interviste
Gianmarco Carroccia Gianmarco Carroccia e Battisti: una vita di Emozioni
D. Innanzitutto grazie per la disponibilità. Una domanda forse scontata, ma utile per conoscerti: qual è stato il tuo primo approccio con la musica di Battisti?
R. Il mio primo approccio con la musica di Battisti è avvenuto all’età di circa quattro anni, ascoltando dal mangianastri della macchina di mio padre un brano intitolato Le allettanti promesse. Ricordo che mi colpì talmente tanto da portarmi a scoprire tutta la sua discografia negli anni successivi con curiosità e profondo stupore e ad amare nel contempo l’intera musica cantautoriale italiana.
D. Hai studiato con Mogol, al CET. Cosa ti è rimasto di quell'esperienza?
R. Studiare al Cet ha confermato il mio modo di concepire la canzone, come un qualcosa in cui l’ascoltatore possa rivedersi nei piccoli gesti della quotidianità, e allo stesso tempo ho imparato a valutare oggettivamente il mio lavoro.
D. Da dieci anni proponi Emozioni; sappiamo che lo spettacolo si struttura con canzoni e intermezzi narrativi dello stesso Mogol. Come è venuta l'idea?
R. L’idea mi è venne poco prima di invitare Mogol al nostro primo concerto che tenemmo nel comune di Sperlonga, con lo scopo di dare uno spessore culturale considerevole al progetto, dove l’ascoltatore potesse andare ad approfondire tutte le singole sfumature legate ad ogni brano, rivelandosi fin da subito una formula vincente.
D.In questi dieci anni hai notato una trasformazione nella struttura dello spettacolo, o nel pubblico?
R.La cosa più importante che è accaduta e continua ad accadere ancora oggi, a parte questo pubblico straordinario che si fa sempre più numeroso, è che ci sono sempre più giovani ad assistere ai nostri concerti, e tutto ciò ci rende particolarmente orgogliosi.
D. C'è sempre bisogno di ascoltare Battisti, che ormai è un classico: quali sono le ragioni, non solo musicali, ma anche sociologiche, di questo fenomeno?
R. Credo che le ragioni siano legate alla verità che è contenuta in ogni singola canzone, priva di finzione o artifizi, dove l’ascoltatore riesce subito a recepirla fin dal primo ascolto.
D. Sappiamo che da qualche anno stai intraprendendo un percorso creativo, con alcuni singoli originali, sempre sotto la guida di Mogol. A quando l'album?
R. Sto lavorando molto su nuove cose che spero di portare alla luce quanto prima, anche perché sento la profonda necessità di intraprendere nuovi percorsi e stimoli al di fuori del progetto Emozioni che mi ha dato e continua a regalarmi tanto.
Queste le date dello spettacolo:
- 3 novembre – MILANO – Teatro Lirico Giorgio Gaber
- 27 novembre – CATANIA – Teatro Metropolitan
- 28 novembre – PALERMO – Teatro Golden
Biglietti disponibili in prevendita su www.ticketone.it.www.facebook.com/share/cPUdyC3XAhkhEL26/?mibextid=LQQJ4d - www.instagram.com/gianmarcocarroccia
Ufficio stampa Parole & Dintorni