Mauro Ermanno Giovanardi

interviste

Mauro Ermanno Giovanardi Una generazione di figli legittimi

02/09/2019 di Arianna Marsico

#Mauro Ermanno Giovanardi#Rock Internazionale#Alternative

Il 5 settembre è alle porte e con esso l’inizio di La Mia Generazione Festival, manifestazione in programma ad Ancona fino all’8 settembre. A tessere le trame del variegato intreccio di concerti, dj set e molto altro nelle vesti di Direttore Artistico c’è Mauro Ermanno Giovanardi, che ci racconta delle idee che hanno plasmato questa edizione e delle possibili sorprese...
Mescalina: Da artista hai preso parte a festival e rassegne, che effetto fa essere dall'altra parte della barricata nel ruolo di direttore artistico?

Mauro Ermanno Giovanardi: Molto bello, intrigante e ... faticoso. Ma non è la prima volta che rivesto questo ruolo. Era il 2004 e iniziai questa esperienza a Rimini con il festival di musica e letteratura Assalti  Al Cuore, esperienza bellissima che andò avanti per quattro edizioni, con produzioni e prime nazionali ideate per la kermesse. Poi arrivò Parola Cantata Festival, Happening sulle Musiche D'Autore, a Brugherio, il comune in cui sono cresciuto. Poi ad Avola, in provincia di Siracusa, dove il focus è sensibilizzare con l'arte e far conoscere il problema della disabilità, e poi è arrivato l'Assessore di Ancona a cui è piaciuto tantissimo il mio ultimo disco e mi ha dato l'incarico di pensare ad un festival sugli anni ‘90, dove la prima edizione è andata benissimo. Ed eccomi qua a presentare la seconda ...Comunque l'idea di base è sempre quella. Trasformare il centro della città per tre/quattro giorni in una cittadella della cultura e della musica. Con incontri, chiacchiere, approfondimenti, spettacoli e concerti. È importante il coinvolgimento vero di artisti che non solo salgano su un palco a fare la loro esibizione, e via. Ma che si confrontino col pubblico in una dimensione più diretta, semplice. Diciamo che aspiro più al modello del Festival della Letteratura di Mantova che non  all'Heineken Festival.



Mescalina: Trovo molto interessante che in qualche modo il festival La mia generazione dia continuità al progetto discografico che hai presentato nel 2017. Se però nel disco avevi coinvolto prevalentemente artisti già operativi negli anni '90 nel festival dai spazio anche a nuove leve come Maria Antonietta e Lucio Corsi nonché al Brit Pop, penso alla presenza di Dave Rowntree dei Blur. Come è nata questa scelta?

Mauro Ermanno Giovanardi: In questa idea che ti dicevo poco fa c'è la convinzione che il programma debba avere quattro/cinque appuntamenti giornalieri. Uno di questi ad Ancona si chiama La Mia Generazione Si Racconta e quest'anno il focus è "i figli legittimi" (di quella stagione) per cui Maria Antionietta, Lucio Corsi, Colapesce, che sono cresciuti secondo me o musicalmente o culturalmente con quella rivoluzione musicale che sono stati gli anni ‘90. Che ha fatto da spartiacque e da traghettatore a tutto quello che è arrivato dopo. Nella stessa chiacchierata ci sarà Emiliano Colasanti della 42 records, e Carlo Pastore, direttore artistico del MIAMI Festival proprio per raccontare il loro legame con preciso momento storico musicale. Per quanto riguarda Dave Rowntree, a venticinque anni dalla esplosione del fenomeno Brit Pop, e vista l'esigenza di avere degli ospiti stranieri per questa seconda edizione, era interessante avere una testimonianza di uno dei protagonisti di quel movimento .

 

Mescalina: Il Tre (set) di Tre, con concerti di Massimo Zamboni, Edda e Riccardo Sinigallia è a mio avviso tra i fiori all'occhiello del programma. Se puoi anticiparci qualcosa, suoneranno anche qualcosa insieme o comunque ci sarà un fil rouge tra le tre esibizioni?

Mauro Ermanno Giovanardi: Tre (set) di Tre è mutuato dal titolo Tre di Tre di una canzone dei Marlene Kuntz. L'anno scorso Tre (set) di Tre vedeva Mara Redeghieri, Ginevra di Marco con Francesco Magnelli, e Cristina Donà .Quest'anno Massimo, Edda e Riccardo. Se succede come l'anno scorso… c'è stata una bellissima jam finale ... 

 

Mescalina: C'è spazio anche per i La Crus con Mentre le ombre si allungano. Cosa significa per te la presenza a La mia generazione

Mauro Ermanno Giovanardi: Nei vari appuntamenti delle giornate del festival ce n'è uno che si chiama a quasi mezzanotte un film, con l'idea di far convivere musica e immagini, con sonorizzazioni o sperimentazioni varie e pensando a cosa potevo mettere, mi son detto che i La Crus erano stati i primi a portare in scena uno spettacolo che faceva convivere musica, cinema, teatro, poesia. Diciamo che se i La Crus si sono ritrovati a fare questo spettacolo che andrà avanti fino alla fine dell'anno, è colpa del festival di Ancona …

 

Mescalina: Stai già pensando alla prossima edizione o preferisci prima raccogliere tutto ciò che verrà da quella di quest'anno? O pensi che l'esperienza finisca qui?

Mauro Ermanno Giovanardi: La prossima edizione è già quasi pensata tutta, ma svelarla adesso non si fa (sorride ndr).

 

Mescalina: Grazie mille per da parte della redazione di Mescalina e dei lettori e in bocca al lupo!

Mauro Ermanno Giovanardi: Crepi questo lupaccio allora!

 

Sito ufficiale del festival La mia generazione festival

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