Mescalina:
So che hai scoperto il blues attraverso un percorso piuttosto
classico passando tra i Rolling Stones e Led Zeppelin … come
hai sentito tuo questo genere?
Angelo "Leadbelly" Rossi: È una domanda alla quale
non riesco a rispondere, penso di essere nato con una buona
predisposizione a questo genere di musica. Il suono profondo
e ipnotico è forse una delle ragioni.
Mescalina:
I tuoi maestri?
Angelo "Leadbelly" Rossi: Tutti e nessuno, perché la
mia attitudine musicale indisciplinata non si è mai soffermata
su un artista in particolare, ma è stato un susseguirsi interminabile
di scoperte. Se vuoi un nome su tutti: "Mississippi" Fred
Mac Dowell, un vero profeta del blues. Poi gente come Junior
Kimbrough ha lasciato la sua impronta.
Mescalina: In che modo i tuoi viaggi nel Mississippi
hanno contribuito alla tua evoluzione musicale?
Angelo "Leadbelly" Rossi: I viaggi mi hanno insegnato
che in Mississippi del blues non ne vogliono sentir parlare,
tranne per qualche rara eccezione, come i festival di blues
organizzati esclusivamente dai bianchi, nonostante questa
musica sia nata da persone di colore. I media non trasmettono
la verità: dietro al business del blues esiste tanta disperazione
e povertà, in primis nel Mississippi.
Mescalina:
Perché oggi (2006) il tuo "vero" album in studio?
Angelo "Leadbelly" Rossi: Perché era un po' che ci
pensavo e finalmente ho vinto la mia pigrizia.
Mescalina:
Quanto e come hai lavorato al tuo bellissimo album "I Don't
Want To Take…"?
Angelo "Leadbelly" Rossi: Questo lavoro è iniziato
circa due anni fa e pian piano i pezzi hanno preso la loro
forma. Nel giro di circa quindici giorni ho inciso il tutto.
Mescalina:
Come mai non hai inserito l'armonica?
Angelo "Leadbelly" Rossi: Non la ritenevo opportuna
per i brani di questo album.
Mescalina:
Come nasce un brano come "Me and My Mule" con quel meraviglioso
basso tuba?
Angelo "Leadbelly" Rossi: Il brano in questione è frutto
di un incontro con un amico suonatore di bassotuba, Vittorio
Bettoni, che si è ritrovato in sala di registrazione senza
sapere cosa avrebbe dovuto suonare. La seconda take è stata
quella buona.
Mescalina:
Ci sarà un tour con Cajelli e Bettoni?
Angelo "Leadbelly" Rossi: Al momento non lo abbiamo
programmato, ma un'idea per il futuro c'è …
Mescalina:
So che sei stato negli studi di registrazione di Jimbo Mathus
a Clarksdale, come è andata?
Angelo "Leadbelly" Rossi: Sono state ore di puro divertimento
nei meravigliosi studi vintage di Jimbo.
Mescalina: Jimbo mi ha rivelato che avete anche inciso
qualcosa insieme … è prevista qualche pubblicazione?
Angelo "Leadbelly" Rossi: Qualcosa di buono c'è, vedremo
in futuro ...
Mescalina:
L'Italia in particolare non sembra fatta per produrre del
blues, lo si suona nel dopo lavoro e per ritrovarsi con gli
amici … qual è la tua opinione sull'attuale scenario del blues
in Italia?
Angelo "Leadbelly" Rossi: C'è un po' di gente che suona
il blues, ma lo si conosce poco e nessuno se ne cura. Ognuno
cura il proprio orticello, io sono uno di questi.
Intervista di Antonio Avalle
Sabato, 14 ottobre 2006 - Cardano al Campo
Ringrazio:
Angelo Rossi e Paola Cortelazzo per la squisita disponibilità
e dell'utilizzo in esclusiva delle foto presenti nel servizio.
Mia moglie per la vitale collaborazione. La rivista Il Blues
per i diversi spunti forniti (in particolare il n.68 del settembre
1999).
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