Walter Vacchino

Walter Vacchino Ariston. La scatola magica di Sanremo


Salani, 2024, Collana Le Stanze, 304 pagine, brossura, 18 euro Biografie | Musica | Storia

20/10/2024 di Laura Bianchi
Perché Sanremo è Sanremo, recitava un claim di anni fa, per presentare l'omonimo Festival; ma chiunque, pensando al Festival canoro nella città ligure, associa subito il luogo deputato, quel Teatro Ariston che accompagna il nostro immaginario collettivo da decenni. Dal 1977, per essere precisi: anno in cui la storia festivaliera è quella del teatro si incrociarono, per non sciogliersi più. 

A raccontare questa storia di arte e d'amore è il proprietario del Teatro, Walter Vacchino, che ha deciso di condividere coi lettori ricordi, esperienze e storie, a volte delicate, altre incredibili. Insieme a Luca Ammirati ha quindi scritto Ariston. La scatola magica di Sanremo, per i tipi di Salani: pagine dense di avvenimenti cruciali, non solo per la sua famiglia, o per il teatro di cui è proprietaria, ma per la storia musicale - e culturale in genere - di un'Italia che, dalle macerie della guerra, ha restituito speranza e impegno anche attraverso la musica popolare.

Dal "capostipite Carlo", al "visionario Aristide", ai fratelli Walter e Carla, Vacchino traccia una genealogia di uomini e donne che hanno saputo sognare, progettare, realizzare uno spazio aperto all'innovazione, sostenuti dal genio gentile e determinato di Amilcare Rambaldi.

Le trasformazioni del teatro, un vero e proprio corpo di fabbrica in continua evoluzione, così, si intersecano con le mutazioni del costume italiano, e il lettore viene catturato nelle pagine da una fitta rete di riferimenti e nomi; il primo Premio Tenco, luglio 1974 e il primo Festival della canzone italiana in teatro, 1977, trasformano l'Ariston nel "cuore pulsante della canzone italiana", anche se non bisogna dimenticare che esso ha ospitato altri importanti eventi, da un concerto di Pavarotti a stagioni teatrali che hanno visto calcare il palcoscenico sanremese attori di immenso valore.

Vacchino, con comprensibile orgoglio, ma anche con elegante misura, ci conduce nella vita di una famiglia, la propria, attraversata da lutti - particolarmente toccante è la descrizione della morte iimprovvisa del padre - e gioie, facendoci capire che, per condurre un'impresa culturale di successo, non basta la competenza tecnica, ma è necessario anche lo slancio entusiasta di cuori appassionati.

Lettura densa e agile, arricchita, in coda al volume, da fotografie - capolavori, per taglio espressivo e per densità storica.