A giudicare dalla voce e dalla personalità di questa formidabile, giovane cantante emiliana parrebbe che Aretha Franklin e Etta James siano passate un dì da Bologna e abbiano sparso un po' della loro "polvere magica", fatto sta che Sara Zaccarelli è sempre più brava e, poichè è anche molto dotata, non si intravedono i suoi limiti artistici, seguiamola con la dovuta attenzione.
La passione per la musica ti è nata in casa seguendo gli ascolti dei tuoi genitori?In casa non si ascoltava molta musica, i miei genitori erano persone normali, comuni, ai qualipiaceva la musica italiana, i Nomadi, Celentano, Fiorella Mannoia, niente blues e niente soul. Diciamo che sono autodidatta in tutto. Ho ascoltato casualmente in giro vari pezzi e sono sempre stata curiosa. Da piccola volevo cantare e così mia mamma ha trovato questo gruppo Canticum di Bologna e lì ho iniziato a cantare e a sentire musica. Mi sono approcciata al blues e al soul grazie a Rita Girelli nel 2010.
Ti esibisci ancora con i Groove City?
Diciamo che potrà capitare, quando cercano una cantante io ci sono.
Ti ho incontrato lo scorso anno e mi dicevi di Gianni Morandi. Vuoi raccontarci meglio la storia?
Premetto che io non lo conosco personalmente. Lui ha la stessa età di mia zia e suo padre lavorava con mio nonno, facevano il calzolaio. Qualche tempo fa qualcuno che lo conosce bene si è preso la briga di scrivergli e dirgli che io esisto e se mi conosceva. La risposta è stata che sa chi sono e mi apprezza e che è quasi sicuro che avrò uno splendido avvenire come cantante. Speriamo bene, me lo auguro!
Dimmi alcuni dei tuoi artisti preferiti.
Ce ne sono tanti. Son House, Otis Redding, Ann Peebles, Tina Turner, Etta James, Aretha Franklin, Ella Fitzgerald, Whitney Houston e più recentemente Erykah Badu. (ndr. una delle artiste di punta del cosiddetto movimento neo-soul che si è guadagnata il titolo di Regina del Neo-soul, cantautrice ed attrice di colore statunitense).
Posso dirti che mi piacciono tantissimi musicisti e cantanti ma non ho un mio eroe, un mito a cui ispirarmi.
Sei legata al blues tradizionale, al rhythm and blues e al soul ma ora ascolti musica moderna o sbaglio?
Sento di tutto, su spotify ascolto musica di vari generi come il New Soul, Hip-Hop, Rap, R&B, musica elettronica, afro-beat.
Ora hai iniziato a comporre e scrivere da sola o anche con il tuo gruppo?
Diciamo che ho composto 22 nuove canzoni, tutte in inglese. Di queste 22 alcune le ho composte completamente sola, 5 le ho scritte invece con un pianista e compositore che si chiama Andrea Vanzo e molte altre con Rita Girelli. Alcune probabilmente finiranno nel nuovo disco, è presto per poterlo dire.
Perché scrivi in inglese?
L’italiano è una lingua molto limitativa e limitante. Mi esprimo meglio cantando e componendo in inglese.
La tua canzone contro la violenza sulle donne Sing for my soul, è esemplare, ma per il pubblico italiano andrebbe scritta e cantata in italiano, non credi?
Sto elaborando un qualcosa per far scorrere delle immagini video dietro al palco durante i miei concerti che richiamino il grave problema della violazione dei diritti umani e per liberare le donne dalla violenza e dalla discriminazione latente.
Hai dei maestri o avuto dei maestri da cui hai imparato molto?
Posso risponderti di no, non in modo particolare ma per essere più coerenti col mio credo, posso precisare che in ogni caso si impara sempre qualcosa da tutti.
Come è possibile che non hai ancora inciso un disco in tutti questi anni?
Hai ragione, vediamo di pubblicare un CD entro fine anno. A dir la verità un disco l’ho pubblicato l’anno scorso, era acustico, l’ho inciso con Rita Girelli, ci sono 10 canzoni e s’intitola Sun.
(ndr. Rita Girelli, chitarrista e bassista, ex Fandango band).
Quanto è importante Aldo Betto per te? Per il modo in cui suona la chitarra o ti aiuta a scrivere le canzoni o cos’altro.
Mi trovo molto bene con lui. Come vedi ho cambiato diversi elementi nel gruppo che non è ancora del tutto rodato in quanto siamo insieme soltanto da gennaio di quest’anno mentre con Aldo Betto proseguiamo in armonia ed è rimasto nella band. Lui si adatta assai bene ai vari generi, ai vari stili, senza strafare e mi propone sempre degli arrangiamenti. E’ sua la versione l’ arrangiamento che facciamo dal vivo di I will survive di Gloria Gaynor.
(ndr. Aldo Betto, chitarrista e compositore nato a Vittorio Veneto, Treviso, ma che vive a Bologna. Ha suonato con Tolo Marton, fatto parte di numerose band con le quali ha girato l’Italia e suonato all’estero dove vanta anche 5 tour negli Stati Uniti. Ha pubblicato diversi dischi tra cui Savana Funk e Musica Analoga con il trio Aldo Betto, il bassista londinese che vive a Bologna Blake Franchetto e Youssef Ait Bouazza, percussionista e batterista di etnìa berbera che ora fa anch’egli parte della band di Sara Zaccarelli).
Posso farti delle critiche? Il Nu Soul che tu mi citi come uno dei tuoi ascolti non mi convince soprattutto in certi tuoi nuovi pezzi o arrangiamenti.
Capisco i tuoi gusti e lo prendo come consiglio, vedremo.
Hai un promoter che ti trova vari concerti in giro per l’Italia e l’estero, soddisfatta?
Sì con Giancarlo Trenti (Slang Music) mi trovo assai bene e collaboriamo da tempo. Lui mi trova diverse partecipazioni in Festival prestigiosi e mi dà ottimi consigli.
Se senti per esempio Amy Winehouse, si ispira ai musicisti jazz, soul e rhythm and blues come te ma i suoni credo siano ancora retrò, vintage, senza troppi artifizi o tastiere fastidiose. Non pensi che possa essere una fonte di ispirazione per te ?
Mi piace Amy Winehouse e le sonorità dei suoi dischi, può essere un’idea anche se io cerco di andare per la mia strada. Sto vagliando molto il mio repertorio, scrivendo nuove musiche, parlando con vari musicisti, cercando nuovi arrangiamenti per capire esattamente cos’è il meglio per me.
Hai bisogno di un direttore artistico che ti indichi la strada migliore, non pensi? e se sì, chi hai scelto e cosa fa?
Ho il contatto con cinque o sei persone diverse, sto parlando con loro ed una decisione non l’ho ancora presa. Presto ad esempio sarò socia (faremo un contratto) con Giovanni Versari che ha grande esperienza ed un illustre passato ed ha masterizzato l’album dei Muse Drones nel 2015.
(ndr. Giovanni Versari è un master engineer o fonico di mastering che ha lavorato soprattutto agli studi Nautilus di Milano dal 1997 al 2011 e dal 2011 nel suo quartier generale di Tredozio (in provincia di Forli-Cesena) e dove sono passati tanti artisti tra cui Vinicio Capossela, Franco Battiato, PFM, Hugo Race, Subsonica, Morgan, Irene Grandi, Negramaro, Cristina Donà, Almamegretta, Ennio Morricone, ecc. ecc.
Ora vai negli Stati Uniti, dove e cosa pensi di fare?
Si direi a Novembre, prima in Inghilterra a Londra e poi a New Orleans. Sarà una bella esperienza.
Quando uscirà il nuovo disco?
In realtà, in cantiere, i progetti sono due album. Dipende come dici tu dal produttore artistico. L’idea di un CD è di realizzarlo per il mercato estero, vedremo. In questo caso c’è la possibilità che io non possa usare la mia band e mi debba affidare a lui. Un secondo disco sarà invece con le mie canzoni e la mia band. Non è escluso che i due dischi diventino uno soltanto, insomma devo lavorarci ancora e capire cosa sia meglio fare. Sono convinta per fine anno di averlo realizzato, promesso!
Foto di copertina di: Marcello Matranga
IL SUO REPERTORIO DAL VIVO:
LET ME HAVE A FEELIN’ (Sara Zaccarelli e Rita Girelli)
MOANING BLUES (Sara Zaccarelli e Rita Girelli)
SUN (Sara Zaccarelli e Rita Girelli)
COME TO ME (Sara Zaccarelli e Rita Girelli)
LIES AND TRUTH (Sara Zaccarelli e Rita Girelli)
MY WINGS (Sara Zaccarelli)
TRICKS (Sara Zaccarelli)
SOMEBODY’S IN YOUR ARMS (versione Ann Peebles del 1971)
I PITY THE FOOL ( brano di Bobby Bland del 1961, versione Ann Peebles del 1971)
I GOT A WOMAN (Ray Charles, del 1954)
TOUGH LOVER (Etta James, del 1956)
JESUS IS WAITING (Al Green, 1973)
SWEET DREAMS (Annie Lennox, Eurythmics del 1983)
LOVE THE ONE YOU’RE WITH (Stephen Stills, nel suo primo album solista del 1970 e con Crosby Stills Nash &Young nel 1971 in 4 Way Street)
YOU CAN LEAVE YOUR HAT ON (Randy Newman nel 1972, Joe Cocker nel 1986)
SON OF A PREACHER MAN (Dusty Springfield nel 1968)
ONE LOVE (Bob Marley nel 1977, poi Peter Tosh, Toots & The Metals)
IKO IKO (varie versioni tra cui Sugar Ray and his Cane Cutter nel 1953, Dr. John nel 1972)
I’D RATHER GO BLIND (Etta James nel 1967)
SOMETHING’S GOT A HOLD ON ME (Etta James nel 1962)
SHAKE YOUR HIPS (Slim Harpo nel 1965, Rolling Stones nel 1972)
I WILL SURVIVE (Gloria Gaynor nel 1978)
HAVE A LITTLE FAITH IN ME (John Hiatt, dall’album Bring the family del 1987)
BANG BANG (un brano del 2014, un singolo inciso dal trio al femminile composto dalla cantante inglese Jesse J. assieme alla cantante americana Ariana Grande e dalla rapper statunitense Nicki Minaj).
SARA ZACCARELLI
Biografia, retrospettiva
Le sue passioni sono il blues, il soul, il rhythm and blues e il nu soul. Sara dal vivo e nelle sue canzoni passa in maniera inequivocabile e assai disinvolta dai blues più arcaici e tradizionali a sonorità più moderne al passo con i tempi. Un’artista incredibilmente eclettica, che muta dalla malinconia dei blues più tradizionali alla solarità del soul, senza dimenticare l’energia del funky e dell’R&B oppure brani di puro mainstream del nuovo millennio, il cosiddetto Nu Soul (nuovo soul).
Sara Zaccarelli si avvicina alla musica prestissimo, da quando é una bambina di 11 anni. Dal 2001 al 2006 canta per diversi musical tra cui Jesus Christ Super Star e Lo spettacolo sta per cominciare, musical dedicato alla vita e alle scoperte di Guglielmo Marconi, con il gruppo Canticum di Bologna. Nel 2006 fa parte di un quartetto vocale i VIP 2006 con cui canta ed interpreta numerosi brani dei Manhattan Transfer e nel 2007, canta al Teatro delle Celebrazioni di Bologna, in apertura al concerto annuale Alma Jazz Festival. Dal 2010 ad oggi ha cominciato un nuovo percorso artistico alla scoperta della musica black manifestando particolare passione per il blues e il soul. Nel suo percorso musicale e nel corso degli anni ha potuto incontrare alcuni importanti musicisti italiani quali il batterista Vince Vallicelli e l'hammondista Pippo Guarnera e collaborare con Massimo Zanotti, Daniele Giardina e Filippo Tirincanti (ex chitarrista di Terence Trent D’Arby). Dal 2011 alla fine del 2016 ha collaborato con Rita Girelli con cui ha formato una band ed un duo assai affiatato chiamato two women band.
Nei 2011 con i Groove City, gruppo soul di Bologna ha cantato al Porretta Soul Festival accanto ai celebri americani Sax Gordon e Toni Green.
Nel 2012 ha vinto il concorso POV, Canevel Music Lab e partecipato a diverse edizioni del Live Music Festival di Verucchio (Rimini), a Spiagge Soul nel 2013, 2014,2016 e 2017.
Ha aperto un concerto di Nick Beccatini e dello storico gruppo inglese Nine Below Zero allo Sputnik Blues Festival il 22 giugno 2014 a Castelmaggiore (Bologna).
Con Rita Girelli, Sara ha calcato i palchi di diversi Festival italiani ma anche esteri come il VFB Blues Festival ad Amburgo, il Blues &More Festival a Chemnitz nel land della Sassonia sempre in Germania e Il Sierre Blues Festival in Svizzera.
Un’artista e cantante che spesso cambia formazione ed é proprio con un altro quartetto blues che si è presentata come Sara Zaccarelli Blues Beats con Patrizio Pirone, Rita Girelli e Gianluca Schiavon all’edizione del Blues a Balues (Bologna) il 29 agosto 2015.
Collaborazioni durate anni che l'hanno portata sui palchi di diversi festival blues tra i quali Wine and Blues Festival di Cusercoli (Forlì-Cesena), il Popoli Blues Festival in Abruzzo e il Blue Notes in Alatri (Frosinone) e tanti altri.
Lo scorso anno la fortunata partecipazione al Sound Tracks Jazz & Blues Festival a Cerro Maggiore (Milano), all’Auditorium delle Scuole Medie, venerdì 9 Settembre 2016 nel quale rimasi sbalordito dalla sua bravura e dalla sua bellezza!
Il 20 luglio 2017 con la band, Sara si è esibita nuovamente in Svizzera al prestigioso Vallemaggia Magic Blues Festival nel Canton Ticino.
Domenica 6 Agosto 2017 eccola al Porretta Coffee Festival a Porretta Terme(Bo) con i Groove City.
L’11 e 12 Agosto 2017 ha partecipato al Malcesine blues Festival (Verona).
Il 18 Agosto 2017 Sara ha riscosso grande successo all’Aglientu Blues Summer Festival nella provincia di Olbia-Tempio nell’Anfiteatro Comunale e alla decima edizione del Festival Blues più importante del Nord della Sardegna.
Il 24 Agosto 2017 davanti ai miei occhi eccola di nuovo al Sound Tracks Jazz & Blues Festival al Parco Falcone e Borsellino a Busto Garolfo (Mi)
Nel 2017 si esibisce come Sara Zaccarelli Nu band, dove Nu sta per nuovo. E nuovo è anche l’organico della band e nuovo è soprattutto il sound, un sound che spazia dalle radici Afro fino ai suoni più moderni di un R’n B che diventa Nu Soul e qualche schiaffo al funk per dare il ritmo all’insegna di un qualcosa di più moderno ma che spesso ricorda tanto il buon vecchio blues. Le cover di brani di Etta James, Al Green, Gloria Gaynor e John Hiatt sono eseguite in maniera autentica e del tutto personale. Tra gli artisti che Sara segue ed apprezza in particolar modo troviamo Otis Redding, Ann Peebles, Etta James, Tina Turner e Nils Landgren un trombonista e cantante funk e R & B svedese quasi sconosciuto ai più.
Dopo averle chiesto i dati anagrafici che solitamente non si chiedono ad una lady ma ero curioso di scoprire una ragazza, ancora giovanissima dal grande talento e dal futuro splendido splendente, ecco la carta d’identità e l’intervista.
CARTA D’IDENDITA’
Sara Zaccarelli nata a Bologna l’8 Settembre 1990 e cresciuta a Loiano, un paesino di meno di 5.000 anime situato sull’Appennino tosco emiliano lungo la strada statale 65 della Futa e a circa 35 chilometri a sud di Bologna.
Attualmente vive a Bologna.
Band attuale: Sara Zaccarelli (voce solista, chitarra acustica, loop), Aldo Betto (chitarra), Manuel Gorieti (tastiere), Andrea Taravelli (basso e moog), Youssef Ait Bouazza (batteria).