano Romani: Credo che per quanto riguarda
i Chairs fosse questione di scarsa promozione ( eravamo sotto contratto
con una etichetta indipendente, la River Nile ) e del fatto che negli
'80 pochi in Italia compravano dischi cantati in inglese da degli italiani,
eccezion fatta per la dance music...Il mio disco omonimo uscì per la Wea
nel '93, proprio quando il direttore artistico che mi aveva messo sotto
contratto solo otto mesi prima decise di trasferirsi in un'altra multinazionale.
Seguirono problemi di strategie e poca comunicazione, fino allo scioglimento
del contratto, un anno dopo. Io comunque continuai a promozionare il disco
con i concerti dal vivo fino al '97, fondando poi il 'supergruppo' Megajam
5, insieme a membri dei Clandestino, Rats e Ritmo Tribale...
Mescalina: Come ti spieghi invece il successo di Ligabue
(con cui sono poi finiti alcuni dei Chairs)? È solo una questione di sapersi
vendere?
Graziano Romani: Gli ex Chairs di cui parli
non suonavano piu' con me da qualche anno, quindi erano liberi e disponibili...Per
il resto no comment.
Mescalina:
Eppure suonavate e collaboravate con gente del calibro di Willie Nile
ed Elliott Murphy ...
Graziano Romani: Certo, e furono esperienze
indimenticabili. Io ho riincontrato vari e volte sia Willie che Elliott,
collaborando con loro, tra noi c'è stima ed amicizia.
Mescalina: Ora sei in tour?
Graziano Romani: Si, e con una nuova fantastica
band!
Mescalina: Ti troveremo sempre a sparare alla luna? Scherzo.
Graziano Romani: No, non scherzare...'Sparare
alla luna' è una cosa seria, ci vuole pazienza, coraggio, rabbia, ironia
e un pacco di 'storie piccole' sempre fresche da raccontare...Ma prima
dei saluti tu dimmi: ...Hai una buona mira?
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