interviste
Fiorino Un'interfaccia tra antico e moderno
Incuriositi dal titolo del suo disco d'esordio "Il masochismo provoca dipendenza" e dal suo lavoro, abbiamo sentito direttamente l'interessato, ossia lo spezzino Matteo Fiorino...
Mescalina: Per prima cosa ti ringrazio anche a nome della redazione di MescalinaFiorino: Grazie a voi.
Mescalina: La prima cosa che colpisce del tuo lavoro è il titolo "Il masochismo provoca dipendenza". Da cosa è nato? E quale pensi sia il fil rouge del disco?
Fiorino: Il titolo nasce dalla constatazione che col passare del tempo migliora la performance nel ripetere gli stessi errori, insomma, si diventa bravissimi a sbagliare. Si tratta di un disco che raccoglie dieci canzoni scritte nell'arco di sette anni, quindi non credo non ci sia un fil rouge. Tutto quello che scrivo lo scrivo per ricordarmi di dimenticare.
Mescalina: Anche "Lo stornello dell'interfaccia" è un titolo decisamente originale. Quale è stato lo spunto?
Fiorino: Ti ringrazio molto, quel titolo racchiude l'unico tentativo fatto nell'album di fare attualità, perciò ho usato il termine "interfaccia", inteso come interfaccia grafica. Il concetto di partenza è che i ricordi diventano sempre più belli mano a mano che si allontanano, sono una sorta di interfaccia grafica che ci permette di modificare la percezione del nostro passato. Ho voluto chiamare il brano "stornello" un po per gioco, per avvicinarlo a quel cantautorato di stampo folcloristico, ma a ben vedere è un tango all'italiana. Lo spunto per questo brano me l'hanno dato alcune canzoni di Cochi e Renato ed Enzo Jannacci; oltre alla bellezza di una donna chinata a novanta gradi, da qui la frase "la paura fa novanta ma a novanta fai paura".
Mescalina: Ascoltando il tuo lavoro si fa fatica a trovare dei modelli di riferimento, almeno ad un primo ascolto. Quello che poi si coglie è rielaborato in modo decisamente personale. Quali sono stati i tuoi ascolti? E chi pensi abbia avuto un qualche peso nel disco?
Fiorino: Pensa che invece c'è chi mi accusa di essere derivativo, tanto sono palesi i miei modelli di riferimento! Comunque ti ringrazio. Dunque, i miei ascolti sono: Ivan Graziani, Roberto Vecchioni, Lucio Dalla, Rino Gaetano, Lucio Battisti, Edoardo Bennato, Pino Daniele, Paolo Conte, Luciano Rossi, Gianfranco Manfredi, ma anche Thelonius Monk, Duke Ellington, Supertramp, Chicago, Fugazi, Nirvana, Blind Melon, Kyuss, Led Zeppelin, Pink Floyd, Spirit... mi fermo qui. Questi artisti hanno certamente avuto un qualche peso nel mio lavoro per un ovvio meccanismo metabolico: si caga ciò che si mangia.
Mescalina: Quanto pensi che La Spezia, la tua città natale, ed il suo essere marinaia abbiano influito su di te come persona e come artista?
Fiorino: Spezia è una città che ti insegna a sminuire i miti. Niente e nessuno viene preso sul serio per più di qualche mese, tutto è soggetto ad una sorta di scadenza critica che caratterizza lo scetticismo tipico degli spezzini. Se ad esempio venisse in città Barack Obama, inizialmente sarebbero tutti riverenti con lui ma dopo qualche giorno lo trasformerebbero in una macchietta, nessuno lo prenderebbe più sul serio. Questo carattere presenta risvolti anche molto negativi a lungo andare (vedi la scarsa lungimiranza della città e dei cittadini) ma se non altro ti insegna a non dare troppo peso alle cose, a viverle con un minimo di distacco e leggerezza. Tutto questo può salvare la vita ad un narcisista paranoico, ad esempio.
Spezia è una città che trasuda Jazz e la mia adolescenza l'ho trascorsa ascoltando e studiando quella musica. Per il resto la mia formazione artistica e personale è avvenuta soprattutto a Bologna, dove mi sono trasferito per studiare e dove ho vissuto a lungo.
Mescalina: Hai diviso il palco con tanti artisti, come Pan Del Diavolo, Alessio Bondi e Lo Stato Sociale. Come è stato trovarsi a suonare con così tanti artisti diversi tra loro e da te? Senza voler creare gelosia, con chi pensi di esserti trovato più in sintonia?
Fiorino: Ci sono stati incontri sia occasionali, com'è stato per Il Pan Del Diavolo, che "scelti", com'è stato per Lo Stato Sociale, che conosco da anni, ho visto "crescere" ed annovero tra gli amici che mi hanno sempre sostenuto. Con Alessio Bondì invece c'è stato un incontro occasionale che poi si è ripetuto e approfondito per il piacere di condividere delle esperienze. La stessa cosa è successa con Brace e con Edoardo Cremonese. Ci si trova in sintonia con un altro artista quando si smette di parlare di ciò che si fa e ci si inizia a raccontare ciò che si è. E questo è auspicabile avvenga davanti a un bicchiere di vino e a un piatto di pasta. Ma non ho il metro per valutare la sintonia, ogni persona ti regala qualcosa di diverso.
Mescalina: Cosa mi racconti del progetto "La buona occasione" con Ivan D'Antonio?
Fiorino: Con Ivan D'Antonio c'è un rapporto di reciproca stima e fiducia che va avanti già da qualche anno, per cui quando ho avuto bisogno di produrre un promo mi sono messo nelle sue mani, e la stessa cosa ha fatto lui quando gli serviva una canzone per un corto. Il corto in questione è appunto "La buona occasione", con il quale Ivan ha vinto il Premio Canon Italia 2013. In cambio della canzone che ho scritto per l'omonimo corto, lui mi ha prodotto il videoclip e abbiamo così deciso che quello doveva essere anche il singolo dell'album.
Mescalina: Progetti per il futuro in musica?
Fiorino: Di sicuro un'altra collaborazione con Ivan D'Antonio, tanti concerti e un nuovo album. Ma oltre a questo voglio provare a produrre anche altri artisti. Troppa roba?
Mescalina: Grazie ancora ed in bocca al lupo!
Fiorino: Grazie a voi!
Contatti:
http://www.matteofiorino.it/
Ufficio Stampa Sfera Cubica e SBAM:
michele.orvieti@sferacubica.it
sbam@irmagroup.com
Date:
7 marzo, La Spezia, Origami
8 marzo Sarzana (Sp), Osteria dei Fondachi
15 marzo tibo penne (ps)
19 marzo, White Rabbit, Senigallia
20 marzo locanda harissa san savino (rm)
21 marzo Forlimpopoli (Fc), Bevitori Longevi
22 marzo Foligno (Pg), Osteria 12 Rondini
26 marzo Milano Al Confine
28 marzo Ravenna Circolo Aurore
29 marzo Bologna - Leggere Strutture
10 aprile, Giardini Luzzati
11 Aprile Cavi di Lavagna (Ge) Tana del Luppolo,
18Aprile Ascoli Fuga Music Room,
19 Aprile Ancona Silos
24 aprile, Trenta Formiche, Roma
Per le foto si ringrazia Futura Tittaferrante