Willy Vlautin La notte arriva sempre
Jimenez Editore 2021 Narrativa Straniera | Romanzo
12/05/2021 di Federico Sponza
In tutti i suoi romanzi Vlautin ha una grande capacità di descrivere storie tragiche senza usare toni concitati. La sua scrittura lineare, senza inutili orpelli, riesce ad essere evocativa, i dialoghi creano un quadro nitido di vita vissuta ai margini della società e i suoi personaggi conservano un animo infantile e gentile, permeati di speranza nonostante siano gli sconfitti, gli umiliati e gli offesi.
Non fa eccezione Lynette, la protagonista di La notte arriva sempre tradotto mirabilmente da Gianluca Testani. Lei ha solo un sogno modesto, quello di poter comprare la casa dove vive con la madre ed il fratello affetto da handicap mentale per procurare loro quella sicurezza che non hanno mai avuto. Lynette ha solo trent'anni, ma ha già alle spalle una vita che l'ha consumata e resa esausta. Con la sua scrittura ipnotica, da ballata, Vlautin ci racconta la frenetica odissea di Lynette che si svolge nell'arco di due giorni e di due notti e che la vede costretta ad immergersi nelle zone più oscure del proprio passato e a confrontarsi con la vera realtà della sua vita, quasi fosse una discesa attraverso gironi danteschi. Vlautin ci mostra una volta di più un' America dove tirare la cinghia, fare un doppio lavoro, cercare di fare quadrare i conti e rimanere onesti è quasi un lusso. Un romanzo di una bellezza disarmante, come peraltro tutti quelli di Vlautin, uno scrittore che ha la nobiltà della gentilezza nel proprio essere e che ha “il coraggio di scrivere un romanzo riguardo la gente comune”. (cit. da Marco Denti- Strade sterrate – Jimenez).
Willy Vlautin è nato a Reno, Nevada, nel 1967. Durante la sua adolescenza ascolta Husker Du, Replacements, Blasters e legge Raymond Carver, Flannery O'Connor e John Steinbeck. A ventisei anni si trasferisce a Portland in Oregon, dove lavora come magazziniere e pittore di case. Lì incontra il bassista Dave Harding e insieme a lui fonda i Richmond Fontaine.
Con loro Vlautin pubblica una quindicina di album e, attraverso il loro “alternative country evocativo”, fotografa la dimessa quotidianità dell'America più periferica e marginale. Le sue storie fotografano un'umanità triste, proiettata inesorabilmente alla sconfitta. Nel 2012 fonda The Delines, band che si auto descrive come “retro country band” e che sino ad oggi ha pubblicato tre album.