Roberta Di Lorenzo

interviste

Roberta Di Lorenzo Io mi sono salvata

05/06/2015 di Francesco Malta

#Roberta Di Lorenzo#Italiana#Canzone d`autore

Mettersi a nudo. Spogliarsi per offrirsi al mondo per come si è. E lasciar parlare la musica. Mettere in scena anche i sentimenti più difficili da raccontare, ma sentirlo quasi come una necessità. Ma la cosa più importante è continuare a meravigliarsi, quasi come una spinta per produrre ancora. Il nuovo disco di Roberta Di Lorenzo un lavoro con le idee molto chiare, come si dimostra anche lei in quest'intervista. Ecco cosa ci dice.
Mescalina: Ciao Roberta, quali sono le sensazioni per questo nuovo disco?

Roberta Di Lorenzo: Beh, sono felice come una bambina...Ogni lavoro che faccio genera una grande spinta di entusiasmo…sapere che suonerò i miei brani, che mi avvicinerò al mio pubblico con la sincerità di chi ha fatto il meglio che ha potuto. Questo disco parla di me, mi racconta senza niente a proteggermi:è un lavoro di cui vado fiera, che ha una produzione importante, quella di Paolo Iafelice. Adesso Guardami è la mia pelle. Ho la sensazione di aver liberato tutto.

Mescalina: Arrivata al terzo album, il processo compositivo cambia in qualche modo? Ti senti più pronta quando vai a registrare nuovo materiale?

Roberta Di Lorenzo: Ma sai, la scrittura cambia con noi, si evolve insieme all’esperienza, all’età, ai nuovi scenari: è anche il risultato dei lavori precedenti. Niente va buttato o perso del passato, io mantengo ogni cosa viva dentro di me, come se portassi un bagaglio di fotografie che guardo di volta in volta…La composizione cambia perché io cambio, certo...c’è però un elemento che mantengo acceso sempre o comunque ci provo, la meraviglia. Quando qualcosa ancora mi meraviglia ecco che allora scrivo. Questo è importante per me.

Andare in sala d’incisione è solo il passo successivo…Quando si è pronti per un nuovo lavoro non si può fare a meno di entrare in studio e registrare, per me è così.

Il resto è dato dall’esperienza, ovvio che con alle spalle altri dischi fatti, il mio modo di lavorare è più esigente e scrupoloso. Ad ogni modo, ogni volta si passa attraverso il dubbio e il confronto … non conosco altri modi per fare del mio meglio.

Mescalina: Sei conosciuta anche come autrice di brani per altri artisti: c'è differenza nello scrivere per te o per altri?

Roberta Di Lorenzo: Quando scrivo per altri interpreti, ho una grande necessità, quella di capire chi ho di fronte, non parlo solo di voce, ma di animo...Devo entrare in totale empatia con l’artista per cui scrivo. Spesso l’intuito arriva prima della comprensione. Quando mi chiedono di scrivere una canzone per qualcuno, apro nuove porte...esco da me stessa e entro nel loro mondo. Cerco di non disturbare con pensieri che sono miei, ma immagino i loro pensieri...mantenendo la mia cifra stilistica, ma mettendola al servizio.

Ci sono poi ottimi interpreti con cui si verifica un percorso inverso: entrano loro nella mia canzone e la rendono anche più bella.

Il gioco delle parti.

Quando scrivo e canto le mie canzoni tutto è più semplice: so perfettamente quello che voglio e come voglio dirlo. L’unico ostacolo per chi scrive è generato dall’auto censura, che si oppone all’atto creativo. Cerco di non censurare nessun pensiero mi venga in mente: sarebbe controproducente. Lascio andare il flusso delle idee...Quando ho in mente un tema che decido di raccontare, non posso essere fermata.

Mescalina: In questo nuovo album, sin dalla copertina, hai deciso di metterti a nudo. È stato difficile farlo?

Roberta Di Lorenzo: No, è stata la cosa più naturale e spontanea che io abbia mai fatto. Togliere tutto, tutti gli ostacoli, i miei vecchi abiti anche…appianare i confini tra me e il pubblico...tra la me razionale e quella istintiva. Dovevo ricominciare da capo, levare via di dosso il mio vestito precedente, anche musicale. Mostrarmi interamente e fare pace con alcuni aspetti importanti che avevo tralasciato.

L’immagine della mia nudità deve essere intesa come una condizione di partenza, di rinascita: è un nudo che non genera equivoci, non ostentato o esibizionista...In questo sono stata molto attenta e scrupolosa affinché arrivasse questa immagine di me. Adesso Guardami è la necessità di mostrarmi per ciò che sono veramente. Oggi non c’è distanza tra quello che sono e quello che canto. Queste canzoni sono i miei tatuaggi: non andranno mai via. Come certe cicatrici che portiamo, come il nostro corpo che cambia e si trasforma con noi.

Mescalina: Nella canzone Adesso guardami sembri quasi cantare delle difficoltà che può avere un'artista nel portare avanti musica e vita privata. Può essere davvero così complicato?

Roberta Di Lorenzo: Adesso Guardami racconta il rifiuto ai compromessi. Non esistono compromessi all'esistenza, all’amore e all’arte che si intraprende. Bisogna essere, seguire la propria natura, non piegarsi alle aspettative di chi ci vorrebbe diversi… perché ciò che siamo a volte è il massimo che possiamo. Questo non implica la rinuncia a levigare i propri limiti, al contrario, credo sia necessario per la crescita personale quanto artistica, farlo e mettersi in discussione, ma ciò a cui rinuncio è la maniacale rincorsa al piacere a tutti costi: sarebbe un errore, un torto alla mia felicità. Ammettere con onestà questo aspetto è diventato per me prioritario. Non voglio compiacere, né tanto meno promettere qualcosa che mai sarò. Reputo questo malsano e impossibile da sostenere. Resterò solo una voce di passaggio, o forse per qualcuno sarò una voce che suonerà nel tempo…Ad ogni modo quello che sono oggi è una voce che ha ancora da dire molto: questo è importante. Per me.

Mescalina: Ne L'ottavo piano racconti una cosa intima e privata come la depressione. È stato d'aiuto parlarne in modo diverso dal solito?

Roberta Di Lorenzo: L’ottavo piano è una caduta nel vuoto, questo spazio buio che la depressione ci scava dentro . Attraversare il vuoto è necessario: è l’unico modo per uscirne...ma ci vuole molto coraggio, tanto tempo e una immensa forza. In questo, la musica è una catarsi, aiuta ad alleviare i pesi che portiamo, a trasformare in immagini i nostri più profondi sentimenti.

Nell’Ottavo piano, la protagonista si lascia cadere e si libera, crede di non essere sola ma in realtà lo è, e nessuno la trattiene veramente. Non ho voluto censurare questa visione, questa soluzione definitiva al dolore…Credo che i mali dell’animo umano debbano essere ascoltati e non ignorati: le persone depresse e malate lanciano segnali di aiuto continuamente, molti dei quali vengono sottovalutati...Chiedono attenzioni che spesso non hanno e meritano ascolto e vicinanza. Insieme si può venire fuori dal buio profondo. Lo stare insieme guarisce e salva.

Io mi sono salvata...Da sola non avrei potuto.

Mescalina: Cosa dobbiamo aspettarci dal futuro per quanto riguarda te e i tuoi progetti musicali?

Roberta Di Lorenzo: Sto scrivendo per alcuni interpreti e ho chiuso da poco un progetto che presto ascolterete...ma prima di allora mi sigillo la bocca, per scaramanzia non anticipo nulla (ride)… Il 19 marzo è uscito Adesso Guardami, e ho iniziato la promozione del disco; molte già le date: sarò sul palco con altri 4 musicisti, ci divertiremo, sarà bello ritornare a suonare...dopo un anno di quasi silenzio...Non aspetto altro che il contatto con il pubblico.


CONTATTI

Sito:

http://www.robertadilorenzo.it/

Facebook:

https://www.facebook.com/robedilorenzo?fref=ts

Youtube:

https://www.youtube.com/user/ROBERTADILORENZO

Twitter:

https://twitter.com/RobeDiLorenzo

Ufficio Stampa:

ufficiostampa@protocollozero.com

Etichetta Discografica:

http://www.thisplaymusic.com/