Tetes De Bois

interviste

Tetes De Bois AVANTI POP!

01/04/2007 di Christian Verzeletti

#Tetes De Bois

      
  AVANTI POP!
      Speciale Tetes De Bois

In occasione della copertina che abbiamo dedicato ai Tetes De Bois per questo aprile 2007,
ci siamo fatti raccontare da Andrea Satta le tappe del loro "Avanti Pop", un progetto che,
prima di essere un disco, è un viaggio verso la gente che lavora.


Mescalina: Allora "Avanti Pop" è partito a Roma l'8 maggio 2006 con un concerto che era già avanti, nel senso che aveva già raccolto ospiti ed adesioni: chi c'era quella sera sul palco con voi? E come è andata? Quali erano le aspettative alla partenza?
Andrea Satta: "Avanti Pop" è un progetto a cui lavoriamo da tempo e che, arrivato alla sua anteprima istituzionale all'Auditorium, aveva già una lunga ricerca alle spalle. Con noi c'erano Francesco Di Giacomo, compagno di viaggio di sempre, e Ulderico Pesce, che ha lavorato a lungo sulla vicenda della Fiat di Melfi e che infatti anche in quell'occasione è stato con noi. In platea poi era seduto il maestro Vittorio De Seta. Quando si parte con un nuovo progetto è sempre un'incognita. "Avanti Pop" non ha precedenti, non c'era e non c'è una strada segnata da seguire.

Mescalina: Il 18 giugno eravate alla Fiat di Melfi: lì avete incontrato gli operai ai cancelli della fabbrica e avete suonato per loro? Un altro modo per dire ancora "basta"?
Andrea Satta: Un modo per dire che ci ricordiamo di loro e della loro battaglia vinta. Perché a Melfi gli operai nel 2004 hanno vinto. Ma il cambio turno ai cancelli dura sempre 16 minuti e nel parcheggio interno alla fabbrica non si può parcheggiare la macchina se non è una Fiat … Un modo per dire che ci abbiamo fatto caso, che siamo andati fino in Basilicata per farci caso e cantare per loro.

Mescalina: Il 14 luglio avete raggiunto l'Isola del Liri tra cartiere e lanifici che non ci sono più: qui chi avete incontrato e per/con chi avete suonato?

Andrea Satta: A Isola Liri abbiamo raccontato e raccolto le storie degli operai della carta, vite prima macerate nella carta e poi annichilite nel niente dalla chiusura delle cartiere negli anni '80. Le cartiere le fece chiudere Andreotti. Con noi c'erano Stefano Disegni ai disegni, Nada e Daniele Silvestri.

Mescalina: Quindi c'è stato il concerto di Borgo Tossignano il 20 luglio al Festival Acqua di terra/Terra di luna con la partecipazione di ragazzi dello stage sui gessaroli…
Andrea Satta: Sì, con i ragazzi abbiamo fatto un percorso, un seminario. Hanno raccolto le loro storie familiari, spaccati poetici di esistenze votate al lavoro … Ogni pagina di storia è costellata di tante piccole storie personali, amori, passioni, nascite, drammi. Sono le vite delle persone che vivono la storia, sono la scia che porta al presente. Ed è il presente che deve essere descritto e osservato, il presente è quello che ci riguarda.

Mescalina: Poi vi siete spostati il 30 agosto in un altro Borgo, in provincia di Foggia, per un evento con Teresa de Sio, Raiz, Sergio Staino e il dj Marco Boccitto organizzato da Medici Senza Frontiere per la tutela degli stranieri impiegati in agricoltura nel Sud Italia …

Andrea Satta: Non è cambiato niente dagli anni in cui Matteo Salvatore cantava "Lu suprastante": i lavoratori stagionali sono veri schiavi che non hanno neanche il permesso di bere. In quei giorni il coraggioso Fabrizio Gatti era infiltrato fra loro, lo avremmo voluto con noi, ma non abbiamo potuto coinvolgerlo per non scoprirlo. Pochi giorni dopo il nostro intervento a Borgo Libertà il suo reportage ha fatto scoppiare il caso. È stato l'unico giorno di pioggia di tutta l'estate, indimenticabile.

Mescalina: Il 9 settembre la notte bianca a Roma con Ascanio Celestini, Moni Ovadia, Marco Paolini, Francesco Di Giacomo, Sabina Guzzanti: qua il tema era quello dei lavoratori dei Call Center...

Andrea Satta: La serata si chiamava "Notte di lotte: Avanti Pop e altre contestazioni", una fusione tra il Festival di Ascanio "Bella ciao" e il nostro "Avanti Pop". Un grandissimo evento. Eravamo a pochi metri dall'Atesia, abbiamo chiamato sul palco a testimoniare i lavoratori vittime del precariato. Ci hanno raccontato che all'Atesia ci sono più impiegati che postazioni e che se arrivi con cinque minuti di ritardo te ne torni a casa. Ed è una giornata buona se ti ripaghi il biglietto del treno.

Mescalina: Il 7 ottobre vi siete quindi recati ad Allumiere insieme a Francesco Di Giacomo, Petra Magoni, Pino Marino, Danilo Nigrelli, Chiara Rapaccini, Mario Tozzi tra una miniera e una ferrovia abbandonate …
Andrea Satta: Quella della Ferrovia dell'Allume è una storia affascinante su cui lavoriamo da tempo, una vicenda di lavoro, treni, fatti di sangue. La ferrovia abbandonata è una ruga nel paesaggio che da Capranica va a Civitavecchia, la strada ferrata che portava al mare … la natura se ne sta riappropriando, ma non cancella la traccia …

Mescalina: Il 13 novembre avete partecipato all'happening "Teatri del lavoro" all'Arena del Sole di Bologna in cui avete proposto più di un momento di musica e di riflessione…
Andrea Satta: I Têtes hanno portato la loro musica in una kermesse teatrale di altissimo livello, abbiamo suonato in vari momenti, segnato dei passaggi o sottolineato dei temi.

Mescalina: Quindi c'è stato il concerto all'Auditorium - Parco della Musica di Roma intitolato "Il lavoro e compagnia cantante": come è stato tornare dove eravate partiti?
Andrea Satta: Non è proprio così. Questo succederà il 13 aprile quando, sempre all'Auditorium, presenteremo il nuovo disco, nato da tutta l'esperienza maturata finora nel viaggio di "Avanti Pop". Però è stato un grandissimo onore essere su quel palco con artisti che hanno fatto la storia della canzone sul lavoro e non solo.

Mescalina: A "casa vostra" c'è però stato di certo all'inizio di dicembre il "vostro" festival, Stradarolo, che è ormai alla decima edizione, intitolata a questi "tempi modernissimi"…
Andrea Satta: Ti dico il cast: Enzo Del Re, Rita Marcotulli, Assalti Frontali, Immobile Paziente, Triangolo Scaleno, InEquilibri, Bugo, Lucilla Galeazzi, Andrea Rivera, La Rino Gaetano Band, I Giganti, Giovanna Marini, il funambolo Valentin, Antonio Infantino, Enrico de Angelis del Club Tenco … Tutti alle prese col tema del lavoro. E Francesco Di Giacomo ogni sera ha letto gli articoli della Costituzione dedicati al lavoro.

Mescalina: Il 12 dicembre eravate di nuovo in viaggio con tappa alle Acciaierie di Terni insieme ad Ascanio Celestini, Lucilla Galeazzi, Stefano Pogelli, Alessandro Portelli e Sergio Staino …
Andrea Satta: Centinaia di persone commosse ci hanno ascoltati all'aperto in una serata gelida, come gelide sono le notti di protesta degli operai, come gelido fu il "dodici dicembre a matina" della canzone che Lucilla ha interpretato. Una tappa particolarmente emozionante, è bello vedere che c'è un pubblico disposto a non prendere freddo solo allo stadio.

Mescalina: Qua vi siete presi una pausa? Fino al 2 marzo quando siete stati a Sanremo con Paolo Rossi: anche quella può essere considerata una tappa di "Avanti Pop"?
Andrea Satta: A Sanremo siamo andati con Paolo, ci siamo divertiti e siamo stati molto contenti perché avevamo molta paura di cadere dalla scala e invece ce l'abbiamo fatta. Gli stivali da garibaldini avevano la suola di cuoio e una suola di cuoio è veramente liscia. "Avanti Pop" è un'altra storia.

Mescalina: Ora avete altre tappe già fissate e alcune in allestimento, ce ne parlate?
Andrea Satta: La prossima è il 31 marzo a Colleferro, una città vecchia settant'anni e devastata da tutto, disastri chimici e fabbriche di morte, poi ci aspettano i pendolari di Pomezia il 24 aprile, e poi ancora le serre di Sanremo, Portella della Ginestra, Trento, Padova, Roccella Jonica, Bari … e molte altre ancora sono in cantiere.

Mescalina: Mai avuto problemi col vostro camioncino Fiat 615?
Andrea Satta: Senza problemi con il 615 i Têtes de Bois non avrebbero praticamente più ragione di esistere. Ti dico solo che stiamo cercando di attivare una rete sul territorio nazionale di meccanici in grado di ripararlo …

Mescalina: L'ultima domanda: tra tutti questi viaggi come e dove avete registrato "Avanti Pop"? Che tra l'altro è un disco molto partecipato anche come ospiti, quindi immagino non realizzabile in tempo breve ma semmai come si suol dire "strada facendo"…
Andrea Satta: Abbiamo realizzato "Avanti Pop" nel corso di tutto il 2006 e nel gennaio 2007. Un lavoro lungo un anno. A parte i due brani live presenti nel disco, lo abbiamo registrato, missato e masterizzato nel nostro studio di Roma, il TDB -V38 Studio.