Mescalina:
Allora "Avanti Pop" è partito a Roma l'8 maggio 2006 con un
concerto che era già avanti, nel senso che aveva già raccolto
ospiti ed adesioni: chi c'era quella sera sul palco con voi?
E come è andata? Quali erano le aspettative alla partenza?
Andrea Satta: "Avanti Pop" è un progetto a cui lavoriamo
da tempo e che, arrivato alla sua anteprima istituzionale
all'Auditorium, aveva già una lunga ricerca alle spalle. Con
noi c'erano Francesco Di Giacomo, compagno di viaggio di sempre,
e Ulderico Pesce, che ha lavorato a lungo sulla vicenda della
Fiat di Melfi e che infatti anche in quell'occasione è stato
con noi. In platea poi era seduto il maestro Vittorio De Seta.
Quando si parte con un nuovo progetto è sempre un'incognita.
"Avanti Pop" non ha precedenti, non c'era e non c'è una strada
segnata da seguire.
Mescalina:
Il 18 giugno eravate alla Fiat di Melfi: lì avete incontrato
gli operai ai cancelli della fabbrica e avete suonato per
loro? Un altro modo per dire ancora "basta"?
Andrea Satta: Un modo per dire che ci ricordiamo di
loro e della loro battaglia vinta. Perché a Melfi gli operai
nel 2004 hanno vinto. Ma il cambio turno ai cancelli dura
sempre 16 minuti e nel parcheggio interno alla fabbrica non
si può parcheggiare la macchina se non è una Fiat … Un modo
per dire che ci abbiamo fatto caso, che siamo andati fino
in Basilicata per farci caso e cantare per loro.
Mescalina: Il 14 luglio avete raggiunto l'Isola del
Liri tra cartiere e lanifici che non ci sono più: qui chi
avete incontrato e per/con chi avete suonato?
Andrea Satta: A Isola Liri abbiamo raccontato e raccolto
le storie degli operai della carta, vite prima macerate nella
carta e poi annichilite nel niente dalla chiusura delle cartiere
negli anni '80. Le cartiere le fece chiudere Andreotti. Con
noi c'erano Stefano Disegni ai disegni, Nada e Daniele Silvestri.
Mescalina:
Quindi c'è stato il concerto di Borgo Tossignano il 20 luglio
al Festival Acqua di terra/Terra di luna con la partecipazione
di ragazzi dello stage sui gessaroli…
Andrea Satta: Sì, con i ragazzi abbiamo fatto un percorso,
un seminario. Hanno raccolto le loro storie familiari, spaccati
poetici di esistenze votate al lavoro … Ogni pagina di storia
è costellata di tante piccole storie personali, amori, passioni,
nascite, drammi. Sono le vite delle persone che vivono la
storia, sono la scia che porta al presente. Ed è il presente
che deve essere descritto e osservato, il presente è quello
che ci riguarda.
Mescalina: Poi vi siete spostati il 30 agosto in un
altro Borgo, in provincia di Foggia, per un evento con Teresa
de Sio, Raiz, Sergio Staino e il dj Marco Boccitto organizzato
da Medici Senza Frontiere per la tutela degli stranieri impiegati
in agricoltura nel Sud Italia …
Andrea Satta: Non è cambiato niente dagli anni in cui
Matteo Salvatore cantava "Lu suprastante": i lavoratori stagionali
sono veri schiavi che non hanno neanche il permesso di bere.
In quei giorni il coraggioso Fabrizio Gatti era infiltrato
fra loro, lo avremmo voluto con noi, ma non abbiamo potuto
coinvolgerlo per non scoprirlo. Pochi giorni dopo il nostro
intervento a Borgo Libertà il suo reportage ha fatto scoppiare
il caso. È stato l'unico giorno di pioggia di tutta l'estate,
indimenticabile.
Mescalina: Il 9 settembre la notte bianca a Roma con
Ascanio Celestini, Moni Ovadia, Marco Paolini, Francesco Di
Giacomo, Sabina Guzzanti: qua il tema era quello dei lavoratori
dei Call Center...
Andrea Satta: La serata si chiamava "Notte di lotte:
Avanti Pop e altre contestazioni", una fusione tra il Festival
di Ascanio "Bella ciao" e il nostro "Avanti Pop". Un grandissimo
evento. Eravamo a pochi metri dall'Atesia, abbiamo chiamato
sul palco a testimoniare i lavoratori vittime del precariato.
Ci hanno raccontato che all'Atesia ci sono più impiegati che
postazioni e che se arrivi con cinque minuti di ritardo te
ne torni a casa. Ed è una giornata buona se ti ripaghi il
biglietto del treno.
Mescalina:
Il 7 ottobre vi siete quindi recati ad Allumiere insieme a
Francesco Di Giacomo, Petra Magoni, Pino Marino, Danilo Nigrelli,
Chiara Rapaccini, Mario Tozzi tra una miniera e una ferrovia
abbandonate …
Andrea Satta: Quella della Ferrovia dell'Allume è una
storia affascinante su cui lavoriamo da tempo, una vicenda
di lavoro, treni, fatti di sangue. La ferrovia abbandonata
è una ruga nel paesaggio che da Capranica va a Civitavecchia,
la strada ferrata che portava al mare … la natura se ne sta
riappropriando, ma non cancella la traccia …
Mescalina:
Il 13 novembre avete partecipato all'happening "Teatri del
lavoro" all'Arena del Sole di Bologna in cui avete proposto
più di un momento di musica e di riflessione…
Andrea Satta: I Têtes hanno portato la loro musica
in una kermesse teatrale di altissimo livello, abbiamo suonato
in vari momenti, segnato dei passaggi o sottolineato dei temi.
Mescalina:
Quindi c'è stato il concerto all'Auditorium - Parco della
Musica di Roma intitolato "Il lavoro e compagnia cantante":
come è stato tornare dove eravate partiti?
Andrea Satta: Non è proprio così. Questo succederà
il 13 aprile quando, sempre all'Auditorium, presenteremo il
nuovo disco, nato da tutta l'esperienza maturata finora nel
viaggio di "Avanti Pop". Però è stato un grandissimo onore
essere su quel palco con artisti che hanno fatto la storia
della canzone sul lavoro e non solo.
Mescalina:
A "casa vostra" c'è però stato di certo all'inizio di dicembre
il "vostro" festival, Stradarolo, che è ormai alla decima
edizione, intitolata a questi "tempi modernissimi"…
Andrea Satta: Ti dico il cast: Enzo Del Re, Rita Marcotulli,
Assalti Frontali, Immobile Paziente, Triangolo Scaleno, InEquilibri,
Bugo, Lucilla Galeazzi, Andrea Rivera, La Rino Gaetano Band,
I Giganti, Giovanna Marini, il funambolo Valentin, Antonio
Infantino, Enrico de Angelis del Club Tenco … Tutti alle prese
col tema del lavoro. E Francesco Di Giacomo ogni sera ha letto
gli articoli della Costituzione dedicati al lavoro.
Mescalina:
Il 12 dicembre eravate di nuovo in viaggio con tappa alle
Acciaierie di Terni insieme ad Ascanio Celestini, Lucilla
Galeazzi, Stefano Pogelli, Alessandro Portelli e Sergio Staino
…
Andrea Satta: Centinaia di persone commosse ci hanno
ascoltati all'aperto in una serata gelida, come gelide sono
le notti di protesta degli operai, come gelido fu il "dodici
dicembre a matina" della canzone che Lucilla ha interpretato.
Una tappa particolarmente emozionante, è bello vedere che
c'è un pubblico disposto a non prendere freddo solo allo stadio.
Mescalina:
Qua vi siete presi una pausa? Fino al 2 marzo quando siete
stati a Sanremo con Paolo Rossi: anche quella può essere considerata
una tappa di "Avanti Pop"?
Andrea Satta: A Sanremo siamo andati con Paolo, ci
siamo divertiti e siamo stati molto contenti perché avevamo
molta paura di cadere dalla scala e invece ce l'abbiamo fatta.
Gli stivali da garibaldini avevano la suola di cuoio e una
suola di cuoio è veramente liscia. "Avanti Pop" è un'altra
storia.
Mescalina:
Ora avete altre tappe già fissate e alcune in allestimento,
ce ne parlate?
Andrea Satta: La prossima è il 31 marzo a Colleferro,
una città vecchia settant'anni e devastata da tutto, disastri
chimici e fabbriche di morte, poi ci aspettano i pendolari
di Pomezia il 24 aprile, e poi ancora le serre di Sanremo,
Portella della Ginestra, Trento, Padova, Roccella Jonica,
Bari … e molte altre ancora sono in cantiere.
Mescalina:
Mai avuto problemi col vostro camioncino Fiat 615?
Andrea Satta: Senza problemi con il 615 i Têtes de
Bois non avrebbero praticamente più ragione di esistere. Ti
dico solo che stiamo cercando di attivare una rete sul territorio
nazionale di meccanici in grado di ripararlo …
Mescalina:
L'ultima domanda: tra tutti questi viaggi come e dove avete
registrato "Avanti Pop"? Che tra l'altro è un disco molto
partecipato anche come ospiti, quindi immagino non realizzabile
in tempo breve ma semmai come si suol dire "strada facendo"…
Andrea Satta: Abbiamo realizzato "Avanti Pop" nel corso
di tutto il 2006 e nel gennaio 2007. Un lavoro lungo un anno.
A parte i due brani live presenti nel disco, lo abbiamo registrato,
missato e masterizzato nel nostro studio di Roma, il TDB -V38
Studio.
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