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interviste

Mei Il MEI, un'oasi libera di creativita'

03/10/2024 di Ambrosia J. S. Imbornone

#Mei#Italiana#Canzone d`autore

Sta per partire una nuova edizione del MEI, il Meeting delle Etichette Indipendenti, ideato e coordinato da Giordano Sangiorgi e in programma a Faenza dal 4 al 6 ottobre. Abbiamo cosi' rivolto alcune domande proprio a Sangiorgi sul ruolo svolto dal MEI nel panorama musicale attuale, sui premi di quest'edizione e altro ancora.

Una nuova edizione del MEI, il Meeting delle Etichette Indipendenti, ideato e coordinato da Giordano Sangiorgi sta per aprire i battenti: è in programma infatti il 4, 5 e 6 ottobre nelle piazze centrali di Faenza.

In particolare, domani, 4 ottobre, Diodato riceverà il premio speciale MEI alla carriera e si esibirà quindi con alcune canzoni sul palco centrale di Piazza del Popolo. Ma in questi giorni sono previste molte altre esibizioni e premiazioni: per esempio sabato 5 il produttore discografico Stefano Senardi riceverà due premi, uno alle 14:30 presso la Galleria Comunale d’Arte (Via Voltone della Molinella, 4, Faenza) per la storica etichetta NUN da lui fondata 25 anni fa (ospite Pino Marino) e uno alle ore 18.00, presso il Teatro Masini (Piazza Nenni, 3, Faenza), per il libro La musica è un lampo con ospite speciale Vinicio Capossela.

Sul palco centrale del MEI in Piazza del Popolo, invece, tra gli artisti in programma ricordiamo Beatrice Antolini, che presenterà in anteprima nazionale il suo nuovo album (Iperborea), Coca Puma, che si esibirà e riceverà la Targa MEI ExitWell come Artista Emergente dell’Anno, mentre Carlo Marrale, co-fondatore dei Matia Bazar, riceverà un premio per i 40 anni di Vacanze Romane. Il 6 ottobre, sullo stesso palco saliranno, invece, a partire dalle ore 17.00, Graziano RomaniFratelli & Margherita e, a seguire, alle ore 19.00, Bandabardò & Cisco con lo spettacolo Bandabardò & Cisco – Ultimo Tango

Il 5 e 6 ottobre ci sarà inoltre il Forum del giornalismo musicale, diretto da Enrico Deregibus, un evento annuale all'interno del MEI con molti incontri per giornalisti e critici musicali. Ed il 5 ottobre è previsto anche il consueto appuntamento con la Targa MEI MUSICLETTER, il premio nazionale per l’informazione musicale sul web ideato e curato da Luca D’Ambrosio.

Anche quest’anno sarà premiato il Miglior sito web, che quest'anno è proprio Mescalina.it, e il Miglior blog personale, riconoscimento che questa volta tocca a Fard Rock. Ma il programma di questa edizione, tra presentazione di libri, concerti e altro ancora, è molto ricco e vi invitiamo a scoprirlo qui o a leggerne la versione completa direttamente sul sito del MEI.

Intanto abbiamo rivolto alcune domande a Giordano Sangiorgi sul ruolo svolto dal MEI nel panorama musicale attuale, sui premi di quest’edizione e altro ancora.

Mescalina: Diodato in quest’edizione riceverà un premio speciale alla carriera non solo per il suo percorso artistico, ma anche per aver condiviso delle battaglie importanti a favore dei diritti dei lavoratori del settore, come in generale per il suo impegno su temi sociali e civili. Infatti, per es., la sua La mia terra è stata colonna sonora del film di Michele Riondino su Taranto Palazzina Laf e si è aggiudicata sia il Premio Amnesty International Italia per la sezione Big, sia la Targa Tenco per la migliore canzone singola. Non tutti gli artisti prendono posizione: quanto è importante farlo e quanto conta il percorso di chi fa una gavetta senza scorciatoie?

Giordano Sangiorgi: Sì, è fondamentale, per questo abbiamo voluto premiare Diodato. Oltre al fatto che ha raggiunto il successo con un suo percorso artistico senza alcun tipo di compromesso, mantenendo la sua linea artistica dall'esordio, quando si presentò al MEI un po' di anni fa, fino ad arrivare al successo di Sanremo abbinando a questo un impegno sociale, civile e culturale. Ed è lo stesso impegno senza compromessi che mettiamo noi nel realizzare la nostra manifestazione, che è mai stata attirata dalle sirene del mainstream commerciale per cercare delle scorciatoie facili. Diodato rappresenta una eccellenza ovviamente all'interno di questi percorsi e un esempio mirabile da seguire.


Mescalina: Come MEI avete premiato tanti artisti che poi sono diventati tra i più apprezzati in Italia, come Ermal Meta, Vasco Brondi, Ghali, Motta, ecc. Anche quest’anno ci sarà tanto spazio agli emergenti sia sui palchi Crescendo MEI 2024 e Onda Rosa Indipendente, sia nelle altre esibizioni previste a Piazza della Libertà. Oggi pubblicare una canzone sembra semplice, ma farsi ascoltare è molto difficile. Che differenza può fare allora una vetrina importante come il MEI?

Giordano Sangiorgi: La differenza che può fare una vetrina come quella del MEI è quella di un'oasi libera di creatività legata alla musica indipendente ed emergente del nostro paese dove ognuno può sperimentare, innovare, portare le musiche che predilige, pure affondando magari nelle tradizioni di generi più storici, eh. È proprio un punto di riferimento ancora più importante, perché oggi sono diminuiti enormemente gli spazi di libertà di espressione creativa l'algoritmo del digitale. Il Covid, la crisi economica, le guerre e una serie di contemporaneità negative hanno diminuito la presenza dei club e dei festival dove si fa musica originale, emarginando dalle piattaforme digitali tutte quelle piccole realtà musicali che propongono musica nuova diversa dai tutti uguali dei tormentoni estivi dominanti per tutto l'anno. Per questo motivo il MEI è ancora di più un faro, un punto di riferimento, un'oasi felice, tanto che abbiamo avuto più di settecento richieste di giovani under venticinque per poter partecipare. Altrettante ci sono arrivati da etichette e festival.


Mescalina: Hai dichiarato: “Siamo di fronte ad una dittatura musicale che vede decidere i gusti musicali dei giovani da un algoritmo in mano alle multinazionali, senza nessuna valorizzazione dei talenti, sacrificati sull’altare di bassi costi e massimizzazione dei profitti”. È un’epoca di falsi valori, in cui si vendono pochi dischi e un artista sembra appunto “valere” solo se ha un certo numero di visualizzazioni e streaming sulle piattaforme, che però possono anche rispecchiare poco la realtà: le visualizzazioni si possono pure “comprare”, così come possono essere azzerate se provengono da pochi utenti, da una fanbase che ascolta in loop un brano per sostenere un artista. Come uscire da questa dittatura dell’algoritmo e dal culto dei grandi numeri pompati, che non sono certo garanzia di talento?

Giordano Sangiorgi: Si esce in un modo molto semplice: si azzerano tutti i numeri. Si tolgono i numeri dei follower, dei like e degli streaming basandosi esclusivamente sulla qualità e sui contenuti. Senza più numerare le nostre presenze sui social e nelle piattaforme digitali. Ciò azzererebbe in gran parte il fatturato di queste piattaforme, ma renderebbe più vivibile, più sociale, più comunitario, più condivisibile uno spazio che tornerebbe ad essere uno di contenuti di qualità, di proposte, di idee e suggerimenti e non un terreno in cui fare a gara a chi la sa più lunga, contando su numeri spesso purtroppo taroccati. Quindi molto semplice: si azzera tutto, e azzerando tutto la sfida sarà sulla proposta qualitativa.


Mescalina: Tra i premi di questa edizione, ci sarà anche quello dedicato ad Arte Tamburini, storica voce dell’Orchestra Casadei, che verrà assegnato a Luana Babini, ma anche a Matilde Montanari e a Veronica Castellucci, cantanti dei Santa Balera. Questi ultimi sono un ensemble di musicisti giovanissimi, che rappresentano la Generazione Z del Liscio. Che significa fare liscio nel 2024 e portare avanti questa tradizione?

Giordano Sangiorgi: Fare il liscio oggi e portare avanti questa tradizione ha due significati. Il primo che, oltre alle musiche delle produzioni indipendenti ed emergenti, vanno valorizzate anche tutte quelle musiche regionali e territoriali che sono spesso conosciute all'estero, ma che non vengono assolutamente promosse dalla piattaforma digitale, ritenendole di nicchia e magari troppo complesse e difficili perché fatte da grandi musicisti e strumentisti. Per quanto riguarda la nostra terra, la Romagna, riportare in chiave attuale il grande liscio degli anni Cinquanta e Settanta significa fare un'operazione punk, ovvero proporre qualcosa di totalmente alternativo al mainstream. L'orchestra Santa Balera, fatta di giovanissimi che hanno un'età media di diciotto anni, è fatta di giovani che studiano musica, che sanno cantare, che sanno suonare lo strumento, che sanno comporre musica, che fanno testi e musiche, approfondendo queste tematiche; rielaborano i grandi della storia della musica reinterpretandoli alla loro maniera più fresca e giovane, ma sempre rispettando gli spartiti. Tutto questo è in totale controtendenza con un mercato che vuole canzoni fatte tutte con app elettroniche, AutoTune con cantanti che non conoscono un accidente di musica e che fanno tutto questo senza musicisti. Quindi siamo un'operazione totalmente alternativa, una sorta di nuovo punk a rovescio, in contrasto con il modus operandi delle multinazionali.


Mescalina: Mescalina quest’anno sarà premiata con la Targa MEI Musicletter come miglior sito web. Cerchiamo da 24 anni di dare spazio alla musica di qualità che purtroppo spesso ha meno visibilità, scopo che ha da sempre ovviamente anche il MEI, ma oggi servono ancora le recensioni? Quanto è un’impresa un po’ donchiottesca? Personalmente mi auguro che gli articoli di tutte le riviste cartacee e online possano ancora accendere qualche piccola luce e contribuire almeno in minima parte ad attirare attenzione appunto sugli artisti che la meritano…

Giordano Sangiorgi: Sì, le recensioni servono ancora molto, anche se purtroppo sono molto meno lette di un tempo e incidono molto meno. Probabilmente bisogna trovare un nuovo modello di recensione utilizzando i nuovi media e i nuovi formati per poter incidere con qualcosa di breve e sintetico ma profondo allo stesso tempo. Credo che ad esempio i nuovi modelli di recensione dei libri che vengono fatti dai giovani lettori e lettrici utilizzando i nuovi media possa essere un esempio.


Ringraziamo Giordano Sangiorgi e vi ricordiamo infine che il MEI ha inviato i giornalisti, gli artisti e tutte le persone in generale a portare solidarietà e sostegno alla città alluvionata di Faenza, che, proprio grazie alla manifestazione, potrebbe trovare un aiuto per la propria ripresa. Ha chiesto quindi di partecipare al meeting e contribuire alle raccolte fondi lanciate dal Comune di Faenza, dall’Associazione non profit La Piccola Betlemme, che fornisce pasti agli alluvionati, e dall’Artistation School of Arts di Faenza, scuola di musica che rischia di chiudere per sempre.

Si invitano gli artisti interessati a contattare il Mei (mei@materialimusicali.it – Tel: 0546604776 / 0546606756 e349.4461825) per dare la propria disponibilità.

È possibile partecipare alle raccolte fondi del Comune di Faenza e de La Piccola Betlemme, inviando un bonifico bancario alle seguenti coordinate:

IBAN: IT20V0627013199T20990000808 – Conto corrente intestato a: COMUNE DI FAENZA – causale “Donazione emergenza meteo 2024”

IBAN: IT02S0623023704000030568407, Conto Corrente intestato a: LA PICCOLA BETLEMME ODV - Cucine e Emporio Solidali.

È possibile sostenere l’Artistation School of Arts, contribuendo alla raccolta fondi di GoFundMe al seguente link:

https://www.gofundme.com/f/cant-stop-rocknroll-aiutiamo-artistation

I siti ufficiali del MEI:

www.meiweb.it

www.facebook.com/MeetingDegliIndipendenti/ – www.twitter.com/MEI_Meeting

www.instagram.com/mei_meeting/


Si ringrazia l’ufficio stampa Parole & Dintorni.